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Il governatore Serracchiani ha incontrato il ministro dei trasporti Lupi. Terza corsia A4 "strategica"
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Maggio 2013 21:56
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Trieste - Si è tenuto il 22 maggio a Roma un incontro tra la presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, alla presenza del Capo della Struttura tecnica di missione dello stesso Ministero, Ercole Incalza.
Tra i temi al centro dei colloqui, la terza corsia dell'autostrada A4, di cui Serracchiani ha ribadito "la strategicità per l'Italia e per il Paese", e sulla quale è stata avanzata la richiesta di un ulteriore incontro di approfondimento, "in relazione ad alcune necessarie operazioni che riguardano il finanziamento dell'opera".
Si è svolta inoltre una discussione sulla revisione e stesura dell'accordo quadro Stato-Regione sulle infrastrutture strategiche del Friuli Venezia Giulia, in preparazione del quale sarà fatto un accurato screening delle nuove necessità e richieste da avanzare al Governo.
Il porto franco di Trieste, gli interporti di Cervignano e Pordenone, le relazioni ferroviarie con la Slovenia, e in particolare la tratta transfrontaliera Trieste-Divaccia e il collegamento con Capodistria, sono stati alcuni tra i punti specifici toccati dalla presidente Serracchiani con l'esponente del Governo, il quale ha manifestato particolare attenzione nei confronti dei corridoi europei che interessano il territorio regionale, Adriatico-Baltico e Mediterraneo.
L'incontro, definito da Serracchiani "concreto e utile", si è concluso rimandando a un successivo ravvicinato appuntamento l'avvio della discussione sulla revisione delle opere che la Regione aveva precedentemente individuato come prioritarie.
Il Governatore Debora Serracchiani presenta il programma di governo. Priorità: lavoro ai giovani
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- Pubblicato Martedì, 21 Maggio 2013 14:52
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La neopresidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha presentato il 21 maggio al Consiglio regionale il suo programma di governo per la corrente legislatura. Un programma, ha sottolineato, che per dare un futuro al Friuli Venezia Giulia come Regione autonoma a statuto speciale deve "imboccare con decisione la strada del cambiamento".
"È perciò viva in me la speranza - ha proseguito il Governatore - che in quest'aula tutti vogliano seguire con coerenza questo indirizzo e che, nel perseguire il bene comune, si abbandonino le posizioni preconcette e gli artifici ideologici, e si apra un confronto schietto e pragmatico fra le proposte che sapremo mettere in campo".
La presidente ha quindi delineato la situazione internazionale ed europea, contraddistinta da una crisi epocale che sta modificando profondamente gli equilibri dell'economia mondiale e che mette in discussione il ruolo dell'Europa.
"Anche la nostra regione, piccola di dimensioni ma non di ambizioni, deve dunque misurarsi con questa nuova dimensione globale, con la coscienza che possiamo giocare un ruolo non secondario: la nostra posizione, le nostre caratteristiche specifiche, possono rivelarsi ancora una volta l'opportunità che ci viene offerta dalla storia".
"Come l'autonomia e la specialità sorsero dall'amputazione territoriale pagata alla sconfitta di una guerra sciagurata, come la crescita prepotente si ebbe rinascendo dalle macerie del terremoto. La prova di oggi è forse più subdola, ma ha gli stessi caratteri di spartiacque".
Tra le linee programmatiche indicate dal Presidente, la riduzione drastica dei fondi ai gruppi consiliari, l'abrogazione dei vitalizi, la riduzione delle indennità di presidente, assessori e consiglieri, ritocchi sulle indennità di fine mandato e sui rimborsi auto.
"La priorità della nostra Regione si chiama lavoro", ha confermato la presidente Serracchiani. "La nostra comunità, che fino a qualche anno fa viveva una situazione vicina alla piena occupazione, si ritrova a fare i conti con una percentuale di disoccupazione giovanile attorno al 30%. Non possiamo ignorare che questi dati producono sul nostro tessuto sociale effetti negativi, che in gran parte non sono ancora evidenti ai nostri occhi".
"La priorità delle priorità è il lavoro giovanile. I dati ci dimostrano che la speranza di creare nuovi posti di lavoro viene principalmente dalla nascita di nuove imprese che sappiano puntare sull'innovazione e investire sulla creatività. Questi sono gli elementi necessari per competere nel mondo globalizzato".
Per fare questo, secondo Serracchiani "dobbiamo sostenere gli aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese industriali, dell'artigianato e del terziario, per contribuire alla crescita competitiva delle imprese regionali non solo sul mercato nazionale, ma anche in un'ottica di incremento delle esportazioni di beni e servizi, tenuto conto del verificato stretto collegamento tra innovazione e internazionalizzazione".
L'imprenditore balneare triestino Di Finizio ha trascorso la notte sulla cupola di San Pietro
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- Pubblicato Martedì, 21 Maggio 2013 14:27
- Scritto da Tiziana Melloni
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Roma - "“La vita, se ti tolgono tutto azienda e casa, non ha più senso” Questa è la frase che ha pronunciato Marcello Di Finizio dopo che gli ho chiesto di scendere e di badare alla vita come dono più importante. Nulla sono valsi gli appelli al telefono di tutti noi".
Così si legge sul blog "donnedamare - per l'impresa balneare", voce ed espressione dell'imprenditoria femminile nel settore delle concessioni balneari.
"Ha passato una notte al freddo - prosegue il commento - con vento e timore di cadere nel baratro, ma il baratro non è solo il vuoto sotto i suoi piedi, il baratro è il vuoto intorno che gli hanno fatto le istituzioni, lasciandolo solo al suo destino".
Il blog denuncia l'assenza della stampa: "Ci siamo svegliati stamattina e sui giornali o tg non c’è nulla, solo su internet e nei giornali esteri, una volontà di mettere tutto a tacere, forse per paura di emulazioni varie o che sottintende altro?"
"La questione balneare è così sporca che nessuno ne vuole parlare? Marcello è solo il primo di 30 mila imprenditori balneari e forse molti di noi saranno costretti alla stessa sorte. Ma rimane solo e ci chiede di andare tutti a Roma, per aiutarlo a portare agli alti vertici il nostro problema".
Secondo il blog, l'imprenditore triestino molto probabilmente verrà arrestato. L'appello al Papa è "l'ultima spiaggia" per Di Finizio, che col suo gesto eclatante vuole portare all'attenzione dell'Italia e dell'Europa la questione delle concessioni balneari. "A Roma - ci dice Marcello - sono previsti temporali, e lui è lassù nel punto più alto".
In mattinata - sostiene il sito web - si sono attivati l’on. Abrignani, il ministro Maurizio Lupi e il ministro Moavero Milanesi.
Alcuni europarlamentari che gli imprenditori balneari hanno contattato si stanno muovendo per sensibilizzare il Commissario europeo per il Mercato interno e i Servizi finanziari, il francese Michel Barnier.
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