• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

"Spese pazze" Fvg: Pd, in settimana valutazione su indagati

Fvg - ll Pd del Friuli Venezia Giulia valuterà nella prossima settimana la situazione dei consiglieri regionali del partito indagati per le spese di rappresentanza.

Lo ha annunciato il segretario regionale Renzo Travanut. Il segretario ha indicato che sarà valutato "l'insieme" e non "i singoli casi", sottolineando che al momento una valutazione è "prematura" e che va tenuto conto dell'"interesse generale".

Durante la campagna elettorale per le ultime regionali, la maggioranza dei consiglieri Pd aveva firmato un patto con l'allora candidata presidente, Debora Serracchiani, che li impegnava alle dimissioni in caso di iscrizione nel registro degli indagati.

"Capisco che hanno firmato - ha aggiunto Travanut - ma personalmente valutare il tutto e giungere a conclusioni prima che i fatti siano conclamati mi sembra anticipare i tempi. In settimana valuteremo - ha proseguito - non siamo indifferenti".

I consiglieri che risultano indagati dalla Procura di Trieste per spese di rappresentanza sostenute nella scorsa legislatura sono l'attuale presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, Enzo Marsilio, Daniele Gerolin, Igor Gabrovec e Franco Codega.

Si tratta di cinque dei sei democratici rieletti nell'assemblea regionale. Le indagini si concentrano soprattutto su spese di viaggio o di promozione, su cui la magistratura vuol fare luce. La Procura indaga anche sulle spese sostenute da consiglieri dell'ex maggioranza di centrodestra, nelle file di Pdl e Lega Nord.

I consiglieri del Movimento 5 Stelle versano il 65% dello stipendio al Fondo per lo sviluppo

I consiglieri del Movimento 5 Stelle versano il 65% dello stipendio al Fondo per lo sviluppo

Trieste - Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia ha bonificato la somma di 106.162 euro indirizzata al "Fondo per lo sviluppo" della Regione. La "cerimonia" ha avuto luogo il 4 settembre presso la Sala Azzurra del Consiglio regionale, a Trieste.

Per la prima volta in Italia un gruppo politico regionale restituisce una fetta importante delle indennità ricevute: oltre il 65% dello stipendio, puntualizzano gli esponenti del M5S.

"Sono risorse, risparmiate dagli stipendi dei primi tre mesi e mezzo attività, che restituiamo ai cittadini, a chi fa impresa in questa regione senza costi aggiuntivi", ha spiegato il consigliere regionale Cristian Sergo.

"Per concretizzare questa iniziativa non abbiamo, infatti, creato nuovi strumenti amministrativi, né utilizzato personale della Regione - ha assicurato Sergo - ma sfruttato un Fondo che già esiste e che è aperto ai versamenti di chiunque abbia a cuore le piccole e medie imprese".

"Un risultato reso possibile da un nostro emendamento approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale durante la discussione della legge sull'assestamento di bilancio", ha ricordato Sergo, rinnovando l'invito già rivolto a tutti gli altri consiglieri regionali e parlamentari della regione a utilizzare questo strumento per restituire la parte in eccedenza del loro stipendio.

I consiglieri regionali M5S hanno anche reso noto di voler rinunciare a qualsiasi altro privilegio. "In questi mesi - ha svelato Sergo - abbiamo ricevuto da più parti inviti a feste, fiere, iniziative, biglietti gratuiti, promozioni dedicate e sconti di ogni tipo".

"Ovviamente, così come avvenuto con i Telepass gratuiti, abbiamo sempre declinato questo tipo di inviti e di offerte. Riteniamo che i politici abbiano già un reddito sufficiente per andare al cinema, a teatro, allo stadio o in fiera senza dover approfittare di questi "regalini"".

La conferenza stampa è stata anche l'occasione per fare il punto dell'attività svolta dal Gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in questi primi tre mesi e mezzo di legislatura.

"Sono stati mesi molto intensi per noi cinque, cittadini come tutti gli altri, che fino a poco tempo fa non avevano mai messo piede in un'aula consiliare".

"Dal 13 maggio ad oggi abbiamo presentato 55 atti amministrativi (38 emendamenti, 6 interrogazioni a risposta scritta, 5 ordini del giorno, 3 interrogazioni a risposta immediata, 1 interrogazione a risposta orale, 1 mozione, 1 voto alle camere) puntando soprattutto sulla qualità della nostra azione".

"Non va inoltre mai dimenticato che, su mandato dei cittadini, il MoVimento 5 Stelle svolge un ruolo di controllo costante sull'attività politica degli altri gruppi politici presenti in Consiglio regionale".

Botta e risposta tra il governatore Maroni e la presidente Serracchiani sulla macroregione del Nord

Botta e risposta tra il governatore Maroni e la presidente Serracchiani sulla macroregione del Nord

Udine - Sfida degli "ospiti" della Lega Nord sugli strumenti di cooperazione tra Regioni. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, fautore del progetto "Macroregione del Nord", le cui basi erano state poste dagli ex presidenti Formigoni e Tondo, lancia la sfida alla presidente del Friuli Venezia Giulia: "La presidente Debora Serracchiani è favorevole alla macroregione ma non può dirlo" è la provocazione lanciata dal segretario della Lega Nord, domenica 1° settembre, durante il congresso del Nordest che si svolgeva in Fiera a Martignacco.

Secondo Maroni, Debora Serracchiani "Dice no alla macroregione e sì all'euroregione, che sono la stessa cosa. Noi abbiamo la forza del nostro progetto e questa è la strada giusta". Per il governatore leghista, "nei confronti di ciò che dice la Lega c'è un diffuso pregiudizio politico che dobbiamo superare".

Il presidente della Lombardia è convinto che "il superamento del pregiudizio" può avvenire "solo sul piano della concretezza".

Questa la replica del governatore del Friuli Venezia Giulia: "Il presidente della Lombardia Roberto Maroni sa perfettamente che la macroregione non ha nulla a che fare con l'euroregione, ma è costretto a dirlo". Così dichiara Debora Serracchiani.

"Proprio perché viviamo un tempo che richiede concretezza, chi governa una regione ha il dovere di impegnarsi per ottenere risultati tangibili, di cui hanno bisogno famiglie e imprese. L'euroregione è uno strumento reale e sperimentato, avviato sotto l'egida della Ue e dello Stato italiano, mentre la macroregione del Nord non esiste".

Alla fine però l'intesa non sembra impossibile: "Il Friuli Venezia Giulia è pronto a lavorare e collaborare di più con le regioni contermini". Ha concluso la presidente.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.