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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Il Consiglio approva con 26 voti a favore e 17 contrari la Legge finanziaria regionale

Il Consiglio approva con 26 voti a favore e 17 contrari la Legge finanziaria regionale

Trieste - Il Consiglio regionale ha approvato nella serata del 13 dicembre la Legge finanziaria con 26 sì di Pd, Sel e Cittadini e 17 no di Fi, Pdl, Lega, Misto, Ar e M5S.

Sono stati approvati anche tutti gli altri documenti contabili: bilancio di previsione 2014-2016 e per il 2014, relazione politico-programmatica per il triennio 2014-2016

"La finanziaria è il frutto di decisioni equilibrate e ragionevoli - ha detto, per la maggioranza, il consigliere Pietro Paviotti (Cittadini) - che il centrosinistra ha preso innanzitutto tenendo conto delle minori risorse disponibili rispetto al passato dovute alla crisi economica che attraversa il Paese e alle pesanti trattenute che lo Stato opera sulle finanze regionali per oltre 200 milioni di euro".

"Non per questo, però, la finanziaria è priva di un'anima politica, anzi. Le scelte fatte in ogni settore hanno puntato a garantire i servizi, tagliando dove ritenuto necessario e non in maniera lineare e assumendosi le responsabilità che questo comporta".

Da parte della maggioranza si sottolinea lo spazio dato alla cultura: "Questa Finanziaria non solo ha ridato ossigeno a uno dei settori giustamente considerato tra i fiori all'occhiello del Friuli Venezia Giulia, ma ha soprattutto riordinato un sistema di finanziamento frammentato e talvolta confuso, operando delle scelte basate su dati oggettivi e di qualità. Quanto allo sport, poi, sono state raddoppiate le risorse per le manifestazioni e si è dato sostegno alle principali realtà dilettantistiche della Regione".

Alessandro Colautti (Pdl) ha messo in evidenza come il suo Gruppo si sia posto in termini chiari e senza preconcetti, nella consapevolezza della situazione. Il voto negativo è stato determinato da alcune scelte fatte dalla maggioranza con una visione dirigistica che non si condivide.

Roberto Dipiazza (AR) ha invitato la Giunta a preparare un'agenda molto seria, perché risorse non ce ne saranno. Bisognerà tagliare, chiudere enti che non servono, cancellare alcuni riti inutili. La priorità è una, il lavoro, e su questa bisognerà confrontarsi perché altrimenti la situazione precipiterà drammaticamente. Il voto è stato contrario.

"Ci dovremo accontentare degli avanzi del 2013 fino alla prossima estate - così Elena Bianchi (M5S). - Rimane imbarazzante la gestione di alcuni argomenti e la valutazione generale sulla manovra non è cambiata, così rimane contrario anche il voto".

Elena Bianchi ha anche espresso la sua soddisfazione per un emendamento del M5S che è stato approvato: "Con un piccolo ritocco da parte della giunta è passato un nostro emendamento che riporta entro i limiti della legge nazionale l'applicazione regionale della norma Merloni sulla progettazione interna alla pubblica amministrazione".

"Si tratta - ha spiegato Bianchi - dell'incentivo pari al 2% massimo sulla base di gara per i lavori pubblici nel caso in cui la progettazione venga realizzata da personale interno all'amministrazione. Con il nostro intervento è stato posto il limite annuo sull'importo dell'incentivo che non può superare quello dello stipendio annuale. Una cifra comprensiva anche degli oneri previdenziali e assicurativi"

Mara Piccin (LN) ha rinnovato le critiche alle scelte della maggioranza, non ha capito perché la Giunta abbia bocciato i tre ordini del giorno della Lega su delicate questioni sanitarie e ha lamentato la chiusura su tutto, anche su temi come i danni causati dalla fauna selvatica.

Renzo Tondo (GM) ha messo in risalto il comportamento responsabile del centrodestra, che non ha fatto ostruzionismo, ma che invece si è confrontato in modo responsabile.

Il giudizio negativo è dato dal fatto che questa maggioranza finora ha solo pensato a distruggere quanto fatto nella passata legislatura, per le indicazioni che emergono dalla finanziaria, e per l'atteggiamento altezzoso della Giunta, che vive il confronto in Consiglio regionale come un fastidio invece che come un arricchimento.

In chiusura, il presidente della Regione Debora Serracchiani ha sottolineato come per la finanziaria ci sia stato un lavoro collegiale, pur partendo da posizioni diverse, un lavoro straordinario, che ha messo al centro i cittadini per affrontare una crisi violenta.

"Questi ultimi mesi - ha aggiunto - sono stati i più duri, ma la differenza tra il passato e oggi starà nel coraggio di fare le cose, anche le più impopolari. Auspico che le faremo assieme".

"Non c'è arroganza da parte nostra - ha puntualizzato il presidente - solo polso forte e forte determinazione".

"Quel che abbiamo fatto nei primi otto mesi di legislatura e con questa finanziaria - ha concluso - è un lavoro organico, serio, responsabile, che mette le basi per un lavoro ancora migliore che saremo chiamati a fare nei prossimi mesi".

Prima delle votazioni conclusive, la Giunta aveva accolto 19 dei 55 ordini del giorno presentati, 7 li aveva accolti dopo esser stati modificati, 5 ritirati, i rimanenti bocciati dall'Aula.

Approvato infine anche il bilancio 2014 del Consiglio regionale, che pareggia a 17,27 milioni di euro, con una contrazione di 7,24 milioni di euro (meno 20%) rispetto all'anno precedente.

Presidi di protesta, non si fermano i manifestanti ad Orcenico. A Pordenone i responsabili spiegano le ragioni

Presidi di protesta, non si fermano i manifestanti ad Orcenico. A Pordenone i responsabili spiegano

FVG - Mentre prosegue a sprazzi in tutt'Italia la protesta "Fermiamo l'Italia", gli esercizi commerciali di Monfalcone spegneranno le luci il 13 dicembre alle 18, per partecipare simbolicamente alle proteste del Comitato 9 dicembre. Lo ha annunciato il presidente dell'Ascom mandamentale, Paolo Bratina.

Anche sulla statale Pontebbana il presidio continua a rallentare il traffico. Nella mattinata del 13 dicembre alcuni studenti hanno dato il cambio ai manifestanti della notte. Tra gli attivisti anche un insospettabile (nella foto Facebook del Coordinamento 9 dicembre di Pordenone).

L'appuntamento con la cittadinanza, per spiegare le ragioni della protesta, è a Pordenone, in piazzetta Cavour, sabato 14 dicembre alle 12. Per il Coordinamento, parleranno Mariano Ferro, Lucio Chiavegato e Franco Paoletti.

Di seguito le foto dei rallentamenti in Pontebbana scattate da Renato Bianchini.

 



Bilancio regionale, poste puntuali vere o presunte? I consiglieri 5 Stelle escono dall'aula

Bilancio regionale, poste puntuali vere o presunte? I consiglieri 5 Stelle escono dall'aula

Trieste - Polemiche sull'articolo 9 della Legge Finanziaria regionale, relativo alla protezione sociale, che è stato poi approvato con un sostanziale insieme di modifiche giovedì 12 dicembre nella serata.

Secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle, le famigerate "poste puntuali", che sembravano essere uscite dalla porta, sono rientrate dalla finestra: la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi ha ribadito non solo il parere assolutamente contrario dei 5 stelle a questa manovra finanziaria, ma anche la decisione di abbandonare l'aula, rinunciando al voto dell'articolo incriminato.

"La nostra apertura di credito era data dall'intenzione, annunciata dalla giunta Serracchiani e dalla maggioranza di centrosinistra, di togliere tutte le poste puntuali e di raggruppare le magre risorse disponibili in pochi e ben definiti capitoli di spesa. Purtroppo - ha notato Elena Bianchi - è bastata una settimana di dibattito sui giornali “et voilà” ci siamo ritrovati tutte le poste puntuali all'interno di un emendamento presentato addirittura dal Consiglio. Questa modo di fare politica, che prende in giro i cittadini, ci trova assolutamente in disaccordo. Per questo, in segno di protesta, abbiamo deciso di uscire dall'Aula".

Alla fine del dibattito l'articolo 9 è stato approvato a maggioranza, dopo che solo l'emendamento presentato dalla maggioranza è stato accolto dall'Aula.

Lo scopo dichiarato delle modifiche in esso contenute è quello di attenuare le riduzioni apportate ad alcuni capitoli.

È in questo contesto che sono stati aggiunti alcuni interventi, come ad esempio i 300.000 euro alle Province per servizi in tema di tutela dell'handicap o i 600.000 per interventi a sostegno dei progetti per la famiglia; o, ancora, i contributi ai Comuni per prestazioni assistenziali a favore di mutilati e invalidi del lavoro e audiolesi; e quelli per un progetto sperimentale riguardante la sindrome di Williams, ai quali si aggiungono i fondi per la sovvenzione annua ai consultori onlus di Trieste, Pordenone e Udine.

Tali ambiti erano stati oggetto anche di emendamenti presentati da esponenti dell'opposizione, che li hanno quindi ritirati.

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