Politica
Verso le elezioni europee, gli equilibri della politica commerciale comune
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- Pubblicato Lunedì, 24 Febbraio 2014 14:16
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Nona puntata di un viaggio in 10 tappe alla scoperta dell'Unione europea - Un'iniziativa del Centro Europe Direct Euro PN della Provincia di Pordenone
SCEGLI TU L'EUROPA - Questa è la nona di 10 puntate dedicate all'Unione europea. Un viaggio intitolato “Elezioni del Parlamento europeo 2014. Questa volta è diverso: scegli Tu l’Europa che ti piace!” Il Parlamento europeo, voce della sovranità popolare, conta infatti di più. Il Trattato di Lisbona, dal primo dicembre 2009, gli ha conferito il potere di codecisione nell'adozione delle leggi europee. Un cambiamento fondamentale se pensiamo che il 70% delle leggi italiane, che condizionano la vita di ciascuno di noi, deriva dal recepimento di norme europee. Ecco perchè è importante partecipare al voto per disegnare noi stessi l'Europa che vogliamo. L'iniziativa è realizzata dal Centro informazioni Europe Direct e Eurodesk “EuroPN” (vedi anche la pagina Facebook) del Servizio Turismo e Politiche europee della Provincia di Pordenone, con il cofinanziamento della Rappresentanza della Commissione europea e dalla Provincia di Pordenone. Cinque le tematiche in cui si articoleranno gli articoli: economia, soldi, lavoro, l’Europa nel mondo, qualità della vita.
LA NONA PUNTATA - Nella nona puntata, l’attenzione è rivolta alla politica commerciale comune e al ruolo che il Parlamento europeo ricopre in questo settore. Vediamo infine, con quali Paesi l’UE intrattiene rapporti commerciali.
POLITICA COMMERCIALE COMUNE, UN AUTENTICO PILASTRO – Abbiamo visto nelle puntate precedenti come l’UE difende i diritti umani e promuove i valori democratici oltre i propri confini, anche attraverso i programmi di aiuto umanitario in tutto il mondo. In questa puntata prendiamo in considerazione la politica commerciale comune dell’Unione europea. Perché è così importante? L'Unione europea è il più grande mercato unico del mondo: i consumatori e gli investitori, europei e internazionali, usufruiscono dei numerosi vantaggi offerti da un sistema semplificato e regole uniformi, in un'area in cui persone, beni, servizi e denaro possono circolare liberamente. Poiché il Trattato di Lisbona dota l’Unione di personalità giuridica, la politica commerciale comune è un settore di competenza esclusiva - per cui soltanto l'UE può legiferare su questioni commerciali e concludere accordi internazionali. Vediamo meglio quali sono i poteri del Parlamento in questa materia. Il Trattato prevede che il consenso dei deputati sia vincolante nella sottoscrizione di accordi commerciali e di partenariato dell'UE con Paesi o regioni extra UE: ciò significa che deve esserci l’approvazione del Parlamento affinché l’accordo entri in vigore. Dal 2009, il Parlamento lavora per assicurare che gli accordi commerciali dell'UE comprendano una maggiore protezione dell'ambiente e dei diritti umani e sociali rispetto al passato. Il PE ha utilizzato le proprie prerogative per imporre condizioni nei negoziati affinché fossero rispettati i valori fondamentali dell'UE, chiedendo la rinegoziazione di accordi e facendo approvare clausole di salvaguardia per assicurare un trattamento equo all'industria europea. Quali sono gli scopi della politica commerciale europea? In primo luogo è volta a rafforzare la competitività dell'Unione. Essa intende favorire il consolidamento delle relazioni economiche strategiche e la difesa degli interessi europei nel mondo. Allo stesso tempo, contribuisce agli obiettivi della strategia Europa 2020 che possono essere raggiunti grazie al rafforzamento delle relazioni commerciali dell'UE con i suoi partner strategici: diffusione dell'innovazione grazie all'eliminazione degli ostacoli agli scambi internazionali di beni, servizi e investimenti; utilizzo efficiente delle risorse naturali e tutela dell'ambiente; collaborazione con i Paesi in via di sviluppo per quanto riguarda la lotta contro la povertà, la difesa dei diritti umani e la buona governance.
USA E RUSSIA, I PARTNER CHIAVE – Quali sono i partner commerciali più importanti? L'UE è impegnata in una collaborazione efficiente ed equilibrata con gli USA, il principale partner commerciale. Nel 2007 è stato istituito il Consiglio economico transatlantico, un organismo politico responsabile del potenziamento delle relazioni economiche tra UE e USA, i quali hanno anche elaborato un piano per una più stretta collaborazione in materia di gestione delle crisi e prevenzione dei conflitti, lotta al cambiamento climatico e miglioramento del sistema bancario a seguito della crisi finanziaria. Importante anche il rapporto con la Russia: con questo Paese, l’UE sta lavorando a un nuovo accordo per rafforzare la cooperazione su tutti i fronti, in particolare su quello energetico. Inoltre, l'UE negozia accordi di libero scambio in diversi settori (istruzione, ambiente, criminalità e diritti umani) con un gran numero di altri Paesi e regioni: con Stati dell’Est europeo, del Nord Africa e Vicino Oriente, ma anche con Giappone, India e alcune regioni dell’Asia e dell’America Latina. Ecco due casi concreti di come l’UE agisce nelle relazioni commerciali. Nell’accordo di libero scambio con la Corea del Sud, ad esempio, è prevista una clausola che tutela gli interessi dei costruttori di autovetture europei; con gli USA, invece, sono stati rinegoziati gli accordi sull'accesso ai dati bancari e sui dati dei passeggeri aerei per tracciare i finanziamenti ai terroristi e per garantire l'inclusione di adeguati controlli sulla privacy personale e sulle libertà civili.
Elezioni: in Fvg "election day" con le europee
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- Pubblicato Venerdì, 21 Febbraio 2014 20:17
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Trieste - Le elezioni amministrative 2014 in Friuli Venezia Giulia, che riguarderanno il rinnovo di 129 organi comunali, tra i quali Porcia e Sacile (Pordenone) oltre i 15 mila abitanti, si svolgeranno domenica 25 maggio, con apertura dei seggi dalle ore 7.00 alle 23.00, in contemporanea con le elezioni europee.
Verrà applicata la nuova disciplina del sistema e del procedimento elettorale contenuta nella recente legge regionale 19/2013.
Verso le elezioni europee, aiuti umanitari e difesa dei diritti
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- Pubblicato Lunedì, 17 Febbraio 2014 11:44
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Ottava puntata di un viaggio in 10 tappe alla scoperta dell'Unione europea. Un'iniziativa del Centro Europe Direct Euro PN della Provincia di Pordenone
SCEGLI TU L'EUROPA - Questa è la ottava di 10 puntate dedicate all'Unione europea. Un viaggio intitolato “Elezioni del Parlamento europeo 2014. Questa volta è diverso: scegli Tu l’Europa che ti piace!” Il Parlamento europeo, voce della sovranità popolare, conta infatti di più. Il Trattato di Lisbona, dal primo dicembre 2009, gli ha conferito il potere di codecisione nell'adozione delle leggi europee. Un cambiamento fondamentale se pensiamo che il 70% delle leggi italiane, che condizionano la vita di ciascuno di noi, deriva dal recepimento di norme europee. Ecco perchè è importante partecipare al voto per disegnare noi stessi l'Europa che vogliamo. L'iniziativa è realizzata dal Centro informazioni Europe Direct e Eurodesk “EuroPN” (vedi anche la pagina Facebook) del Servizio Turismo e Politiche europee della Provincia di Pordenone, con il cofinanziamento della Rappresentanza della Commissione europea e dalla Provincia di Pordenone. Cinque le tematiche in cui si articoleranno gli articoli: economia, soldi, lavoro, l’Europa nel mondo, qualità della vita.
L’OTTAVA PUNTATA – Nell’ottava puntata, il focus è incentrato sull’impegno dell’Unione europea negli aiuti umanitari e nella politica di sviluppo. Inoltre, vedremo come il Parlamento europeo agisce per la promozione e la difesa dei diritti umani nel mondo.
AIUTI UMANITARI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - L'Unione europea è il principale donatore di aiuti umanitari nel mondo, erogati sotto forma di finanziamenti e fornitura di beni e servizi per contribuire a far fronte alle situazioni d'emergenza - crisi strutturali, catastrofi naturali o provocate dall'uomo - che colpiscono gravemente le popolazioni al di fuori dell'Unione. Come agisce in concreto l’UE? L'azione dell'Unione si fonda sui principi fondamentali di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza e si realizza attraverso l'aiuto di emergenza, l'aiuto alimentare e l'aiuto ai profughi e agli sfollati. Accanto a questi interventi, l’UE realizza azioni di prevenzione delle calamità e di azioni di ricostruzione. Gli interventi umanitari vengono svolti anche in collaborazione con agenzie ONU, ONG , Croce rossa, Mezzaluna rossa e possono prevedere l’intervento di mezzi militari e della protezione civile. Anche in materia di aiuti allo sviluppo l'Unione europea è il principale attore a livello mondiale. La politica di sviluppo, tuttavia, non comporta solo fornitura di acqua potabile o di infrastrutture, l'Unione apre anche i propri mercati alle esportazioni provenienti dai Paesi poveri e incoraggia questi ultimi ad aumentare gli scambi tra di loro. L’obiettivo principale, infatti, è la progressiva riduzione della povertà. Ricordiamo che, nel 2012, all'Unione europea è stato assegnato il premio Nobel per la pace per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. L'UE ha deciso di devolvere la somma di denaro ricevuta in progetti di sostegno all’istruzione a favore di bambini che vivono in zone di conflitto.
LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI – L'Unione europea promuove il rispetto della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani sia all’interno del proprio territorio che all’esterno. Il rispetto dei diritti umani, come previsto dalla Carta dei Diritti fondamentali, è un requisito fondamentale sia per gli Stati UE che per i Paesi che intendono diventare membri dell’Unione; la stessa cosa vale anche per i Paesi che intrattengono rapporti commerciali o di collaborazione con l’UE. Il Parlamento europeo svolge un ruolo fondamentale nella difesa dei diritti umani: innanzitutto, in virtù delle sue competenze legislative, il Parlamento può bloccare la conclusione di accordi con Paesi terzi qualora sussistano gravi violazioni dei diritti umani e dei principi democratici. Ogni giovedì, inoltre, discute sui casi di violazione dei diritti nel mondo. In alcuni casi, le risoluzioni approvate hanno indotto governi a riconsiderare il loro operato, anche riguardo all'imposizione della pena di morte. I deputati partecipano regolarmente alle missioni di osservazione elettorale per garantire lo svolgimento di elezioni libere ed eque nei paesi extra UE: nel corso degli ultimi dieci anni le delegazioni parlamentari hanno monitorato oltre 100 elezioni in Africa, Asia e America centro-meridionale. Sostiene le democrazie nuove ed emergenti, realizzando attività di supporto e assistenza ai parlamentari appena eletti e al relativo staff al fine di contribuire alla diffusione dei valori democratici. Infine, da oltre 25 anni, il Parlamento europeo conferisce il Premio Sacharov per la libertà di pensiero a persone o organizzazioni che combattono per i diritti umani e le libertà fondamentali.
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