EURES, CERCARE LAVORO IN EUROPA – Mai preso in considerazione l'opzione di andare all'estero per trovare lavoro? E' una scelta intrapresa da un numero sempre più elevato di cittadini dell'Unione. Circa
7,5 milioni di europei si sono già trasferiti a lavorare in un altro Stato. Anche perché chi è disposto a trasferirsi ha maggiori possibilità di trovare lavoro. Nel mercato europeo, infatti, ci sono circa
1,7 milioni di posti di lavoro vacanti. Un paradosso, visto che la disoccupazione, specie giovanile, è ai massimi storici. Certo, una scelta difficile quella di trasferirsi, ma che i giovani (che sanno le lingue) oggi affrontano più serenamente, complice anche la creazione di numerosi programmi per l’apprendimento permanente. L'Unione europea infatti aiuta chi cerca impiego all'estero. Come? Con
Eures, la rete di cooperazione che collega la Commissione europea e i servizi pubblici per l'impiego. Istituita nel 1993, favorisce l’incrocio di domanda/offerta di lavoro nei 28 Paesi membri, a cui si aggiungono quelli in partenariato per un totale di
32 Paesi. Eures dispone di una rete di
850 consulenti che mettono in contatto datori di lavoro e candidati fornendo gratuitamente informazioni, consulenza e agevolando il collocamento in tutta Europa. Eures si basa su un
portale internet anch'esso gratuito, che permette di accedere a oltre
1,4 milioni di offerte di lavoro e
1,1 milioni di curricula. Ogni anno Eures realizza
150 mila collocamenti, di cui 50 mila attraverso i consulenti e 100 mila tramite il portale. Recentemente, peraltro, la Commissione ha annunciato che Eures verrà rafforzato, ampliando le possibilità per chi cerca occupazione ed è disposto a trasferirsi all'estero. Al momento, infatti, Eures funziona per lo più su base volontaristica: non c'è nessun obbligo per gli Stati di far conoscere i propri posti vacanti. Con le nuove regole, invece, ci sarà una cooperazione molto più strutturata tra uffici di collocamento nazionali e Commissione UE.
I CONSULENTI EURES IN FVG – Anche in Friuli Venezia Giulia operano i consulenti Eures. Svolgono la loro attività presso enti o amministrazioni pubbliche. Contattarli è facile. A Pordenone la consulente Eures è Stefania Garofalo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.+39 0434 231506); a Udine, Ingrid Avanzolini (+39 0432 26309/516743 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); a Gorizia, Ilaria Sicilia (+39 0481 52 05 04 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); a Trieste i consulenti sono due: Michele Berti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 040 367800) e Monica Ukmar (+39 040 662 003 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
ERASMUS+, NON SOLO STUDIO ALL'ESTERO – Erasmus è probabilmente il miglior spot per l'Unione europea e il veicolo più forte di promozione e formazione della cittadinanza comune. Come noto, il programma mira a migliorare le competenze e l'occupabilità, nonché la modernizzazione dell'istruzione, formazione e lavoro giovanile. Per il periodo 2014-2020 il Parlamento europeo ha rivoluzionato e potenziato l'Erasmus trasformandolo in
Erasmus+ . Stanziati
14,77 miliardi, pari al 40% di risorse aggiuntive rispetto agli anni scorsi. Un potenziamento che permetterà a oltre 4 milioni di persone, nei prossimi sette anni, di studiare, vivere e formarsi in un altro Paese. Ma le novità non riguardano solo gli accresciuti finanziamenti. In
Erasmus+ sono stati riuniti in un’unica struttura tutti i precedenti programmi di mobilità e cooperazione (Leonardo Da Vinci per i tirocini, Erasmus per gli studenti universitari, Grundtvig per l’apprendimento degli adulti, Comenius per le scuole superiori, Gioventù in Azione) e sono comprese anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. Tra le novità i
prestiti agevolati per studenti che intendono studiare o fare esperienza all'estero per uno e due anni. Anche gli insegnanti e il personale scolastico, inoltre, potranno fare formazione in altri Paesi. Ma obiettivo di Erasmus+ non è solo lo scambio interculturale. Il fine ultimo è combattere la disoccupazione. Parte dei finanziamenti sono infatti indirizzati a creare
reti tra scuola, formazione e realtà lavorative. Ma come accedere al programma? In questa fase Erasmus+ è aperto alle domande di finanziamento da parte delle organizzazioni che operano nel campo dell'istruzione, formazione, giovani e dello sport. Potete trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale di Erasmus+ e dell’
EACEA, l’Agenzia esecutiva del programma (in inglese), sui siti delle Agenzie nazionali
ANG,
INDIRE e
ISFOL e presso l'Agenzia locale della rete
Eurodesk (
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">politiche.europee@provincia.pordenone.it)".