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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Federalismo e terza corsia A4 al centro del confronto col governo

Federalismo e terza corsia A4 al centro del confronto col governo

ROMA - Il presidente della Regione Renzo Tondo, in una nota diffusa dalla Regione, commenta così il confronto del 15 maggio, svoltosi in serata a Roma, con i parlamentari eletti nel Friuli Venezia Giulia: «Un incontro sereno, con tutte le forze politiche rappresentate, per il quale ho ringraziato tutti apprezzando la concretezza degli interventi ed il taglio positivo dato al confronto». Erano presenti 15 su 21 tra deputati e senatori del Fvg.

Il presidente Tondo, in merito all'accordo sulla partecipazione finanziaria del Friuli Venezia Giulia alla realizzazione del federalismo, ha chiarito che ci si trova davanti ad uno dei nodi da affrontare con il Governo. «Possiamo dare diverse interpretazioni a quell'accordo - ha detto - ma sarebbero discussioni su “un falso problema” perché quel percorso in campo nazionale non è mai partito e quindi le posizioni sono da rivedere».

Facendo il punto sui finanziamenti per la terza corsia dell'autostrada Venezia-Trieste, Tondo ha spiegato di non aver mai detto “facciamo da soli”, ma che “se non partivamo da soli, si sarebbe continuato a non fare nulla, mentre oggi siamo vicini al traguardo, pur tra indubbie difficoltà dovute al mutare continuo dello scenario generale. Questo è stato possibile perché abbiamo deciso di uscire dal pantano nel quale eravamo piantati”.

Si tratta di due argomenti che saranno presenti nell'agenda dell'incontro con il governo, nel quale il ruolo del territorio regionale, lo sviluppo dell'autonomia speciale, la capacità dell'utilizzo delle risorse pubbliche e della realizzata diminuzione del debito, saranno elementi importanti per affermare i contenuti di un corretto e leale rapporto di collaborazione tra Stato e Regione Friuli Venezia Giulia. Tondo ha chiesto che le forze politiche indichino un proprio rappresentante per formare una delegazione allargata per l'incontro con il Governo, perché l'obiettivo, al di là delle singole posizioni, oggi più che mai è dare risposte ai cittadini del Friuli Venezia Giulia.
«Dopo l'incontro del tavolo - ha assicurato il presidente Tondo - riconvocherò subito i parlamentari per esaminarne l'esito».

Il tavolo per affrontare i problemi aperti nei rapporti tra governo nazionale e Regione autonoma Friuli Venezia Giulia è stato convocato per il pomeriggio del prossimo 24 maggio a Roma.

Giochi aperti nel Partito democratico per le regionali 2012

Giochi aperti nel Partito democratico per le regionali 2012

Prosegue all'interno del Partito Democratico il dibattito sulla scelta del candidato presidente che nel 2013 si schiererà contro Renzo Tondo, che correrà per il secondo mandato. «Il Pd non deve essere un partito unanime ma un partito unito, e il mio impegno è custodire questo valore prezioso». Lo ha affermato Tarcisio Barbo, presidente dell’Assemblea regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia, incaricato di scrivere il regolamento delle primarie aperte. Da parte sua, la Segretaria regionale Serracchiani ha scritto sul suo sito che «Le primarie del Pd sono uno strumento di selezione democratica interna, non una tattica per restringere o allargare la coalizione che si schiererà contro Tondo».

«L’assemblea – ha proseguito Barbo – è il luogo in cui si costruisce con il dialogo la sintesi politica delle diverse sensibilità che vivono nel partito. E proprio per questo, riguardo la composizione del gruppo che scriverà la bozza di regolamento delle primarie di partito, l’indicazione dell’assemblea di sabato è di comprendere tutte le sensibilità. A ciò – assicura - mi atterrò scrupolosamente».

Barbo si è detto fiducioso di definire l’iter entro la settimana, dopo aver comunicato i nominativi a ricognizione completata ed indetto la prima riunione. «La stessa assemblea di sabato ha precisato il carattere prevalentemente tecnico del compito affidato alla commissione - ha concluso - laddove le determinazioni di peso più prettamente politico saranno assunte dagli organi del partito».

Secondo Debora Serracchiani «è evidente a chiunque che in questo momento sarebbe operazione estremamente azzardata quella di ipotecare il futuro dello scenario politico nazionale, e quindi anche di quello regionale che è strettamente connesso. Ma la maggior forza d’opposizione ha il dovere di proporre il suo candidato alla presidenza della regione, e dunque non deve suscitare stupore il fatto che il Pd, cioè il partito che ha inventato le primarie, ora le applichi a se stesso per scegliere il proprio candidato. Sono decisioni che vanno rispettate, soprattutto – sottolinea - quando un partito le prende sancendole con il voto del suo massimo organo assembleare, al punto che sarebbe auspicabile se una simile pratica venisse adottata anche da altre forze politiche».

Rimarcando che «le primarie interne non contraddicono né escludono a priori quelle di coalizione», Serracchiani scrive ancora che «il Pd sta lavorando da oltre un anno sul programma e quella sarà la base su cui si costruirà la coalizione alternativa alla giunta Tondo, attraverso un serio e pragmatico confronto e non su pregiudiziali ideologiche».

Anche il consigliere Regionale del Pd Daniele Gerolin ha espresso il suo apprezzamento per il metodo scelto dall'assemblea: «I nostri elettori apprezzano la scelta delle primarie interne al Pd, perché così si affida a un metodo chiaro e trasparente una scelta estremamente importante». Gerolin ha osservato che «il Pd ha dei doveri precisi nei confronti dei suoi iscritti ed elettori e non può confonderli con alchimie poco comprensibili o aspettare troppo tempo per scegliere il proprio candidato alla presidenza della regione. Le primarie non sono certo un totem, ma quando sono una buona soluzione – conclude - vanno usate senza drammatizzare».

Da parte sua l'area della scacchiera politica regionale che fa riferimento a Rifondazione comunista e ad altre espressioni della sinistra ha deciso di puntare su Furio Honsell. Per mercoledì 16 maggio (alle 12 presso la saletta dell'osteria La Ciacarade di via San Francesco a Udine) si terrà una conferenza stampa nel corso della quale sarà presentato l'appello alle cittadine e ai cittadini del Fvg, sottoscritto da una cinquantina di rappresentanti della società civile per un percorso programmatico verso le elezioni del 2013, a partire dalle specifiche accentuazioni offerte da ciascuno dei soggetti rappresentati.

In quella sede sarà anche formalizzata la proposta di riconoscere in Furio Honsell la persona più adeguata per portare avanti come presidente della Regione tali istanze o almeno di indire entro il mese di ottobre del corrente anno le elezioni primarie della coalizione del centro sinistra. Si ritiene infatti che la scelta del candidato non può essere il frutto di più o meno visibili contrattazioni di partito, ma di un'ampia consultazione nella quale tutti i cittadini che si riconoscono nelle prospettive del centro sinistra e della sinistra possano avere voce in capitolo. Tra le firmatarie e i firmatari dell'appello saranno presenti alla conferenza stampa Andrea Bellavite di Gorizia, Marco Iob e Irma Guzmán di Udine, Michele Negro e Didier Manga di Pordenone e Rossano Bibolo di Trieste.

Primarie aperte del Pd per scegliere il candidato governatore

Primarie aperte del Pd per scegliere il candidato governatore

«Il PD del fvg ha approvato le primarie, aperte a tutti i suoi militanti ed elettori, per la scelta del nostro candidato alla regione»: lo annuncia il deputato democratico Ettore Rosato su Twitter al termine dell'affollata assemblea regionale del Pd, svoltasi a Palmanova nella mattinata di sabato 12 maggio.

Dopo l'approvazione del bilancio, che ha visto un taglio del 25% in conseguenza della proposta dello stesso Pd di tagliare le spese a livello nazionale, il segretario regionale Debora Serracchiani ha preso la parola per una valutazione del risultato elettorale: «Il Pd - ha affermato  Serracchiani - ha perso voti assoluti ed è andato male a Gorizia, ma le elezioni sono state positive. Tanti comuni sono stati strappati al Centro Destra».

Debora Serracchiani ha quindi buttato sul piatto la sua proposta: primarie organizzate dal Pd ma aperte a tutti gli elettori. Con un regolamento ben preciso, scritto da un gruppo di lavoro coordinato dal presidente dell'Assemblea, Tarcisio Barbo, coinvolgendo «tutte le anime del partito».

Nella discussione che ne è seguita, sono emerse varie posizioni. Per Carlo Pegorer, è il momento di mettere da parte le carriere e le candidature e di rimettere il Pd al centro. Bene quindi le Primarie aperte del Pd. Diverso il parere di Alessandro Maran: a suo avviso, la sinistra estrema vuole candidare Honsell contro il Pd. Più opportuno quindi fare delle primarie interne al partito.
Non scontato quindi l'esito positivo della votazione; è stata comunque ribadita da parte di tutte le componenti la preminenza del programma rispetto ai personalismi. «Servono unità e programmi chiari» ha scritto su Facebook Francesco Russo, segretario del Pd triestino.

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