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Primarie nazionali del Pd, Debora Serracchiani a Radio2: "ci rifletto"
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- Pubblicato Martedì, 12 Giugno 2012 22:25
- Scritto da Tiziana Melloni
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ROMA - Primarie aperte entro l'anno per la scelta del candidato dei progressisti e dei democratici italiani alla guida del Paese. Il segretario Pierluigi Bersani lo aveva annunciato l'8 giugno scorso alla direzione nazionale del Partito Democratico. Cosa farà dunque l'europarlamentare e segretaria del Pd del Fvg Debora Serracchiani? Si candiderà alle primarie? "Sto ancora riflettendo, non voglio dire una cosa definitiva. Le primarie sono un momento importante quindi sto aspettando anche io di vedere quali siano le regole e tutto il resto". L'eurodeputata del Pd lo ha detto oggi al programma di Radio2, in onda anche su Rainews, "Un Giorno da Pecora", condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
Se sta pensando alla sua candidatura, la possibilità di vederla alle primarie quindi c'è. "Non si deve mai dire no, in nessuna occasione, bisogna sempre fare una valutazione complessiva. Stiamo iniziando un processo importante, nel quale se c'è bisogno io darò una mano", ha spiegato Debora Serracchiani.
Commentando in una nota l'esito della direzione nazionale del Partito Democratico, la segretaria del Pd regionale aveva dichiarato: “Andremo alle primarie, ma andiamoci con le idee chiare sul metodo e sul merito, consapevoli che ci rivolgiamo al Paese in un momento di grande difficoltà".
Debora Serracchiani sostiene di avere “sempre sostenuto l'importanza di un prezioso strumento di partecipazione popolare come le primarie e proprio per questo credo che vada utilizzato con l'attenzione che merita e senza alcuna approssimazione”.
È dunque necessario più che mai chiarire bene quali regole “normeranno la competizione, in modo da non farci del male come è successo in passato, solo su scala più larga. E chiariamoci sui contenuti che metteremo in campo, perché su quelli bisogna fare le scelte e non devono scivolare in secondo piano rispetto alle persone. Io voglio poter fare le mie scelte sui contenuti e non sulle cordate".
Per l’europarlamentare “le primarie non sono più un esperimento, sono l'acquisizione definitiva di un metodo democratico nella nostra vita politica, e sotto questo aspetto possiamo dire di aver fatto un regalo al Paese".
Il futuro del Pdl in Fvg continua a chiamarsi Renzo Tondo
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- Pubblicato Venerdì, 08 Giugno 2012 21:15
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - Il Popolo della Libertà del Friuli Venezia Giulia fa di fatto partire la campagna elettorale per le regionali 2013 proprio da Trieste, la città dove lo scorso anno il partito aveva visto il tramonto di un decennio targato centro destra. "Quale futuro del Pdl nel Friuli Venezia Giulia?" era il titolo dell'incontro di venerdì 8 giugno al Savoia Excelsior, con la presenza del senatore Carlo Giovanardi, giunto direttamente dalla riunione dell'Ufficio di presidenza del partito, svoltasi in mattinata a Roma.
Tradizione, unione dei moderati, la vittoria a Gorizia e l'oculatezza nella spesa regionale: questi i punti di forza da cui prendere le mosse per restare in sella al governo della Regione.
L'appuntamento si è aperto con un lunghissimo intervento del consigliere regionale Bruno Marini, che ha chiamato a raccolta l'elettorato triestino mettendo al primo posto lo sviluppo economico della città, senza escludere di rispolverare il progetto del rigassificatore, a cui si era opposto otto anni addietro. L'unità dei moderati in Regione è stato un altro cavallo di battaglia del suo discorso, senza trascurare l'ala cattolica del centro destra, a cui ha ricordato la recente posizione del Consiglio comunale sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Molte lodi per Angelino Alfano, velate critiche a Silvio Berlusconi, neanche troppo velate per l'ex candidato sindaco di Trieste Roberto Antonione.
Renzo Tondo ha puntato forte sulla riduzione del deficit regionale, passato da 1 milione 600 mila euro ad un milione. Non ha nascosto la difficoltà del momento ma ha rivendicato la forza di carattere "della nostra gente", e con carnico realismo ha citato un proverbio locale secondo cui ciascuno è capace di spingere un carretto che va in discesa. "Noi saremo capaci di farlo in salita".
Giovanardi si è detto soddisfatto dell'Ufficio di presidenza del Pdl, che a suo parere è stato molto positivo. Anche qui - ha riferito il senatore - è emersa la coesione e l'unità di un Pdl che fa piazza pulita di "spezzatini" e liste varie "di cui favoleggiavano alcuni giornali".
Regionali Fvg: Tondo, Illy? Preferisco un avversario più forte
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- Pubblicato Venerdì, 01 Giugno 2012 15:13
- Scritto da Maurizio Pertegato
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TRIESTE - ''Io sono un discreto giocatore di dama e desidero sempre gareggiare con l'avversario piu' forte''. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl), ha risposto con questa battuta a chi gli chiedeva un commento su una possibile candidatura di Riccardo Illy alle prossime regionali. A margine di un incontro con il Commissario europeo Johannes Hahn, Tondo ha detto di voler competere con l'avversario piu' forte ''perche' la vittoria ti da' piu' soddisfazione''.
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