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Il Governatore Debora Serracchiani presenta il programma di governo. Priorità: lavoro ai giovani
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 21 Maggio 2013 14:52
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La neopresidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha presentato il 21 maggio al Consiglio regionale il suo programma di governo per la corrente legislatura. Un programma, ha sottolineato, che per dare un futuro al Friuli Venezia Giulia come Regione autonoma a statuto speciale deve "imboccare con decisione la strada del cambiamento".
"È perciò viva in me la speranza - ha proseguito il Governatore - che in quest'aula tutti vogliano seguire con coerenza questo indirizzo e che, nel perseguire il bene comune, si abbandonino le posizioni preconcette e gli artifici ideologici, e si apra un confronto schietto e pragmatico fra le proposte che sapremo mettere in campo".
La presidente ha quindi delineato la situazione internazionale ed europea, contraddistinta da una crisi epocale che sta modificando profondamente gli equilibri dell'economia mondiale e che mette in discussione il ruolo dell'Europa.
"Anche la nostra regione, piccola di dimensioni ma non di ambizioni, deve dunque misurarsi con questa nuova dimensione globale, con la coscienza che possiamo giocare un ruolo non secondario: la nostra posizione, le nostre caratteristiche specifiche, possono rivelarsi ancora una volta l'opportunità che ci viene offerta dalla storia".
"Come l'autonomia e la specialità sorsero dall'amputazione territoriale pagata alla sconfitta di una guerra sciagurata, come la crescita prepotente si ebbe rinascendo dalle macerie del terremoto. La prova di oggi è forse più subdola, ma ha gli stessi caratteri di spartiacque".
Tra le linee programmatiche indicate dal Presidente, la riduzione drastica dei fondi ai gruppi consiliari, l'abrogazione dei vitalizi, la riduzione delle indennità di presidente, assessori e consiglieri, ritocchi sulle indennità di fine mandato e sui rimborsi auto.
"La priorità della nostra Regione si chiama lavoro", ha confermato la presidente Serracchiani. "La nostra comunità, che fino a qualche anno fa viveva una situazione vicina alla piena occupazione, si ritrova a fare i conti con una percentuale di disoccupazione giovanile attorno al 30%. Non possiamo ignorare che questi dati producono sul nostro tessuto sociale effetti negativi, che in gran parte non sono ancora evidenti ai nostri occhi".
"La priorità delle priorità è il lavoro giovanile. I dati ci dimostrano che la speranza di creare nuovi posti di lavoro viene principalmente dalla nascita di nuove imprese che sappiano puntare sull'innovazione e investire sulla creatività. Questi sono gli elementi necessari per competere nel mondo globalizzato".
Per fare questo, secondo Serracchiani "dobbiamo sostenere gli aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese industriali, dell'artigianato e del terziario, per contribuire alla crescita competitiva delle imprese regionali non solo sul mercato nazionale, ma anche in un'ottica di incremento delle esportazioni di beni e servizi, tenuto conto del verificato stretto collegamento tra innovazione e internazionalizzazione".