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Categoria: Politica e società
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Pubblicato Giovedì, 17 Marzo 2016 21:49
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Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Le reazioni non sono mancate al rinvio della trattazione del disegno di legge relativo al passaggio del comune di Sappada (Bl) dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.
Ancora nel 2008 la cittadinanza di Sappada, con un referendum, aveva manifestato la propria intenzione di entrare a far parte della Provincia di Udine con una maggioranza pari al 95% dei voti espressi.
La proposta di legge "Distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia" era stata presentata nel 2013 dalla senatrice Raffaella Bellot (gruppo misto).
Dopo che il via libera al distacco era stato votato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nel 2010 e dal Consiglio regionale del Veneto nel 2012, lo scorso febbraio il passaggio era stato approvato, sulla scia di analoga decisione della Commissione Bilancio, anche dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
La conferenza dei capigruppo, riunitasi mercoledì 16 marzo, ha però accolto l'invito al rinvio, proposto dal Governo.
Per l'on. Bellot "con la decisione di abbandonare il progetto di legge il Governo, la Provincia di Belluno, gli autonomisti solo a parole della Lega hanno detto a chiare lettere ai cittadini: del vostro voto non ci interessa un bel nulla".
"Io credo che debba essere rispettata la volontà dei cittadini, che sono stati molto chiari e si sono espressi liberamente". Così la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
"Sono tanti, tra l'altro, i Comuni del Bellunese che hanno già fatto i referendum e si sono espressi nello stesso modo", ha rilevato Serracchiani.
"A questo punto - ha aggiunto la presidente - mi chiedo se non sia importante per me invitare l'intero Bellunese a congiungersi sotto la Specialità del Friuli Venezia Giulia per mettere insieme il patrimonio straordinario che abbiamo, la nostra montagna e i parchi delle Dolomiti, visto che parliamo di gente che ha lo stesso comune sentire".
Il governatore del Veneto Luca Zaia non ha fatto mistero di "tifare" per la permanenza di Sappada nel Veneto: "pur essendo un inguaribile autonomista e sostenitore dell'autodeterminazione, perché sarebbe bello che anche i sappadini partecipassero alla partita per l'autonomia del Veneto".
Da parte loro i senatori del Partito Democratico hanno motivato il rinvio con l'esigenza di un ulteriore approfondimento. "Ritengo - ha detto l'on. Laura Fasiolo - che sia necessario un approfondimento proprio per non deludere le aspettative della gente che da tempo aspetta il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. Il rinvio è stato una misura di cautela e di prudenza necessaria per trovare i giusti consensi, perché la volontà popolare che è stata espressa con il referendum va assolutamente rispettata".