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Giovani da tutta Italia a Palermo per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Giovedì, 23 Maggio 2013 21:46
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Palermo - Migliaia di studenti provenienti da ogni parte d'Italia si sono mossi in corteo dall'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo per raggiungere l'Albero Falcone, dove si concludono ogni anno le manifestazioni per l'anniversario della strage di Capaci, il 23 maggio.
Alla testa del corteo, con la presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro Josefa Idem, i bambini della quinta elementare di Termini Imerese e i ragazzi della prima media dell'istituto comprensivo statale "Peppino Impastato" di Palermo. Un altro corteo si è mosso da via D'Amelio.
Al grido di chi "non salta un mafioso è" i cortei di studenti si sono ricongiunti in via Notarbartolo, davanti all'albero Falcone, sotto casa del magistrato ucciso ventuno anni fa. La folla di giovani era immensa, colorata da migliaia di palloncini, cartelloni e bandiere tricolore.
Con i giovani anche il presidente del Senato, Piero Grasso. Numerosi tricolori e lenzuola bianche erano appesi ai balconi lungo il percorso verso via Notarbartolo.
"Il pianeta legalità", "io vedo...io sento...io parlo...io voglio la libertà", "cultura più legalità uguale libertà", sono alcune delle scritte che compaiono sui manifestati portati dai ragazzi in corteo. Alcuni bambini delle elementari si sono "vestiti" dei loro disegni con i messaggi e le speranze di un mondo migliore.
Dopo le stragi di mafia "le indagini e gli interventi della Magistratura e delle Forze dell'ordine consentirono di contrastare con ancora maggiore efficacia vecchie e nuove forme di penetrazione e aggressione criminale. L'impegno prosegue instancabilmente con rinnovati successi e vede unite le forze politiche e sociali" ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel messaggio inviato alla professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone", in occasione dell'anniversario.
"Le immagini dello spietato agguato restano indelebili nella memoria degli italiani, rinnovando l'angoscia di quel giorno e il ricordo commosso del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, addetti alla loro tutela. L'attentato, replicato a distanza di poco più di un mese da quello in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, rappresentò uno dei momenti di massima violenza eversiva dell'attacco della mafia allo Stato", ha ricordato il Capo dello Stato.
All'epoca "l'Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi che sacrificarono la loro vita a difesa della legalità e della democrazia. La battaglia e l'esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino diedero i loro frutti".
Altrettanto, si legge ancora nel messaggio, "e l'ho ricordato un anno fa a Palermo, prosegue l'impegno di perpetuare nel ricordo riconoscente i percorsi umani e professionali di coloro che sono caduti vittima del brutale attacco delle mafie. In questo contesto la mobilitazione di coscienze e di energie, promossa dalla Fondazione nel nome di Giovanni e Francesca Falcone e testimoniata dagli studenti che arrivano a Palermo a bordo delle navi della legalità, costituisce un contributo prezioso, divenuto ormai insostituibile, per la diffusione della cultura della legalita' tra le generazioni piu' giovani".
"Ai partecipanti al convegno e ai ragazzi, il cui entusiasmo suscita speranza e fiducia, vanno - conclude il messaggio - il mio affettuoso saluto e il più fervido augurio di buon lavoro. A lei, cara presidente e a tutti i famigliari, i sentimenti di gratitudine e di solidarietà del Paese".