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VERSO LE ELEZIONI EUROPEE - Le istituzioni Ue e gli obiettivi economici
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 04 Gennaio 2014 15:45
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Un'iniziativa del Centro Europe Direct Euro PN della Provincia di Pordenone. Seconda puntata di un viaggio in 10 tappe alla scoperta dell'Unione europea
SCEGLI TU L'EUROPA - Questa è la seconda di 10 puntate dedicate all'Unione europea. Un viaggio intitolato “Elezioni del Parlamento europeo 2014. Questa volta è diverso: scegli Tu l’Europa che ti piace!” Il Parlamento europeo, voce della sovranità popolare, conta infatti di più.
Il Trattato di Lisbona, dal primo dicembre 2009, gli ha conferito il potere di codecisione nell'adozione delle leggi europee. Un cambiamento fondamentale se pensiamo che il 70% delle leggi italiane, che condizionano la vita di ciascuno di noi, deriva dal recepimento di norme europee.
Ecco perchè è importante partecipare al voto per disegnare noi stessi l'Europa che vogliamo. L'iniziativa è realizzata dal Centro informazioni Europe Direct e Eurodesk “EuroPN” (vedi anche la pagina Facebook) del Servizio Turismo e Politiche europee della Provincia di Pordenone, con il cofinanziamento della Rappresentanza della Commissione europea e dalla Provincia di Pordenone. Cinque le tematiche in cui si articoleranno gli articoli: economia, soldi, lavoro, l’Europa nel mondo, qualità della vita.
LA SECONDA PUNTATA - Nella prima puntata abbiamo visto cos'è Europa 2020, la strategia che si è data l'Europa per puntare alla crescita e allo sviluppo. Nella seconda puntata analizziamo sinteticamente il ruolo delle istituzioni europee, e il loro coordinamento con gli Stati membri, per raggiungere questi obiettivi legati all'economia e non solo.
Un'analisi utile anche per votare con maggiore consapevolezza alle elezioni di maggio 2014 per il rinnovo del Parlamento europeo.
ISTITUZIONI UE PER EUROPA 2020 – Quali compiti hanno le varie istituzioni dell’Unione Europea?
Il Consiglio europeo è chiamato ad avere una visione generale delle politiche europee e dell'interdipendenza tra l'Ue e gli stati membri. Indirizza la strategia nel vertice di primavera. Il Consiglio dell'UE (ministri) ha compiti, soprattutto, di verifica e di analisi tra pari. Nel suo ambito i ministri nazionali responsabili dei rispettivi settori politici discutono dell'attuazione del programma nazionale di riforma nel settore di competenza. La Commissione europea controlla ogni anno la situazione, dopo aver esaminato diversi indicatori, elaborati da Eurostat, che evidenziano i progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi per il 2020, producendo un'analisi annuale della crescita. Il Parlamento europeo svolge un ruolo importante per la strategia sia come colegislatore sia come canale per mobilitare i cittadini e i parlamenti nazionali. Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) organizza la partecipazione delle parti sociali e della società civile dei singoli Paesi all’attuazione della strategia Europa 2020. Il Comitato delle regioni (CdR) offre un sostegno politico all'attuazione della strategia di coesione territoriale, coinvolgendo le amministrazioni locali e regionali. La Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti svolgono, infine, un ruolo centrale nella messa a punto di nuovi strumenti di finanziamento per rispondere alle esigenze delle imprese.
IL SEMESTRE EUROPEO - Tutti gli Stati membri sono impegnati a realizzare gli obiettivi di Europa 2020 e ognuno deve produrre l'impatto voluto sulla crescita. È per questo che la Commissione europea ha istituito un coordinamento delle politiche economiche chiamato "semestre europeo". Ogni anno analizza i programmi di riforme di ciascun Paese dell'UE e rivolge delle raccomandazioni per i successivi 12-18 mesi. Una volta adottata l’analisi annuale della crescita, tra marzo e la fine di giugno, vengono definiti gli orientamenti dell'UE per le politiche nazionali e presentati i piani per il risanamento delle finanze pubbliche. La Commissione rivolge a ciascun Paese alcune raccomandazioni e a quelli che non adempiono nei tempi stabiliti possono essere rivolti avvertimenti che fanno scattare un sistema di sanzioni.