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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Udine, la Giunta racconta i suoi primi 100 giorni di governo. Nota della Regione

Udine, la Giunta racconta i suoi primi 100 giorni di governo. Nota della Regione

Udine - Per il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani "nei primi 100 giorni siamo riusciti a dare un taglio sostanziale ai costi della politica, che pone il Friuli Venezia Giulia tra le Regioni più virtuose in Italia, e a reagire in modo adeguato alle emergenze della crisi, impostando nello stesso tempo un lavoro di squadra per definire le riforme da approvare entro il primo anno".

Così si legge nel comunicato della Regione, in cui si riferisce quanto detto durante la conferenza stampa che si è svolta il 20 agosto a Udine, rivolta appunto a presentare le prime azioni della nuova Giunta a 100 giorni dal suo insediamento.

Assieme al Governatore erano presenti il vicepresidente Sergio Bolzonello e gli assessori Francesco Peroni, Maria Sandra Telesca e Sara Vito.

"Il nostro programma elettorale - si legge nella nota - aveva l'ambizione di essere già un programma di governo e lo stiamo seguendo in modo puntuale".

La novità è anche il rilancio di un proficuo rapporto con il Governo nazionale, ha ricordato Debora Serracchiani, che ha permesso fra l'altro di aprire il negoziato per rivedere il Patto di stabilità e di inserire la terza corsia della "A4" tra le opere nazionali strategiche.

Il decreto anticrisi del primo agosto ha rappresentato, secondo la presidente, un "segno di discontinuità", con la decisione di concentrare tutte le risorse su economia e lavoro. Nei primi 100 giorni ci sono anche lo sportello unico per le attività produttive e lo sblocco dei pagamenti della Regione.

E anche su questioni come gli Ogm, il rigassificatore, gli elettrodotti e la Ferriera, la Regione ha saputo prendere "posizioni chiare", ha affermato Debora Serracchiani.

Tra riforme che la Giunta ha impostato nei primi 100 giorni, la presidente ha indicato prima di tutto quella della Sanità, con la cancellazione della precedente riforma Tondo e la definizione, già entro settembre, delle nuove linee guida. La Giunta sta anche lavorando sul nuovo Piano paesaggistico e sul nuovo Piano energetico regionale. E poi l'obiettivo è lavorare sull'"agenda digitale" per fare del Friuli Venezia Giulia uno dei "motori" dell'innovazione nella Pubblica amministrazione.

Infine, la presidente ha assicurato un grande impegno sui fondi europei. "Non siano messi male - ha osservato - nel contesto delle altre Regioni italiane. Ma certo abbiamo speso di meno di quanto avremmo potuto".

"Sburocratizzare e rivisitare gli strumenti di intervento". Sono state queste le linee guida della nuova Giunta regionale nel campo delle Attività produttive nei primi 100 giorni, secondo il vicepresidente Sergio Bolzonello.

"La sburocratizzazione - ha detto - richiede un'azione continua, giornaliera, che coinvolge l'intera struttura. Siamo riusciti a definire norme che danno tempi di risposta certi e dimezzati. Un cambio di passo e di mentalità".

Per quanto riguarda gli strumenti, la Regione punta a rivedere Distretti e Consorzi industriali, attraverso un dialogo con tutti i soggetti interessati, e a intervenire sulle "vulnerabilità" del sistema come per esempio la dimensione delle imprese.

Anche sul turismo si punta a ripensare le strategie complessive. "Bisogna lavorare - ha detto Bolzonello - non solo sui grandi eventi, ma anche sulle infrastrutture, materiali e immateriali".

La Giunta regionale punta a varare la riforma della Sanità entro il 2014, per poterla poi attuare nel corso della legislatura. Lo ha confermato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, nel corso della conferenza stampa.

È imminente la presentazione di un disegno di legge che, nell'abrogare i contenuti della precedente riforma Tondo, definisce il metodo e le finalità della nuova riforma del Servizio Sanitario Regionale. "Bisogna partire - ha detto Telesca - non dall'architettura istituzionale del sistema, ma dall'analisi dei bisogni delle persone, che stanno repentinamente cambiando. La rimodulazione dell'offerta deve perciò tener conto prima di tutto dei dei bisogni, in un quadro di sostenibilità economica".

Alla riforma si arriverà, ha assicurato l'assessore, attraverso un ampio confronto con tutti i soggetti interessati, a cominciare dalle associazioni dei cittadini. È anche a buon punto il confronto con il Governo per arrivare all'abolizione del ticket di 10 euro a ricetta, partendo da una stima reale delle entrate che, rispetto alle previsioni, sono di fatto dimezzate (12 milioni di euro invece di 24).

"Un rilancio del metodo del confronto e del dialogo con tutte le componenti interessate ai temi dell'ambiente e dell'energia: associazioni ambientaliste, enti locali, imprese". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente e all'Energia, Sara Vito.

In fase di avvio c'è in particolare il nuovo Piano Energetico Regionale che - ha anticipato l'assessore - si collocherà nel contesto dell'attuale "transizione energetica verso un nuovo modello di sviluppo". I capisaldi del Piano saranno sostanzialmente tre: efficienza, risparmio, fonti rinnovabili. Accanto alla preparazione del Piano di tutela delle acque, l'assessore ha indicato tra le priorità "rimettere di nuovo al centro dell'attenzione il problema dell'amianto".

Infine, l'assessore alle Finanze, Francesco Peroni: a suo avviso c'è un "cauto ottimismo" sulla possibilità di chiudere a breve il negoziato con il Governo sul Patto di stabilità, in modo da poter contare su tempi e risorse certe per il bilancio regionale.

"Anche grazie al ruolo svolto dalla presidente Serracchiani - ha detto l'assessore - si registra nei rapporti con Roma un cambiamento di clima, un atteggiamento incoraggiante".

L'azione della nuova Giunta, nei primi tre mesi di attività, si è concentrata sul credito alle imprese e sullo sblocco dei pagamenti delle Pubbliche amministrazioni. Peroni si è soffermato in particolare sul ruolo delle società partecipate della Regione. È stato già deciso un drastico "taglio" alle remunerazioni dei componenti degli organi societari, non solo come misura di moralizzazione ma anche per ribadire la loro funzione "al servizio della collettività", puntando sull'alta professionalità nelle nomine.

Nei programmi della Giunta c'è un ripensamento sul futuro di Mediocredito ma anche, più in generale, il recupero di una "forte interlocuzione" con il sistema delle società partecipate.

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