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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Serracchiani, Cuperlo: i mal di pancia del PD questa volta vengono dal Friuli Venezia Giulia

Serracchiani, Cuperlo: i mal di pancia del PD questa volta vengono dal Friuli Venezia Giulia

Trieste - Il Friuli Venezia Giulia è protagonista dei dolori interni del Partito Democratico. Quasi in contemporanea, il triestino Gianni Cuperlo dà le dimissioni dalla presidenza del partito ed altre dimissioni sono richieste: dalla governatrice Debora Serracchiani (area Renzi) a Flavio Zanonato (area Bersani).

Enrico Letta minimizza (per fonti vicine al premier Enrico Letta questo è un "non caso", riferisce l'Ansa). E fonti di area Renzi sostengono che Debora Serracchiani non avrebbe anticipato nulla sulle sue intenzioni.

Intanto Gianni Cuperlo nella sua lettera a Renzi (pubblicata su Facebook) scrive: "Non nutro alcun sentimento di invidia e tanto meno di rancore. Non ne avrei ragione dal momento che la politica, quando vissuta con passione, ti insegna a misurarti con la forza dei processi. E io questo realismo lo considero un segno della maturità".

Tuttavia la tensione all'interno del PD sale e la polemica invade le prime pagine e i dibattiti TV. Ne è una testimonianza anche lo scontro di mercoledì 22 gennaio alla riunione del gruppo, tra l'ex segretario Guglielmo Epifani e Matteo Renzi.

Epifani - secondo quanto viene riferito all'Ansa da diversi partecipanti - sarebbe intervenuto, anche dopo il caso delle dimissioni di Gianni Cuperlo, richiamando la necessità di rispetto reciproco all'interno del partito.

Parole alle quali il segretario avrebbe risposto spiegando di aver imparato il rispetto dai propri genitori e criticando, in un passaggio, anche la scarsa incisività dell'azione del Pd durante la segreteria dell'ex leader Cgil.

Messe così le cose, la possibilità di un'offerta da parte di Renzi all'ex segretario della presidenza del partito - il suo nome era circolato nelle ultime ore insieme a quello del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando o (nel caso non si pescasse nella minoranza) quello di Walter Veltroni - sembrerebbe allontanarsi.

In ogni caso per l'area Cuperlo c'è il tema di che fare nel caso in cui Renzi torni a offrire loro la presidenza. Se i giovani turchi (il cui network "Rifare l'Italia" si riunirà sabato al Nazareno), non sembrano avere pregiudiziali, diverso è il sentimento tra bersaniani e dalemiani.

"Secondo me - dice un esponente dalemiano - a questo punto nessuno dovrebbe accettare la presidenza". "Al momento non ci sono le condizioni per accettare la presidenza", dice un deputato bersaniano.

Giovedì 23 la minoranza dei Democratici torna a riunirsi e c'è anche questo tema sul piatto oltre a quello più caldo della riforma della legge elettorale, su cui all'interno del PD c'è tutt'altro che unanimità di consensi.

Intanto i lavoratori dell'Electrolux e dell'Ideal Standard aspettano soluzioni concrete.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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