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Electrolux, si alzano i toni: botta e risposta tra la presidente Serracchiani e il ministro Zanonato
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Gennaio 2014 18:17
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Pordenone - La crisi della Electrolux spariglia le carte anche all'interno del Partito democratico. Dopo le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico rilasciate al quotidiano locale "Il Gazzettino", la risposta del presidente della Regione non si è fatta attendere. I due sono di area piddina opposta: renziana Debora Serracchiani, bersaniano Flavio Zanonato. E Zanonato ha replicato a stretto giro con un "tweet".
"Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l'equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi".
Così ha affermato il 22 gennaio la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando la dichiarazione del ministro dello Sviluppo economico, secondo cui "i problemi e le difficoltà del gruppo svedese riguardano solo lo stabilimento di Porcia e non quello di Susegana".
"Come presidente di Regione devo esprimere un vivissimo rammarico per la condotta tenuta dal ministro Zanonato, che ha preferito saltare tutti i livelli di mediazione, inclusi quelli istituzionali, credendo di risolvere la crisi buttando a mare lo stabilimento di Porcia".
"Per noi è inaccettabile il metodo e soprattutto il merito - dice -. Ricordo che il 26 novembre in prefettura a Trieste, alla mia presenza, il ministro Zanonato ha assicurato ai lavoratori di Electrolux che sarebbe andato in visita a Porcia: siccome lo stanno ancora aspettando, ci vada lui ora a dirgli che solo loro devono chiudere".
Ed il vicepresidente Bolzonello, in giornata, ha rincarato la dose: "Il ministro Zanonato stavolta ha passato il segno: è inaccettabile che lavoratori e istituzioni vengano trattati con tale sciatteria da un membro del Governo".
Secondo Bolzonello "è inaccettabile che un ministro si esprima così mentre l'investigazione della proprietà sugli stabilimenti è ancora in corso, senza aver convocato i rappresentanti dei lavoratori e senza aver incontrato la proprietà. Forse Zanonato sa qualcosa in più di quel che sappiamo noi, e forse ci sono elementi che avrebbe dovuto comunicarci: in ogni caso così non si fa. Continuiamo a chiedere al presidente del Consiglio di farsi carico di questa crisi - conclude - e di gestirla come merita un caso d'interesse nazionale".
Non si è fatta attendere la replica: "La mia nota a Zaia dice il contrario di quanto ha inteso la Serracchiani. Mi concentro su Porcia, le polemiche sono dannose". Così il ministro Flavio Zanonato risponde su twitter al governatore del Friuli Venezia Giulia.
A Zaia che chiedeva un tavolo dei quattro governatori e delle assemblee dei lavoratori, il ministro ieri precisava "l'incontro chiesto dai quattro Presidenti di Regione di cui parla Zaia si è svolto il 12 novembre, mentre per quanto riguarda l'apertura di un tavolo negoziale questo non può essere chiesto da lui ma dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dalla proprietà che si incontreranno il 27 gennaio".
"Noi, dopo questo incontro - sottolineava il ministro - siamo pronti ad aprire il tavolo". "Il Governo - ha affermato il ministro Zanonato - sta elaborando una proposta di intervento sulla vertenza Electrolux che tiene conto delle proposte avanzate da Unindustria Pordenone".
Lo riferisce il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, che lo ha incontrato oggi a Roma. "Il ministro Zanonato - ha reso noto Unindustria - ha assicurato la disponibilità a venire a presentare le proposte di intervento a Pordenone".
VERSO LE ELEZIONI EUROPEE – Il bilancio e la gestione dei fondi europei
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Gennaio 2014 15:42
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LA TERZA PUNTATA - Nella terza puntata, il “focus” è incentrato sul bilancio e sulla gestione dei fondi europei, con un esame dettagliato dei 12 punti chiave per il settennato 2014-2020. Un'analisi utile anche per votare con maggiore consapevolezza alle elezioni di maggio 2014 per il rinnovo del Parlamento europeo.
Province, nuove norme e declassamento ad enti di secondo grado in vista dell'abolizione
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- Pubblicato Martedì, 21 Gennaio 2014 21:19
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Trieste - La V Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 21 gennaio il disegno di legge che contiene nuove disposizioni per le elezioni provinciali.
Il provvedimento fa seguito alla proposta di legge nazionale che modifica lo Statuto speciale della Regione cancellando le Province, che era stata approvata dalla stessa Commissione la scorsa settimana.
Esso prevede in questa fase intermedia il declassamento delle Province a enti di secondo grado, e quindi ne disciplina le nuove modalità di elezione.
L'assessore Paolo Panontin ha presentato diversi emendamenti che modificano in modo significativo il testo base. Si prevede un unico collegio provinciale e di conseguenza si introduce l'Ufficio elettorale provinciale.
Viene adottato il voto ponderale su fasce di comuni determinate dalla popolazione residente. Si garantisce maggior rappresentatività territoriale dei sindaci e si prevede, tra gli organi della Provincia, l'assemblea dei sindaci.
Altre modifiche riguardano l'introduzione di liste concorrenti dei candidati in un unico collegio corrispondente al territorio della provincia. Ultime due novità di rilievo sono il voto ponderato e l'indice di ponderazione, nonché la specifica che gli incarichi di consigliere provinciale e di membro dell'assemblea dei sindaci saranno esercitati a titolo gratuito.
Il disegno di legge è stato votato da Pd, Cittadini e Sel. Contrari Pdl e Gruppo misto/Forza Italia.
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