Politica
Pedopornografia, tra gli indagati un triestino e un pordenonese
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- Pubblicato Venerdì, 15 Giugno 2012 19:54
- Scritto da Maurizio Pertegato
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PORDENONE - Ci sono anche un triestino e un pordenonese e altre 6 province del Nordest nell'inchiesta della procura catanese sulla pedopornografia fatta con la polizia tedesca, la polizia Postale e delle Comunicazioni, il servizio centrale della Polizia delle Comunicazioni, che ha portato alla denuncia di 109 persone per divulgazione e detenzione di immagini di pornografia minorile, e a 8 arresti in flagranza.
La complessa indagine, avviata nel 2010, - dice la questura catanese - ha visto convergere in un'unica operazione di polizia due diverse attività di contrasto del fenomeno illecito in cui preziosa è stata la collaborazione dell'Interpol. E' stato individuato un sito web con sede in Germania che diffondeva immagini di pedopornografia e sono stati identificati gli utenti italiani che avevano acquisito foto di pornografia minorile da quel sito.
Il sito in meno di due mesi aveva avuto oltre 44 mila accessi nella sezione nominata Teen group contenente centinaia di immagini di bambini coinvolti in atti sessuali. Per alcuni mesi la polizia italiana e quella tedesca hanno seguito le tracce telematiche di utenti che sulla rete eDonkey2000 divulgavano video dal contenuto pedo-pornografico. E' stato utilizzato un sistema già conosciuto dalla polizia italiana che consente di monitorare le reti e individuare coloro che diffondono determinati file. Le persone arrestate risiedono a Siracusa, Napoli, Firenze (tre), Massa Carrara, Modena e Bolzano.
Tutti gli arrestati - dice la polizia - detenevano e, in alcuni casi, divulgavano ingenti quantità di video di pornografia minorile. In particolare, l'arrestato di Napoli tra il numeroso materiale pedopornografico deteneva immagini autoprodotte raffiguranti adolescenti e minori ripresi nel bagno di casa con le parti intime scoperte, mentre "espletavano attività fisiologiche". Un altro degli arrestati ha tentato la fuga portandosi degli hard disk e un altro ancora deteneva oltre 436.000 file di pornografia minorile.
Le province dove risiedono gli indagati sono, oltre a Trieste e Pordenone, Alessandria, Arezzo, Avellino, Bari, Belluno, Bolzano, Biella, Brescia, Brindisi, Carbonia Iglesias, Catania, Chieti, Cosenza, Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Parma, Pavia, Pisa, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Torino, Trapani, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Viterbo
Tagli Trenitalia, a rischio i collegamenti ferroviari tra il Fvg e il nodo di Mestre
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- Pubblicato Giovedì, 14 Giugno 2012 22:50
- Scritto da Tiziana Melloni
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ROMA - "Nessun taglio" ai servizi ferroviari regionali che interessano il territorio del Friuli Venezia Giulia, ma risultano a rischio i collegamenti interregionali tra il Friuli Venezia Giulia e il nodo di Mestre. Questa la poco confortante notizia che l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha comunicato all'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi.
Lo annuncia in una nota lo stesso Riccardi, il quale aveva richiesto un incontro a Moretti proprio per verificare nei dettagli l'allarme che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato aveva lanciato negli scorsi giorni.
Le preannunciate riduzioni nei finanziamenti a Trenitalia da parte del Governo nazionale rischiano di causare la soppressione dei treni locali nel corso del 2013.
"Come Regione consideriamo del tutto inaccettabili eventuali tagli alle connessioni ferroviarie verso Mestre", ha sottolineato Riccardi, annunciando "possibili reazioni del Governo del Friuli Venezia Giulia di concerto con altre Regioni italiane, in cui la situazione si presenta comunque piu' pesante, in quanto in altre aree del Paese andrebbe a interessare la totalita' del servizio FS d'interesse regionale".
Le preoccupazioni di Riccardi si aggiungono a quelle manifestate nella giornata di ieri dall'assessore ai Trasporti del Veneto, Renato Chisso, "con il quale intendo avviare una comune azione nei confronti del Governo nazionale in grado di coinvolgere anche altre Regioni: ritengo infatti che le posizioni espresse da Trenitalia risultino condivisibili e, purtroppo, profondamente fondate", ha concluso Riccardi.
Consiglio regionale, iniziato in I Commissione il dibattito sul bilancio 2012
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- Pubblicato Martedì, 12 Giugno 2012 23:41
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - È iniziato ieri 12 giugno, con l’illustrazione in I commissione integrata della manovra finanziaria estiva, l'esame del disegno di legge di assestamento di bilancio 2012. Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale lo scorso 22 maggio (disegno di legge 206), verrà esaminato subito dalle altre Commissioni per le parti di competenza, secondo un calendario stabilito dalla conferenza dei Capigruppo. La trattazione in Aula consiliare si terrà nelle giornate di martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28 giugno, giorno in cui è prevista l'approvazione del provvedimento.
La I Commissione era presieduta da Paride Cargnelutti (Pdl), presente l'assessore Sandra Savino. Il bilancio comprende un avanzo complessivo di 243,7 milioni di euro, di cui 110 milioni di euro costituiscono l'avanzo libero, destinati a interventi ritenuti prioritari e indifferibili.
Di questi, la ripartizione proposta è: 20 a manutenzione e risparmio energetico in abitazioni private; 15 alla Protezione civile; 5 a FVG Strade; 15 a sostegno di ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro; 10 a lavori di manutenzione sul patrimonio immobiliare delle pubbliche amministrazioni; 6,7 per lo scorrimento delle graduatorie relative ai contributi compensativi Irap alle imprese; 16 ripartiti fra attività produttive, risorse agricole e naturali, istruzione, università e ricerca e cultura; 10 per iniziative di solidarietà sociale e 12 destinati a interventi che verranno definiti dal Consiglio regionale.
I rimanenti 133,7 milioni sono raggruppati in tre grandi aggregazioni: la quota di incremento delle compartecipazioni a favore del sistema delle Autonomie locali (19,5 milioni); le somme relative a restituzioni e regolazioni con lo Stato e alla ricostituzione di fondi di riserva, fondi di garanzia e altri fondi; una serie di specifiche ridestinazioni con il mantenimento della finalità degli interventi.
Il dibattito ha visto impegnate tutte le forze politiche presenti. Tra gli argomenti più dibattuti, la terza corsia dell'A4, l'ambito socio sanitario ed il finanziamento della Film Commission.
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Il dettaglio degli interventi
Giorgio Baiutti e Gianfranco Moretton del PD hanno aperto il confronto intervenendo soprattutto sulla questione della terza corsia per l'A4 e sulla copertura del progetto.
Baiutti ha chiesto chiarimenti sul gettito erariale, sul ripiano di Promotur, sulla ferrovia Udine-Cividale, sulla ricostruzione del castello di Colloredo di Montalbano ed ha giudicato positivamente la compensazione Irap, l'intervento per le Autonomie locali e quello in tema di politiche attive del lavoro, quest'ultimo però considerato insufficiente così come i fondi stanziati per le politiche giovanili. Inoltre, ha chiesto criteri omogenei e obiettivi sul riparto dei 10 milioni nel campo dell'edilizia per il miglioramento del patrimonio immobiliare dei Comuni e i 7 previsti per i Comuni delle aree montane.
Manovra senza strategia, improntata sull'ordinarietà dell'utilizzo delle risorse e con una impostazione un po' polverizzata per Moretton, che però ha riconosciuto la volontà della maggioranza di incrementare i fondi di rotazione, pur ritenendo che più coraggio nell'operazione avrebbe evitato una condizione aleatoria. Considera inoltre che sia stata persa un'occasione per rivedere la spesa e semplificare, per guardare al futuro e affrontare le grandi difficoltà del bilancio 2013. Non vogliamo che si arrivi alla svendita di Autovie Venete, ha concluso.
Per Alessandro Colautti (Pdl) la manovra è importante e ricca per la cifra, in un momento in cui Europa e Italia sono in recessione. E alla critica di fondi insufficienti ha risposto invitando a dire dove prenderli. Aggiungere non è possibile senza tagliare altrove, in una situazione nazionale che sta minando l'autonomia regionale. Questa manovra come le future sarà condizionata dal sistema europeo e nazionale - ha aggiunto non escludendo che per le mutate condizioni sociali e politiche si possa e debba rivedere con il Governo la questione dei 370 milioni, congelati, e della terza corsia.
Terza corsia e ambito socio sanitario i due temi su cui è intervenuto Franco Baritussio (Pdl), che su quest'ultimo ha ricordato come negli ultimi anni non ci siano milioni dedicati alla correzione delle spese in più. In questa materia in continua evoluzione e in crescita esponenziale la correzione era una regola, cosa che da qualche anno non succede, e la riforma è urgente.
La vicenda di Film Commission è ritornata più volte anche in altri interventi del dibattito generale, che è proseguito con Franco Codega (PD) che ha chiesto chiarimenti su diversi argomenti, lanciando un allarme per i fondi Erdisu, invitando a cambiare i criteri di riparto per l'edilizia scolastica e richiamando l'attenzione sulla questione dei teatri della regione che costituiscono - ha sottolineato - un vero sistema di imprese.
Per Roberto Asquini (Misto) le variazioni immettono risorse nei canali più delicati dell'economia (miglioramento energetico delle abitazioni, comparti imprenditoriali) e la manovra è migliorabile su investimenti minori da implementare nel campo, tra gli altri, dell'ecologia, del turismo e delle onlus. Inoltre - ha concluso - bisognerà pensare a una norma che permetta di recepire i fondi che derivano dallo Stato per rimpinguare il fondo contributi carburante aumentando così i contributi ai cittadini.
Manovra più di carattere ragionieristico che di prospettiva politica, secondo Alessandro Corazza (Idv) per il quale i trasferimenti alle Autonomie locali sono stati fatti con criteri che non aiuteranno ad avviare un sistema virtuoso di finanziamento di opere pubbliche. Come altri consiglieri di opposizione, ha auspicato di porre rimedio alla vicenda Film Commission e ha criticato le poste puntuali, la gestione a manica larga della cultura, la discrezionalità sugli interventi di ammodernamento del patrimonio immobiliare dei comuni.
Per Maurizio Salvador (UDC), nonostante la situazione di difficoltà che il nostro Paese e la regione registrano, ci troviamo di fronte a un avanzo che consente di integrare alcune risposte (risparmio energetico, protezione civile, a casa); inoltre, va registrato l'impegno mantenuto per le Autonomie locali. Alcune integrazioni sulle quali c'è confronto aperto potranno realizzarsi da qui all'Aula - ha aggiunto, con una annotazione negativa per la posta a Promotur. Prendiamo la manovra per quello che ci può dare ma - ha infine esortato - prepariamoci a una stagione di riforme che dovrà modificare le nostre finanziarie perché la Regione non può essere un cash dispenser che vale solo se ci sono i soldi.
Importanti i milioni di euro per la prima casa e i soldi per l'efficienza energetica. La sottolineatura positiva di Piero Colussi (Cittadini-Libertà civica) si è però intrecciata con la preoccupazione che la vicenda di Film Commission possa pregiudicare la sopravvivenza dell'agenzia, il cui valore economico per la regione è importante. Poi si è soffermato sull'emergenza digitale, che riguarda la trasformazione delle sale cinematografiche a questo sistema con il tramonto della pellicola tradizionale: l'Europa sta investendo e tutte le regioni italiane di cui il Friuli Venezia Giulia è capofila, stanno intervenendo.
Per la prima volta in questa legislatura abbiamo una cifra notevolissima nelle variazioni di bilancio con disponibilità libera di 110 milioni di euro - fa notare Franco Brussa (PD) - e una Giunta saggia avrebbe individuato pochi filoni andando ad assestare alcune voci di emergenza; ad esempio in regione ci sono 47 mila famiglie in stato di povertà, ma meno di un decimo delle risorse è stato destinato alla solidarietà sociale. Brussa, fra l'altro, ha posto l'attenzione sugli interventi necessari per la balneazione.
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