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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Approvato il "decreto del fare", Parlamento prossimo al tilt. Novità: 30% di sconto per le multe pagate entro 5 giorni

Approvato il

Roma - L'aula della Camera, dopo quasi due giorni di seduta-fiume, ha approvato il 26 luglio il cosiddetto "decreto del fare". A favore del decreto hanno votato 344 deputati mentre 136 sono stati i voti contrari. Nessun astenuto. Due giorni fa, il governo aveva incassato la fiducia posta sul provvedimento.

Il decreto che dovrebbe rilanciare l'economia è un "minestrone" di 114 articoli, aumentati di oltre il 30% rispetto agli 84 iniziali, con misure nei settori più svariati.  

Le curiosità: sconto del 30% per le multe pagate entro 5 giorni; abolito il certificato di sana e robusta costituzione per i lavoratori.

Ciliegina sulla torta per i politici: i sindaci delle città fino a 15.000 abitanti eletti in Parlamento possono tenere entrambe le poltrone fino alle prossime amministrative (2015).

Il decreto legge passa ora all’esame del Senato, dove verrà rivisto e modificato. Poi, come annunciato dallo stesso governo, sarà necessario un terzo passaggio alla Camera.

L'ostruzionismo del M5S - che ha tenuto l'aula impegnata per due notti -  ne ha solo ritardato l'approvazione, tuttavia ha avuto l'effetto di cambiare il calendario parlamentare.

È stato rinviato l'avvio di discussione previsto alla Camera sul decreto contro l'omofobia e sul decreto che dovrebbe abolire tendenzialmente il finanziamento pubblico ai partiti.

Potrebbe così esserci una seduta a Montecitorio anche sabato. L'attività del Parlamento potrebbe andare in vacanza solo il 13 agosto.

Il Parlamento si avvia al tilt per eccesso di norme da approvare, mentre il Governo studia altri pacchetti, come il decreto che depotenzia le province.

Infatti il 3 agosto scade il decreto sull'Ilva, il 4 agosto scade la data della conversione in legge del decreto sugli eco bonus.

Il decreto "Fare" deve essere approvato dal Senato entro il 20 agosto - e anche a palazzo Madama il M5S annuncia ostruzionismo. Entro agosto va convertito in legge il decreto numero 76 sull'occupazione.

In discussione al Senato è il decreto cosiddetto "svuota carceri" che viene ritenuto urgente per alleviare la disastrosa situazione dei penitenziari.

Sul futuro del governo Letta pesa inoltre quanto deciderà la Cassazione il prossimo 30 luglio sulle condanne inflitte a Silvio Berlusconi.

Il Movimento 5 Stelle è pronto a dare battaglia senza esclusione di colpi. Il rallentmento delle attività parlamentari è l'arma del Movimento contro il disegno di legge di riforme istituzionali, ritenuto incostituzionale.

Il 26 luglio era previsto un incontro del presidente del Consiglio Letta con i parlamentari del Movimento 5 Stelle, a cui dovevano partecipare anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e quello per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello. L'incontro è stato invece cancellato.

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