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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Studio Monitorcittà, il sindaco di Pordenone in vetta alla classifica nazionale

Roma -  Il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti sale sul primo gradino del podio dei sindaci più apprezzati d'Italia, raggiungendo in vetta il primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone.

E' quanto certifica, relativamente ai primi 6 mesi 2013, la 19/ma edizione dello studio Monitorcittà (realizzato da Datamedia Ricerche) per i capoluoghi di provincia, che rileva per i due sindaci un 62,8% di gradimento - nonostante un calo dell'1,4 di Perrone e, dall'altra parte, un recupero di Pedrotti che gli consente di risalire ben 5 posizioni in classifica - fotografando in terza posizione il primo cittadino di Verona Flavio Tosi, che ottiene un apprezzamento del 62,2% (+0,3%).

Nelle prime 20 posizioni, non c'è nessun altro sindaco del Friuli Venezia Giulia.

Secondo Monitorcittà, che valuta il gradimento dei sindaci al di sopra del 55% di giudizi favorevoli espressi dai cittadini, in questa edizione sono stati 36 i primi cittadini ad aver superato la soglia del 'gradimento minimo'. La quarta posizione è occupata dal sindaco di Como Mario Lucini, che tuttavia perde 2 punti percentuali e 2 posizioni in classifica, attestandosi al 61,8%, seguito a ruota, con il 61,7%, dal primo cittadino di Ferrara Tiziano Tagliani, il quale, con un +1% rispetto alla rilevazione precedente, guadagna 9 posizioni in graduatoria.

Decisamente col segno meno Vincenzo De Luca di Salerno, che in 6 mesi - certifica Monitorcittà - perde il 4,4% e, con un gradimento del 59,1%, va ad occupare la 15/ma piazza (a fronte del terzo posto dell'edizione precedente). In calo anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che, con un calo di apprezzamento del 2,7%, si attesta in 19/ma posizione con il 60,3% (era invece quarto 6 mesi fa).

Tra le curiosità degne di nota lo studio evidenzia, purtroppo, la mancanza dalla classifica di presenze rosa. Inoltre, a livello di schieramento politico, viene sottolineato che tra i primi dieci sindaci nella 'top 55%', otto sono del centrosinistra, che ne acquisisce nel complesso 26 su 36.

Più nel dettaglio gli autori di Monitorcittà ricordano che la 'top ten 55%' è composta da 21 sindaci del Nord (erano 29 nell'ultima rilevazione), 9 del Centro (+2) e 6 del Sud (-7). Da ultimo viene segnalato che in questa edizione (la 19/ma), il sindaco che ha archiviato la crescita più cospicua è Virginio Brivio, che guida l'amministrazione di Lecco.

Sciopero nazionale dei trasporti il 18 ottobre, disagi in tutta la Regione

Trieste - Venerdì 18 ottobre è la giornata dello sciopero generale degli autoferrotranvieri, promosso dalle Organizzazioni sindacali di Base. Gli addetti alla circolazione treni si fermano dalle 21,01 del 17 alle 21,00 del 18 Ottobre, impianti fissi ed uffici l'intera giornata.

Le aziende di trasporto in Regione fanno sapere che potranno verificarsi delle carenze sia rispetto al regolare svolgimento del servizio, sia per quanto riguarda l'apertura degli sportelli al pubblico. Saranno garantiti i servizi all'utenza dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 13.00 alle ore 16.00.

Ecco il dettaglio degli orari di sciopero dei bus nelle quattro province:

Trieste, dalle ore 02.00 alle ore 06.00; dalle ore 9.00 alle ore 13.00; dalle ore 16.00 alle ore 02.00.

Udine, servizio urbano ed extraurbano: dalle ore 02.00 alle ore 06.00; dalle ore 9.00 alle ore 12.00; dalle ore 15.00 alle ore 02.00;

Pordenone: servizio urbano dalle ore 9.00 alle ore 12.30; dalle ore 15.30 a fine servizio; extraurbano dalle ore 08.30 alle ore 12.30; dalle ore 16.00 a fine servizio

Gorizia, servizio urbano ed extraurbano, dalle ore 02.00 alle ore 06.00; dalle ore 09.00 alle ore 12.00; dalle ore 15.00 alle ore 02.00

Il settore - come si legge nel comunicato diffuso dal sindacato - sciopera per la difesa del trasporto pubblico contro le direttive europee per la liberalizzazione e il progetto di Letta e Moretti per la privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato, nonché per il miglioramento del trasporto pendolari e il rilancio del traspoto merci oggi abbandonato. Contro la messa a gara del servizio pubblico, contro le continue esternalizzazioni e appalti volti a dequalificare il lavoro.

Spese pazze in Consiglio regionale, citazione a giudizio per l'ex consigliere Luigi Cacitti

Spese pazze in Consiglio regionale, citazione a giudizio per l'ex consigliere Luigi Cacitti

Trieste - All'ex consigliere del PdL Luigi Cacitti sono state contestate nei giorni scorsi spese effettuate nel 2011 con i fondi destinati ai gruppi per l'attività di relazione istituzionale.

Si tratta di 16.781 euro per spese considerate non legittime dalla Procura della Corte dei conti: per questo l'ex consigliere carnico è stato citato a giudizio. Sarà giudicato per colpa grave dalla Sezione giurisdizionale della Corte il 13 marzo 2014.

L'inchiesta sulla contabilità, coordinata dal procuratore capo Maurizio Zappatori, ha prodotto un elenco di 14 pagine che documenta la spesa rimborsata, contenente l’elenco dettagliato degli acquisti.

Al politico vengono contestate spese di trasporto auto in aggiunta al forfait mensile prestabilito, per circa 5mila euro, e circa 11mila euro per consumazioni al bar e al ristorante, a Tolmezzo, Verzegnis, Trieste, Udine, Lignano ed altre località della regione.

Per gli inquirenti, si tratta di spese non giustificabili perché non collegate all'attività istituzionale del consigliere.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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