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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

21 marzo Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

21 marzo Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Trieste - Il 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata e promossa dall'Associazione Libera. Quest'anno ricorre il 20° anniversario dell'istituzione della Giornata.

Il 21 marzo è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto di impegno e di azione di pace.

In tutte le maggiori città italiane, Libera organizza una sobria ma significativa cerimonia invitando i rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni, gruppi, realtà locali, scuole, cittadini: la lettura pubblica degli oltre 800 nomi conosciuti delle vittime innocenti delle mafie.

Un modo semplice e profondo per ricordare quanti tra magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, sindacalisti, politici, sacerdoti, ma anche semplici cittadini – donne, uomini, bambini - hanno perso la vita per mano della violenza mafiosa.  

In programma appuntamenti in oltre 2000 luoghi: scuole, fabbriche carceri, parrocchie.

L'associazione guidata da don Luigi Ciotti ha scelto Messina come "capitale" di questa giornata. "Abbiamo voluto chiamare questo momento 'ponti di memoria e luoghi di impegno' - ha detto don Ciotti - perché per la prima volta a Messina e in altri 20mila luoghi in contemporanea in Italia il popolo di Libera è sceso in piazza. Il nostro paese ha bisogno di ponti che allargano le coscienze e traghettano le speranze".

Rispondendo a una domanda sui fondi dello Stato per i familiari delle vittime di mafia, tema al centro di polemiche in questi giorni, Ciotti ha detto che "i fondi ci sono, ma bisogna accorciare i tempi e non penalizzare i bisogni e le necessità concrete di chi è vittima di mafia".

Sulla questione dei beni confiscati, don Ciotti ha ricordato che "nel 1996 abbiamo raccolto un milione di firme per chiedere la confisca e l'uso sociale di questi beni. Dei passi avanti si sono fatti. Il problema ancora una volta è l'accelerazione e le priorità che il parlamento deve dare per permettere più chiarezza, più velocità e più trasparenza. C'è una grande riforma da fare in Italia, quella della nostra coscienza".

Anche nella nostra regione (a Trieste, Udine, Gorizia, S. Vito al Tagliamento, Venzone) con il Patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, sono organizzati momenti di celebrazione e ricordo.

A Trieste la manifestazione della lettura dei nomi delle vittime di mafia, patrocinata dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune, si svolgerà oggi alle 17.30, sotto i Portici del Municipio, alla presenza delle massime autorità locali.

In serata, nella sede del Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” (via Valdirivo 30, ore 20.30) altri due momenti di riflessione: presentando l’iniziativa “Bici Libera Tutti”, verrà ricordata la figura di Danilo Dolci, antesignano dell’antimafia in Sicilia. Alle 21, a cura del Presidio universitario di Libera “A. Vassallo”, verrà proiettato il film “Lea. Il coraggio di opporsi” di Marco Tullio Giordana che narra la vicenda della testimone di giustizia Lea Garofalo.

In memoria delle vittime della Grande Guerra: in un sito le notizie sui caduti sepolti nei Sacrari

In memoria delle vittime della Grande Guerra: in un sito le notizie sui caduti sepolti nei Sacrari

Gorizia - Conservare la memoria e raccogliere testimonianze sugli oltre settantamila caduti della Grande Guerra che riposano nei Sacrari di Redipuglia, Oslavia e Caporetto (oggi Kobarid, Slovenia) ed eventualmente acquisire informazioni in merito alle tante vicende non ancora chiare ed ai tanti ignoti che vi sono sepolti: questo lo scopo del progetto cadutigrandeguerra.net

Il sito internet cadutigrandeguerra.net è on line dal 18 marzo, frutto di un progetto della Provincia di Gorizia e della Direzione Sacrario Militare di Redipuglia e finanziato dall'Unione delle Province del FVG.

Ad occuparsi della realizzazione e della fase di ricerca è stato l'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia.

"Cadutigrandeguerra.net - si legge nel sito - è un progetto nato per la conservazione mediante digitalizzazione degli elenchi storici delle persone sepolte nei Sacrari Militari di Redipuglia, Oslavia e Caporetto/Kobarid".

"Attraverso questo sito è possibile consultare gli elenchi acquisendo l'esatto luogo di sepoltura di ogni singolo caduto ed altre informazioni come il reparto di servizio ed il luogo di prima sepoltura".

Un modo per favorire le ricerche e per ricordare l'enorme tragedia della guerra onorando il ricordo delle sue vittime.

Sul sito sono inoltre disponibili informazioni sulla storia dei tre Sacrari e sulle modalità ed orari di visita.

Sappada in Friuli Venezia Giulia: stop dei capigruppo di maggioranza alla discussione in aula

Sappada in Friuli Venezia Giulia: stop dei capigruppo di maggioranza alla discussione in aula
Udine - Le reazioni non sono mancate al rinvio della trattazione del disegno di legge relativo al passaggio del comune di Sappada (Bl) dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. 
 
Ancora nel 2008 la cittadinanza di Sappada, con un referendum, aveva manifestato la propria intenzione di entrare a far parte della Provincia di Udine con una maggioranza pari al 95% dei voti espressi.
 
La proposta di legge "Distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia" era stata presentata nel 2013 dalla senatrice Raffaella Bellot (gruppo misto).
 
Dopo che il via libera al distacco era stato votato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nel 2010 e dal Consiglio regionale del Veneto nel 2012, lo scorso febbraio il passaggio era stato approvato, sulla scia di analoga decisione della Commissione Bilancio, anche dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
 
La conferenza dei capigruppo, riunitasi mercoledì 16 marzo, ha però accolto l'invito al rinvio, proposto dal Governo.
 
Per l'on. Bellot "con la decisione di abbandonare il progetto di legge il Governo, la Provincia di Belluno, gli autonomisti solo a parole della Lega hanno detto a chiare lettere ai cittadini: del vostro voto non ci interessa un bel nulla".
 
"Io credo che debba essere rispettata la volontà dei cittadini, che sono stati molto chiari e si sono espressi liberamente". Così la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
 
"Sono tanti, tra l'altro, i Comuni del Bellunese che hanno già fatto i referendum e si sono espressi nello stesso modo", ha rilevato Serracchiani. 
 
"A questo punto - ha aggiunto la presidente - mi chiedo se non sia importante per me invitare l'intero Bellunese a congiungersi sotto la Specialità del Friuli Venezia Giulia per mettere insieme il patrimonio straordinario che abbiamo, la nostra montagna e i parchi delle Dolomiti, visto che parliamo di gente che ha lo stesso comune sentire".
 
Il governatore del Veneto Luca Zaia non ha fatto mistero di "tifare" per la permanenza di Sappada nel Veneto: "pur essendo un inguaribile autonomista e sostenitore dell'autodeterminazione, perché sarebbe bello che anche i sappadini partecipassero alla partita per l'autonomia del Veneto".
 
Da parte loro i senatori del Partito Democratico hanno motivato il rinvio con l'esigenza di un ulteriore approfondimento. "Ritengo - ha detto l'on. Laura Fasiolo - che sia necessario un approfondimento proprio per non deludere le aspettative della gente che da tempo aspetta il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. Il rinvio è stato una misura di cautela e di prudenza necessaria per trovare i giusti consensi, perché la volontà popolare che è stata espressa con il referendum va assolutamente rispettata". 
 
 

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