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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Il Centro Destra farà ricorso sul risultato delle Regionali. Il coordinatore PdL Gottardo: tutela degli elettori

Il Centro Destra farà ricorso sul risultato delle Regionali. Il coordinatore PdL Gottardo: tutela de

Trieste - La coalizione del Centro Destra presenterà entro il 25 maggio prossimo il ricorso sul risultato delle elezioni regionali. Il Coordinatore Regionale del PdL del Friuli Venezia Giulia, Isidoro Gottardo, che abbiamo raggiunto telefonicamente, ha affermato che ci sono gli estremi per impugnare l'esito del voto del 21 e 22 aprile.

La richiesta di rivedere i conteggi si fonda sul principio di tutela della volontà degli elettori: "Il nocciolo della questione - spiega Gottardo - è che a determinare la vittoria finale è stata la valutazione della nullità del voto. A fronte di una differenza tra i due candidati di 1900 voti, ci sono quasi 12mila schede nulle. Mediamente, 10 schede nulle per ogni sezione, quando la differenza tra i due candidati mediamente è stata di 1,4 voti per sezione".

"Delle 11.900 schede nulle, un quarto circa sono effettivamente espressione di una volontà di protesta - sostiene Gottardo. - I restanti tre quarti delle schede manifestano invece la volontà di assegnare un voto, tuttavia contengono errori di tipo formale".

"La legge prevede che nello spoglio delle schede si cerchi di salvaguardare la volontà dell'elettore di esprimere il proprio voto. Proprio a partire da questo principio presenteremo il ricorso".

La decisione di impugnare il voto non è stata semplice: "Abbiamo esaminato i verbali depositati in 219 comuni, in tutto quasi 1400 documenti rivisti uno ad uno, un lavoro enorme. Dalla spunta sono emersi elementi tali da convincere la coalizione a ricorrere al Tribunale amministrativo regionale".

"La Commissione elettorale, all'indomani del voto, aveva esaminato circa 250 schede nulle, che erano state contestate subito; di queste, il 40% sono state attribuite a Tondo, solo l'1% a Serracchiani - prosegue ancora Gottardo. - Riteniamo che a fronte di questo dato ci sia la necessità di un controllo, a tutela in primis degli elettori e della loro volontà di esprimere un voto; questo al di là dell'esito del riesame".

Sobri i commenti da parte della coalizione vincente, che si limita a prendere atto con serenità della decisione.

Croazia: voto amministrative, test per Governo ed Europa

Croazia: voto amministrative, test per Governo ed Europa

Zagabria – A quaranta giorni dall'ingresso nell'Unione europea, fissato al primo luglio prossimo, oggi, 19 maggio, si vota in Croazia per le elezioni amministrative, considerate un importante test sulla popolarità del governo di centro-sinistra: in carica da un anno e mezzo e al quale tocca ora traghettare nell'Ue, a pieno titolo, un Paese in fase di profonda crisi economica.

I 3,7 milioni di aventi diritto al voto sono chiamati a rinnovare i 555 consigli comunali e 21 provinciali, e a scegliere direttamente lo stesso numero di sindaci e presidenti di provincia. Il dato piu' rilevante, forse ancor di piu' dell'esito degli scontri elettorali fra le migliaia di candidati, sara' quello sull'affluenza. Gli analisti e i partiti politici temono infatti che anche in questa tornata possano affermarsi sentimenti di apatia e disinteresse, sentimenti ai quali contribuiscono il senso d'impotenza proiettato dalla politica tradizionale e un pessimismo sul futuro dell'economia del Paese.

Solo un mese fa, alle elezioni per i 12 europarlamentari croati, l'affluenza alle urne era stata di appena il 21%, mentre al referendum dello scorso anno sull'adesione all'Ue aveva partecipato non più del 43% dei croati. Un'eventuale sconfitta del Partito socialdemocratico (Sdp) del premier Zoran Milanovic non dovrebbe avere nessuna particolare ripercussione immediata sulla stabilita' del governo. Ma un successo vistoso dei conservatori dell'Unione democratica croata (Hdz), coalizzati con vari altri partiti di destra, in alcune regioni anche della destra estrema, rappresenterebbe tuttavia uno scossone e un brutto segnale per l'esecutivo in carica, le cui politiche di austerita' stanno generando malcontento.

Il tutto sullo sfondo di una potenziale prospettiva futura di rilancio del ruolo in parlamento di vecchie forze nazionaliste e di nuovi attori euroscettici proprio nel momento dell'agognata adesione definitiva (seconda repubblica dell'ex Jugoslavia dopo la Slovenia) all'Ue. La carica più ambita nel voto di oggi e' intanto quella di sindaco di Zagabria, che amministra l'unica area metropolitana della Croazia con quasi un milione di abitanti e un quarto del Pil del Paese. Lo scontro nella capitale e' tra Milan Bandic - sindaco dal 2000, ex socialdemocratico e ora indipendente animato da retorica populista - e il ministro della Sanita', Rajko Ostojic, candidato ufficiale dell'Sdp. I sondaggi danno in netto vantaggio Bandic, ma sembra che l'esito finale si conoscerà solo al ballottaggio, previsto il 2 giugno.

Franko Dota (Ansa)

Prima seduta del Consiglio regionale dell'undicesima legislatura. Franco Iacop eletto presidente

Prima seduta del Consiglio regionale dell'undicesima legislatura. Franco Iacop eletto presidente

Trieste - La prima seduta del Consiglio regionale è stata convocata alle 11 del 13 maggio dalla neoeletta Presidente della Regione Debora Serrachiani.

Poco prima di mezzogiorno, con 30 voti a favore, alla prima votazione, l'assemblea ha eletto presidente Franco Iacop, 52 anni, consigliere eletto nelle liste del PD.

I votanti sono stati 49, nessun astenuto e nessuna scheda nulla, 18 le schede bianche.

Con la convocazione e l’espletamento delle procedure d’insediamento previste dall’art. 14 dello Statuto d’autonomia – giuramento dei Consiglieri e costituzione dell’Ufficio di Presidenza - è iniziata l’undicesima legislatura del Consiglio regionale.

La seduta era stata aperta da Franco Rotelli che, come consigliere più anziano d'età, aveva assunto la presidenza provvisoria.

Alessio Gratton e Roberto Revelant, i due neoeletti più giovani, erano stati invitati a svolgere le prime operazioni di voto.

Franco Iacop ha quindi assunto la presidenza e per le successive operazioni di voto, ha sostituito i due consiglieri/segretari con altri tre estratti a sorte e ha indetto la votazione per l'elezione dei due vicepresidenti del Consiglio regionale.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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