• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Insediata la Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto. Riccardo Illy presidente

Insediata la Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto. Riccardo Illy presidente

Roma - Si è insediata il 23 gennaio a Roma, a palazzo della Stamperia, sede del ministro e del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, la Commissione paritetica per le norme di attuazione dello statuto della Regione Friuli Venezia Giulia.

Le Commissioni sono organi previsti dagli statuti delle cinque Regioni ad autonomia speciale: Friuli Venezia Giulia (art. 65); Sardegna (art. 56); Sicilia (art. 43); Trentino-Alto Adige (art. 107); Valle d'Aosta (art. 48-bis).  

Gli statuti di queste regioni vengono attuati, per le materie e gli ambiti previsti, da norme approvate con la forma di decreto legislativo.

Il procedimento prevede che sullo schema della norma di attuazione dello statuto speciale sia sentita la Commissione paritetica; in seguito al positivo parere della Commissione, lo schema viene sottoposto alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, promulgato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio nell'augurare buon lavoro alla Commissione ha sottolineato la necessità della cooperazione tra Stato e territori: "Questa è la casa del governo e delle autonomie - ha detto Delrio - dove si condivide un impegno per il benessere delle nostre comunità".

La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha rimarcato l'importanza dei lavori della Commissione per dare applicazione allo statuto regionale e, in particolare, "in vista delle riforme nazionali e del titolo V" con riguardo alle Regioni. Sia il ministro, sia la presidente hanno rimarcato "l'autorevolezza dei componenti la Commissione" recentemente rinnovata e di cui fanno parte Riccardo Illy, Elena D'Orlando e Luciano Vandelli, di nomina governativa, Leopoldo Coen, Daniele Galasso e Ivano Strizzoli, di nomina regionale.

La Commissione ha quindi dato avvio ai lavori con l'elezione a presidente di Riccardo Illy. La prima seduta ha continuato quindi i lavori in modo molto operativo, come ha spiegato al termine il neo presidente: "Abbiamo considerato gli argomenti da affrontare e steso un primo indice - spiega Riccardo Illy - abbiamo stabilito di incontrarci almeno con cadenza mensile, fissando già la prossima riunione al 20 di febbraio".

Il ministro Cecile Kyenge attesa domani per l'incontro a Udine

Il ministro Kyenge attesa domani a Udine

 

È tutto pronto per l’arrivo in città della ministra per l’Integrazione, Cecile Kyenge, che domani, sabato 25 gennaio alle 9 nel salone del Parlamento del castello sarà ospite del convegno “Udine Oggi – Prospettive di inclusione in Comune”, organizzato dall’amministrazione comunale di Udine in collaborazione con la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e la Uisp (Unione italiana sport per tutti). Ad aprire l’incontro, alle 9.30, saranno i saluti del sindaco di Udine, Furio Honsell, e della presidente della Regione, Debora Serracchiani, che insieme con le autorità presenti daranno il benvenuto alla ministra Kyenge. Alle 10 inizierà il suo intervento l’assessore ai Diritti e all’inclusione sociale, Antonella Nonino, che parlerà di “Prospettive e strategie di inclusione a partire dagli enti locali”. Seguirà, alle 10.30, la relazione della presidente del comitato regionale Uisp, Elena Debetto, sul tema “Liberi di giocare: dallo sport al diritto di cittadinanza”. Dopo una breve pausa i lavori del convegno proseguiranno con l’intervento del presidente provinciale della Fiaip, Leonardo Piccoli, che traccerà un quadro della situazione abitativa a Udine. L’intervento della ministra Kyenge è in programma alle 11.45, seguito dalla consegna della “Carta di Udine: strumenti locali per strategie nazionali”. In chiusura il pubblico e i referenti delle associazioni che si saranno iscritti agli interventi potranno partecipare al dibattito e porre le proprie domande. Modererà l’incontro il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. “È una grande occasione per condividere con la ministra alcune strategie locali di inclusione – sottolinea l’assessore Nonino –. Abbiamo voluto quest'incontro e promosso la condivisione con le associazioni del territorio consapevoli della sensibilità della ministra. Proprio per le deleghe che gestisco so bene che le inclusioni di cui abbiamo bisogno riguardano innanzitutto le strategie di welfare, i disoccupati, i meno abbienti, gli esodati. E sono altrettanto consapevole che l'assenza di indicazioni precise in questo senso fa solo montare il malcontento, cavalcato da coloro i quali, invece di assumersi responsabilità di governo dei fenomeni, e senza mai portare proposte di welfare, fomentano la guerra tra poveri. Noi invece vogliano confrontarci sui temi dell'inclusione, vogliamo avere forza nel governare l'integrazione dei cittadini stranieri e vogliamo continuare a promuovere i valori della tolleranza e della democrazia, affinché questa società sia veramente in grado di crescere”. Data la capienza complessiva di 150 posti del salone del Parlamento, per motivi di sicurezza e per garantirsi la presenza all’evento è necessario confermare la propria adesione alla segreteria organizzativa del Comune di Udine (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 0432 271569 – fax 0432 271391), indicando nome, cognome e istituto o ente di appartenenza.

Serracchiani, Cuperlo: i mal di pancia del PD questa volta vengono dal Friuli Venezia Giulia

Serracchiani, Cuperlo: i mal di pancia del PD questa volta vengono dal Friuli Venezia Giulia

Trieste - Il Friuli Venezia Giulia è protagonista dei dolori interni del Partito Democratico. Quasi in contemporanea, il triestino Gianni Cuperlo dà le dimissioni dalla presidenza del partito ed altre dimissioni sono richieste: dalla governatrice Debora Serracchiani (area Renzi) a Flavio Zanonato (area Bersani).

Enrico Letta minimizza (per fonti vicine al premier Enrico Letta questo è un "non caso", riferisce l'Ansa). E fonti di area Renzi sostengono che Debora Serracchiani non avrebbe anticipato nulla sulle sue intenzioni.

Intanto Gianni Cuperlo nella sua lettera a Renzi (pubblicata su Facebook) scrive: "Non nutro alcun sentimento di invidia e tanto meno di rancore. Non ne avrei ragione dal momento che la politica, quando vissuta con passione, ti insegna a misurarti con la forza dei processi. E io questo realismo lo considero un segno della maturità".

Tuttavia la tensione all'interno del PD sale e la polemica invade le prime pagine e i dibattiti TV. Ne è una testimonianza anche lo scontro di mercoledì 22 gennaio alla riunione del gruppo, tra l'ex segretario Guglielmo Epifani e Matteo Renzi.

Epifani - secondo quanto viene riferito all'Ansa da diversi partecipanti - sarebbe intervenuto, anche dopo il caso delle dimissioni di Gianni Cuperlo, richiamando la necessità di rispetto reciproco all'interno del partito.

Parole alle quali il segretario avrebbe risposto spiegando di aver imparato il rispetto dai propri genitori e criticando, in un passaggio, anche la scarsa incisività dell'azione del Pd durante la segreteria dell'ex leader Cgil.

Messe così le cose, la possibilità di un'offerta da parte di Renzi all'ex segretario della presidenza del partito - il suo nome era circolato nelle ultime ore insieme a quello del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando o (nel caso non si pescasse nella minoranza) quello di Walter Veltroni - sembrerebbe allontanarsi.

In ogni caso per l'area Cuperlo c'è il tema di che fare nel caso in cui Renzi torni a offrire loro la presidenza. Se i giovani turchi (il cui network "Rifare l'Italia" si riunirà sabato al Nazareno), non sembrano avere pregiudiziali, diverso è il sentimento tra bersaniani e dalemiani.

"Secondo me - dice un esponente dalemiano - a questo punto nessuno dovrebbe accettare la presidenza". "Al momento non ci sono le condizioni per accettare la presidenza", dice un deputato bersaniano.

Giovedì 23 la minoranza dei Democratici torna a riunirsi e c'è anche questo tema sul piatto oltre a quello più caldo della riforma della legge elettorale, su cui all'interno del PD c'è tutt'altro che unanimità di consensi.

Intanto i lavoratori dell'Electrolux e dell'Ideal Standard aspettano soluzioni concrete.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.