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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Il 15 aprile termine ultimo per il passaggio dalle Province alle Unioni Territoriali Intercomunali

Il 15 aprile termine ultimo per il passaggio dalle Province alle Unioni Territoriali Intercomunali

Udine - "Il termine per la costituzione delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) è già stato prorogato dal 31 ottobre 2015 al 15 aprile 2016 e ulteriori rinvii dei tempi non farebbero bene alla Riforma. Sono consapevole che ogni qualvolta si approssima una scadenza e, come in questo caso si tratta di un cambiamento particolarmente sfidante, c'è un comprensibile timore di non essere all'altezza del compito e scatta la richiesta di una proroga. Ma se di proroga in proroga si dovesse procrastinare l'avvio fino al momento della scadenza del mandato, non attueremo mai questa Riforma, che da tutti i capigruppo è stata considerata impellente e necessaria".

Lo ha ribadito l'assessore regionale alle Autonomie locali e al Coordinamento delle Riforme del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin rispondendo a una delle due principali richieste avanzate dai capigruppo di tutte le forze politiche in Consiglio regionale che sono stati convocati oggi, assieme ai presidenti di ANCI e UNCEM del FVG, nella sede della Regione a Udine per una riunione propedeutica all'attivazione di un Tavolo politico che ponga le "premesse per l'avvio di una Riforma condivisa" (ddlr 136 "Norme di riordino delle funzioni delle Province in materia di Vigilanza ambientale, forestale, ittica e venatoria, di Ambiente, di Caccia e Pesca e di Protezione civile, nonché di modifica di altre norme in materia di Autonomie locali e di Soggetti aggregatori della domanda").

Le parti torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni anche con le delegazioni che ANCI e UNCEM del FVG oggi hanno preannunciato.

"Sono disponibile ad affrontare puntualmente alcune questioni, non a sottoporre la Riforma a una revisione complessiva. Solo così sarà possibile capire se vi è questa disponibilità collettiva a trovare una mediazione o se le richieste avanzate sono solo tese a un rinvio strumentale".

Il riferimento è ovviamente ai ricorsi pendenti, per la cui discussione il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha fissato la data del 23 marzo. "Siamo in una fase delicata, che definirei di potenziale transazione, in cui ognuno è tenuto a fare un passo indietro. Se vi sarà questo passo indietro da parte di tutti sono disponibile a ragionare nel merito delle questioni sollevate. Finora, però, ho sentito solo chiedere alla Regione di fare questo primo passo".

Fatto salvo questo principio, anche sulla seconda richiesta, modulata oggi in forme e intensità differenti a seconda del gruppo politico, ma su cui tutti convergono, ovvero l'eliminazione del fondo di perequazione, Panontin ha fatto aperture di metodo. "C'è l'ampia disponibilità a riconsiderare meccanismi e criteri di accompagnamento finanziario al trasferimento delle funzioni. Non può esserci però una totale cancellazione di queste modalità", ha chiarito Panontin.

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