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Centenario della Grande Guerra, il Consiglio regionale varerà una legge dedicata
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 11 Settembre 2013 12:26
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il 10 settembre, nella Sesta Commissione del Consiglio Regionale, è iniziato l’esame della Proposta di legge n.7, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio storico culturale della Prima Guerra mondiale.
L'apertura della discussione ha coinciso con la visita istituzionale in Friuli Venezia Giulia, presso la caserma Di Prampero, a Udine, sede del comando della brigata Alpina Julia, del ministro della difesa Mario Mauro, che ha avuto un breve colloquio con l'assessore alle Finanze Francesco Peroni.
Nell'occasione il ministro e l'assessore hanno affrontato anche il tema delle iniziative statali e regionali promosse in occasione del centenario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale.
"Ho illustrato - ha spiegato l'assessore Peroni a margine dell'incontro - le azioni che in Friuli Venezia Giulia vengono messe in campo per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale e per il recupero dei luoghi della memoria della Grande Guerra. Una riflessione generale e un aggiornamento su quanto è stato fatto e su quanto rimane da fare sotto il profilo organizzativo".
In Commissione intanto è stato esaminato il testo di partenza, a prima firma di Rodolfo Ziberna, che riprendeva nella totalità il testo già predisposto dal Centrodestra alla fine della scorsa legislatura e mai andato in aula.
L’accelerazione della presa in esame del testo è stata dettata dal fatto che il 2014 è alle porte e non si può arrivare a quell’appuntamento impreparati.
La filosofia del testo a suo tempo predisposto ricalcava un'esigenza senz’altro legittima, ma deviante se restava l’unica in campo: promuovere un turismo della memoria e nient’altro.
Dal punto di vista dell'attuale maggioranza, bisognava integrare un altro elemento, secondo i consiglieri ancora più importante, ossia quello di promuovere, con l’occasione della commemorazione, una conoscenza più precisa e più obiettiva delle vicende che hanno coinvolto uomini e cose di quel periodo in queste nostre terre e far scaturire una riflessione nel segno di una incentivazione della cultura della pace. E così è stato fatto.
In un clima di serena collaborazione tutti hanno sostanzialmente condiviso la nuova impostazione. L’incipit infatti del primo comma del primo articolo così recita: “Al fine di sostenere la crescita di una cultura della pace e della pacifica convivenza tra i popoli la Regione promuove la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico culturale ed ambientale attinente ai fatti della Prima Guerra Mondiale”.
Anche all’art. 2 si è provveduto a distinguere tra patrimonio “materiale”, quali musei, fortificazioni, cippi, monumenti, e il patrimonio “immateriale”, quale produzioni letterarie, artistiche, studi e ricerche.
Con questo si è voluto sottolineare l’aspetto culturale e meditativo che la commemorazione di tale evento deve suscitare.