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Spending review, le Regioni a statuto speciale del Nord non ci stanno
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 19 Luglio 2012 14:47
- Scritto da Tiziana Melloni
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Roma - I senatori delle Regioni speciali del Friuli Venezia Giulia e della Valle d'Aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano stanno presentando oggi - 19 luglio - a Palazzo Madama una serie di emendamenti sulla spending review.
"Assieme con i colleghi delle Regioni speciali del Nord, che come noi hanno adeguato i propri ordinamenti finanziari dopo la Legge 42, abbiamo richiesto al Governo - ha affermato il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai - l'immediata attivazione dei tavoli bilaterali previsti dalla legge per la costruzione della necessaria intesa tra il governo e le Regioni a statuto speciale".
Il presidente trentino Lorenzo Dellai e il collega di Bolzano Luis Durnwalder, il valdostano Augusto Rollandin e il governatore del Fvg Renzo Tondo si sono incontrati il 16 luglio scorso per un vertice straordinario a Borghetto all’Adige, in cui hanno proposto varie iniziative da promuovere assieme, alla luce delle misure di risparmio e spending review varate dal Governo
Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano, nel recente decreto sulla spending review, sono state chiamate, complessivamente, a concorrere alla finanza pubblica con 600 milioni di euro per il 2012, 1.200 per il 2013 e 1.500 a decorrere dal 2014.
"Il solo Friuli Venezia Giulia - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Fvg Maurizio Franz - dovrà girare allo Stato 110 milioni nel 2012, che diventeranno 200 nel 2013 e 250 nel 2014. Se a questi soldi si sommano i 1.605 dovuti dal FVG entro il 2014 a titolo di contributo per il federalismo e in base della manovra Salva Italia, ci si può rendere conto di come siano importi assolutamente insostenibili per una regione che già dal 2008 ha intrapreso un percorso virtuoso che l'ha portata a ridurre il debito pubblico di oltre 600 milioni di euro e che, di fatto, si vede parificata dal Governo ad altre realtà che queste scelte di responsabilità devono ancora assumerle".
"Di fronte a richieste così gravose e invasive da parte dello Stato - conclude il presidente Franz - va fatto fronte comune per trovare al più presto soluzioni capaci di difendere un'autonomia che altrimenti rischia di essere compromessa".