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Costi della politica: la Giunta regionale riduce le spese per le auto di rappresentanza
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- Pubblicato Venerdì, 24 Maggio 2013 22:33
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - "La Giunta taglierà il suo parco macchine, passando dalle attuali 13 autovetture a 10, e saranno di cilindrata inferiore". Ne ha dato notizia il 24 maggio l'assessore alle Funzione pubblica Paolo Panontin che ha precisato: "il risparmio che deriverà dalla sostituzione delle auto di servizio con mezzi di cilindrata non superiore ai 1.600 cc è relativo, una goccia nel mare della spesa pubblica, ma rappresenta il segnale tangibile di uno stile improntato alla sobrietà ed al contenimento della spesa".
"Anche questo - ha detto l'assessore - può contribuire a riavvicinare la politica alla gente riducendo la frattura che si è creata nel tempo, perché le auto di servizio nell'immaginario collettivo hanno sempre rappresentato uno dei simboli del potere e dei privilegi della politica".
Sulla base di una relazione presentata alla Giunta regionale dall'assessore alla Funzione pubblica Paolo Panontin è stato infatti confermato che, a fronte della scadenza degli attuali contratti con l'utilizzo di BMW 525D, da dicembre si passerà all'utilizzo di autovetture di cilindrata massima di 1.600 cc, alimentate a diesel e con emissioni conformi agli standard "euro 5".
Il programma di restituzione delle attuali autovetture inizierà a luglio con le prime tre unità e si concluderà a dicembre quando, alla scadenza dei vigenti contratti di noleggio biennali, la Regione avrà completato la sostituzione del parco di autovetture di rappresentanza attualmente in uso. La direzione della Funzione pubblica della Regione procederà in modo autonomo ad una gara d'appalto per la sostituzione delle attuali BMW.
A differenza del passato, infatti, la Regione Friuli Venezia Giulia non potrà aderire alla convenzione Consip (Consip è la Spa del ministero dell'Economia e delle Finanze che tra l'altro gestisce i programmi per la razionalizzazione degli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni) poiché questa società non ha ancora avviato alcuna procedura di gara per il noleggio di auto di rappresentanza.
La spesa dei noleggi nel suo complesso non dovrà essere superiore al 50 per cento di quella sostenuta nel 2011 e a parità di condizioni tecniche prevarrà il prezzo migliore. Inoltre, nell'ottica del contenimento della spesa, le autovetture potranno essere anche "a km zero".
Nel caso in cui le procedure di gara non dovessero concludersi in tempo utile, la Giunta regionale ha deciso che le BMW oggi in dotazione saranno sostituite dalle Alfa Romeo 159 1.9 già di proprietà dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia.
"Ci siamo messi sulla strada del cambiamento - ha commentato la presidente della Regione Debora Serracchiani - e un passo dopo l'altro porteremo a termine il nostro impegno: la politica e l'Amministrazione Regionale sono al servizio della comunità, e vogliamo che ciò sia evidente anche dai segni esteriori come le auto di rappresentanza".
Giovani da tutta Italia a Palermo per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
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- Pubblicato Giovedì, 23 Maggio 2013 21:46
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Palermo - Migliaia di studenti provenienti da ogni parte d'Italia si sono mossi in corteo dall'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo per raggiungere l'Albero Falcone, dove si concludono ogni anno le manifestazioni per l'anniversario della strage di Capaci, il 23 maggio.
Alla testa del corteo, con la presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro Josefa Idem, i bambini della quinta elementare di Termini Imerese e i ragazzi della prima media dell'istituto comprensivo statale "Peppino Impastato" di Palermo. Un altro corteo si è mosso da via D'Amelio.
Al grido di chi "non salta un mafioso è" i cortei di studenti si sono ricongiunti in via Notarbartolo, davanti all'albero Falcone, sotto casa del magistrato ucciso ventuno anni fa. La folla di giovani era immensa, colorata da migliaia di palloncini, cartelloni e bandiere tricolore.
Con i giovani anche il presidente del Senato, Piero Grasso. Numerosi tricolori e lenzuola bianche erano appesi ai balconi lungo il percorso verso via Notarbartolo.
"Il pianeta legalità", "io vedo...io sento...io parlo...io voglio la libertà", "cultura più legalità uguale libertà", sono alcune delle scritte che compaiono sui manifestati portati dai ragazzi in corteo. Alcuni bambini delle elementari si sono "vestiti" dei loro disegni con i messaggi e le speranze di un mondo migliore.
Dopo le stragi di mafia "le indagini e gli interventi della Magistratura e delle Forze dell'ordine consentirono di contrastare con ancora maggiore efficacia vecchie e nuove forme di penetrazione e aggressione criminale. L'impegno prosegue instancabilmente con rinnovati successi e vede unite le forze politiche e sociali" ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel messaggio inviato alla professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone", in occasione dell'anniversario.
"Le immagini dello spietato agguato restano indelebili nella memoria degli italiani, rinnovando l'angoscia di quel giorno e il ricordo commosso del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, addetti alla loro tutela. L'attentato, replicato a distanza di poco più di un mese da quello in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, rappresentò uno dei momenti di massima violenza eversiva dell'attacco della mafia allo Stato", ha ricordato il Capo dello Stato.
All'epoca "l'Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi che sacrificarono la loro vita a difesa della legalità e della democrazia. La battaglia e l'esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino diedero i loro frutti".
Altrettanto, si legge ancora nel messaggio, "e l'ho ricordato un anno fa a Palermo, prosegue l'impegno di perpetuare nel ricordo riconoscente i percorsi umani e professionali di coloro che sono caduti vittima del brutale attacco delle mafie. In questo contesto la mobilitazione di coscienze e di energie, promossa dalla Fondazione nel nome di Giovanni e Francesca Falcone e testimoniata dagli studenti che arrivano a Palermo a bordo delle navi della legalità, costituisce un contributo prezioso, divenuto ormai insostituibile, per la diffusione della cultura della legalita' tra le generazioni piu' giovani".
"Ai partecipanti al convegno e ai ragazzi, il cui entusiasmo suscita speranza e fiducia, vanno - conclude il messaggio - il mio affettuoso saluto e il più fervido augurio di buon lavoro. A lei, cara presidente e a tutti i famigliari, i sentimenti di gratitudine e di solidarietà del Paese".
Spese dei gruppi politici in Consiglio regionale, il danno per l'erario è di circa 437.000 euro
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- Pubblicato Giovedì, 23 Maggio 2013 13:18
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha depositato il 23 maggio le prime citazioni nell'inchiesta sui fondi dei gruppi politici in Consiglio regionale. Il danno erariale di cui sono chiamati a rispondere i capigruppo ammonta a circa 437mila euro per le spese sostenute nel corso del 2011.
L’inchiesta era partita a dicembre dello scorso anno quando, su indicazione della Corte dei conti, nella sede del Consiglio gli uomini della Guardia di finanza avevano acquisito scontrini ed altra documentazione giustificativa sulle spese di rappresentanza del 2011, per una somma complessiva di circa 885 mila euro. La documentazione era stata poi inviata alla Procura di Trieste.
Da alcune prime dichiarazioni degli scorsi mesi si era appreso che le spese riguardaviano "gioielleria, pelletteria, armeria, farmacia, macelleria, profumeria, dal gommista, in istituti di bellezza, in negozi di scarpe, di mobili, lampadari, casalinghi, nonché in negozi in località estere".
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