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Riforma degli enti regionali, tagli per 1 milione e mezzo di euro. Polemiche per Ater e teatro Verdi
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 01 Agosto 2012 10:31
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - Il Consiglio regionale svoltosi ieri 31 luglio sul riordino degli enti ha varato diversi provvedimenti che porteranno ad un risparmio di circa un milione e mezzo di euro.
Il riordino è stato approvato nella tarda serata dal Consiglio con 28 voti a favore (Pdl, LN, UDC, Pensionati, Ballaman e Asquini); 17 contrari (PD, SA-PRC, SA-SEL, Idv, Cittadini-Libertà civica) e un astenuto.
Soddisfatto il presidente della Regione, Renzo Tondo, perché "È il primo progetto di riforma complessivo che abbia un significato organico che viene votato".
Tra i provvedimenti approvati, la razionalizzazione delle Camere di commercio, che passeranno a Unioncamere FVG; la riduzione del numero dei componenti il Consiglio di amministrazione dell'Ente zona industriale di Trieste - Ezit; l'aggregazione dei Confidi; la diminuzione da 8 a 6 degli ambiti territoriali, e dunque delle sedi operative, dell'agenzia TurismoFVG; la soppressione dell'Agenzia regionale del lavoro; la riforma dell'Erdisu (Ente regionale per il diritto allo studio).
Polemica l'Italia dei Valori sul mancato ridimensionamento dei vertici dell'Ater (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale): il capogruppo Alessandro Corazza aveva presentato un emendamento per sostituire ognuno dei cinque Consigli di Amministrazione degli Ater del Friuli Venezia Giulia con un direttore per ogni ente, prevedendo inoltre un solo revisore dei conti al posto del collegio. Su tale emendamento c'è stato un voto negativo trasversale e il silenzio da parte delle forze di maggioranza.
Corazza ha spiegato che l'emendamento riproponeva la proposta di riforma del consigliere del Pdl Pedicini, poi non esaminata.
"Denunciamo — ha detto Corazza in Aula — il silenzio imbarazzante della maggioranza, che non è nemmeno intervenuta su questa proposta, rimanendone spiazzata. Eppure non ho fatto altro che riprendere una loro idea, che evidentemente qualcuno aveva già ben pensato di bloccare. Altro che spending review: perfino l'assessore Riccardi aveva citato la formula "Prendi 1 e paghi 5" riferendosi alla composizione degli organi dell'Ater, salvo poi allinearsi anch'egli ai doveri di partito".
Insoddisfatto anche Piero Camber (PdL) per il mancato accoglimento da parte del Consiglio regionale di un emendamento al disegno di legge sul riordino degli enti regionali che andava a saldare il Teatro Verdi, oggi sotto gestione commissariale: "Il Teatro Verdi di Trieste rischia di non aprire la stagione 2012/2013" ha detto Camber.
Renzo Tondo, rispondendo alle forze politiche di opposizione, convinte che la riforma si sia risolta in "risultati molto scarsi", ha ammesso che "si poteva fare di più", ma che "da parte dell'opposizione non c'è stato alcun contributo, solo il tentativo di ostacolare i risultati raggiunti". In ogni caso, ha aggiunto, "si comincia a ragionare sempre di più in ottica di carattere regionale e non più di contrapposizione territoriale. Uno degli elementi su cui la Regione ha alimentato la propria spesa pubblica è stata la duplicazione di enti, la duplicazione di servizi e la duplicazione di istituzioni".
Nel commentare poi la proposta della Lega Nord di portare il capoluogo regionale a Udine, il presidente ha detto "Trieste è l'unica città internazionale di questa regione: il capoluogo è Trieste".
Il Consiglio regionale ha rinviato ad una commissione che si riunirà il 2 agosto la trattazione del capitolo delle province, che sia Tondo che la lega Nord vorrebbero sostanzialmente sopprimere. Per Tondo è "un percorso complesso, che attiene alla trattativa con lo Stato", e che pertanto "non sarà di immediata soluzione".