Politica
Il 1° maggio in Friuli Venezia Giulia. Intervista ad Arturo Pellizon (Cisl) e Franco Belci (Cgil)
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- Pubblicato Martedì, 30 Aprile 2013 18:14
- Scritto da Tiziana Melloni e Maurizio Pertegato
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Fvg - “Il tema centrale delle celebrazioni di domani riguarda l'emergenza lavoro”. Così Arturo Pellizon, segretario provinciale della Cisl di Pordenone, alla vigilia di un Primo Maggio particolarmente complesso.
“È una festa, ma non possiamo ignorare che il clima è molto delicato sia per l'occupazione, sia per la situazione politica nazionale”, afferma Franco Belci, segretario regionale della Cgil, che ha ricordato il grave episodio di domenica di fronte al Parlamento, in cui sono rimasti feriti due esponenti delle forze dell'ordine.
Per Belci “tale avvenimento estremo, il cui rovescio della medaglia sono i suicidi dei lavoratori che hanno perso il posto e degli imprenditori che vedono fallire la loro azienda, è sintomo di reazioni fuori controllo ad una situazione preoccupante e priva di prospettive per il futuro”.
“A quasi cinque anni dall'esplosione della crisi – ricorda Arturo Pellizon - il tessuto economico e occupazionale mostra segnali crescenti di sofferenza, con una disoccupazione che sfiora il 7% generale, il 30% nella fascia 15-24 anni e un ricorso alla cassa integrazione che nel 2013 è tornato sui livelli record del 2010, con circa 2 milioni di ore autorizzate al mese”.
“Gravi emergenze riguardano in particolare la montagna pordenonese, o specifici settori, come l'edilizia e il legno-arredamento” - sottolinea il segretario della Cisl. - “Tra i temi "caldi" anche la protesta contro la diffusione del lavoro festivo nel commercio, anche alla luce delle tante aperture decise proprio in occasione del Primo Maggio”.
Anche per Franco Belci il lavoro festivo non è una soluzione alla grave crisi del settore del commercio: “Le imprese sono fallite anche con le aperture festive. Servirebbe invece una strategia di prodotto diversa, a partire dall'abbassamento generale dei redditi”.
Il segretario regionale della Cgil attende risposte importanti dalla nuova amministrazione regionale: “già negli incontri pre elettorali con Debora Serracchiani abbiamo percepito un clima di ascolto delle istanze dei lavoratori”.
“Appena insediata la nuova Giunta, avremo un incontro in Regione per parlare dei temi scottanti: un impegno con il Governo per il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga; il reddito di inserimento per i giovani in cerca di occupazione ed un reddito minimo per i lavoratori in mobilità privi di ammortizzatori sociali”.
Per Belci infatti “a breve non si vede un miglioramento dell'occupazione in Regione, piuttosto una tenuta, come testimoniano le vicende della Electrolux e della Godina”.
“Più che un assessorato al manifatturiero – aggiunge Belci – occorrono misure di incentivazione mirata ai vari settori, anche per il ricollocamento dei lavoratori licenziati”.
In regione si svolgono quattro manifestazioni. A Trieste il corteo parte alle 8.45 da campo San Giacomo fino a piazza Unità, dove parla Antonio Foccillo, della segreteria nazionale Uil.
I lavoratori di Udine e della Bassa friulana sfilano a Cervignano, da via Garibaldi a piazza Indipendenza; sul palco Massimo Cestaro, segretario generale della Slc-Cgil.
A Gradisca d'Isonzo la partenza è da viale Trieste, con arrivo in piazza Unità e l'intervento del segretario regionale della Cgil, Franco Belci.
A Pordenone partenza da piazza Martiri del Lavoro e in piazza Municipio il comizio finale del segretario della Cisl provinciale, Arturo Pellizon.
Illustri esclusi dell'ultimo momento in Consiglio Regionale: Salvador, Gasparutti e Nazzi
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- Pubblicato Venerdì, 26 Aprile 2013 15:00
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Fvg - All'indomani della proclamazione ufficiale dell'entrata in carica di Debora Serracchiani quale presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, avvenuta nella serata di giovedì 25 aprile con l’invio della comunicazione ufficiale, a Udine, da parte del responsabile dell’Ufficio elettorale centrale della Regione, fanno notizia alcune esclusioni illustri, rese note dopo il riconteggio delle schede.
Anzitutto il centrista Maurizio Salvador (UdC), già Vice Presidente del Consiglio regionale, Consigliere regionale dal 1998, (fu anche Assessore regionale con delega all'Edilizia, Servizi tecnici, Sport e Volontariato); entra invece Giovanni Barillari, capolista dell'UdC di Udine.
Rilevante anche l'esclusione di Michela Gasparutti, segretaria di Renzo Tondo, della Lista Autonomia responsabile, mentre invece entrerà Giuseppe Sibau (della stessa lista); escluso anche Stefano Nazzi del Pd a favore dello spilimberghese Armando Zecchinon, del Pd anche lui.
Celebrato il 25 aprile. Debora Serracchiani a Udine parla della necessità di una rinascita collettiva
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- Pubblicato Giovedì, 25 Aprile 2013 19:22
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Udine - "Il coraggio di quanti seppero dire no all'oppressione nazifascista e ci portarono alla rinascita del 25 aprile è un vivo esempio da portare sempre con noi". Lo ha affermato a Udine la neoeletta presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, a margine delle celebrazioni per l'anniversario della Liberazione.
"La storia e il sacrificio dei nostri padri - ha detto Serracchiani - ci insegnano che superare i rancori in nome del bene comune è un dovere civile e un obbligo morale, oltre che un debito verso i nostri figli. Rinsaldare la compagine sociale attraverso la partecipazione, rafforzare il senso di appartenenza e condividere uno sguardo determinato verso il futuro sono presupposti per vincere il duro attacco del nemico di oggi: la crisi economica e sociale".
"Dal 25 aprile - ha proseguito Serracchiani - si cominciò a saldare il rapporto tra popolo e nuove istituzioni democratiche: un bene enorme che sembra dissiparsi in questa stagione politica deludente che disorienta i cittadini. L'obbligo inderogabile dei responsabili è invertire questa pericolosa deriva, e il Friuli Venezia Giulia, ferito più altri dall'orrore delle guerre e dell'odio, può proporsi come laboratorio di coesione sociale e - ha concluso - nuova rinascita collettiva".
"La Resistenza è sempre attuale perché sempre attuale è la sua lezione di responsabilità civile" ha detto il sindaco di Udine Furio Honsell, presidente del Comitato promotore per le celebrazioni del 25 aprile. Ed ha aggiunto: "Come ha detto il Presidente Napolitano, c’è bisogno anche di rinnovamento istituzionale e con esso di rinnovata fiducia, ma le idee e la vitalità per raggiungerlo possono venire solamente attraverso la dialettica politica alla base di quel metodo democratico, che è stata la conquista più importante della lotta di Liberazione".
Honsell è intervenuto alla manifestazione organizzata dal Comitato per la difesa dell'ordine democratico e delle istituzioni repubblicane per celebrare la festa della Liberazione. Partito da piazza Primo Maggio, il corteo è sfilato in centro fino a piazza Libertà. Grande la partecipazione.
A Trieste, presso la Risiera di San Sabba, si sono svolti i riti religiosi cattolico, ebraico, evangelico, serbo-ortodosso, greco-ortodosso. È seguita la deposizione di corone di alloro e la cerimonia solenne. È stato letto un brano in sloveno di Iolanda Marchesic, deportata ad Auschwitz e Hirtenberg (Mauthausen).
Il sindaco Roberto Cosolini nel suo discorso ha detto che "rispetto alla concordia e lo spirito di rinascita, l'amore per la ritrovata libertà rappresentato dal 25 aprile, l'intento di fondare una società giusta e solidale", oggi "le cose appaiono diverse". Cosolini ha sottolineato che "il discredito della politica e dei suoi rappresentanti, sempre più dilagante - e purtroppo non sempre infondato - si riflette pericolosamente e coinvolge le stesse istituzioni democratiche, attorno a cui, invece, va mantenuto un vigilie e costante presidio".
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