Economia
Alta capacità, l'Ascom “benedice” il tracciato alto verso Pordenone
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- Pubblicato Lunedì, 16 Dicembre 2013 14:22
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Una proposta sensata, che darebbe maggior impulso al comparto manifatturiero del Friuli Occidentale, andando incontro agli investimenti compiuti da Interporto per la stazione elementare. Ma, al contempo, un risparmio di costi non indifferente che, in un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando ora, non è cosa di poco conto.
Apprezza e condivide il presidente dell'Ascom Confcommercio di Pordenone Alberto Marchiori la proposta avanzata dall'eurodeputato Antonio Cancian durante il convegno “Focus on logistic” organizzato da Interporto Centro Ingrosso della Destra Tagliamento qualche giorno fa a Ronchi dei Legionari.
In quell'occasione il parlamentare del Nordest ha motivato l'inutilità, ora e in futuro, della quadruplicazione delle linee dedicate all'alta velocità e alta capacità, poiché si potrebbero utilizzare – rafforzandole e adeguandole ai parametri richiesti dall'Europa – quelle esistenti.
Ma, ed è questo il passaggio sul quale il presidente focalizza la sua attenzione, è lo spostamento dell'alta capacità riguardante il traffico merci lungo la direttrice Treviso-Pordenone-Udine, ciò che convince in modo particolare Marchiori.
“Da una indagine compiuta da Interporto – spiega il massimo rappresentante dell'Ascom provinciale – emerge in modo evidente come molte realtà produttive del Friuli Occidentale vedano di buon occhio il potenziamento della movimentazione merci su rotaia, prospettando di delegare questa funzione - compiuta fino ad ora al proprio interno - a favore di Interporto. Ciò consentirebbe di fare massa critica e quindi ridurre in modo considerevole i costi di trasporto via treno ora sostenuto dalle singole aziende. In un comparto fortemente manifatturiero qual è quello della provincia di Pordenone, tagliare i costi legati alla logistica significa ad esempio incidere in modo positivo sui prezzi, tornando quindi ad essere competitivi".
"Se è vero che ci sono altri colli di bottiglia come il cuneo fiscale e il costo dell'energia, incominciare a limare partendo dal trasporto, ci consente di intraprendere una giusta strada. Guardiamo ad esempio a due grandi aziende pordenonesi che ora sono nell'occhio del ciclone ossia Electrolux e Ideal Standard. Se la logistica - gestita nel primo caso in proprio e nella seconda a Brescia - verrà concentrata nel nostro Interporto, potremmo dire che i benefici saranno immediati. Stesso discorso vale anche per il comparto del mobile. Tutto ciò ha un senso ancora maggiore e trova piena rispondenza nella proposta avanzata dall'eurodeputato, se proprio per Pordenone passerà l'alta capacità, facendo diventare il nostro capoluogo di provincia uno dei nodi cruciali della rete. Questa scelta non taglierebbe fuori Cervignano e Trieste: grazie alla bretella di Udine, il traffico si innesterebbe sul corridoio Adriatico Baltico proseguendo poi verso Tarvisio. Stesso dicasi per Portogruaro, con la bretella che la collegherebbe a Casarsa”.
Ma se questi sono i motivi di ordine “pratico” a sostegno della tesi dell'alta capacità lungo la Treviso-Pordenone-Udine, non meno importanti sono le valutazioni economiche e ambientali a supporto della tesi di Cancian. “Utilizzando le reti già esistenti – spiega Marchiori - saremmo pronti a partire subito con l'alta capacità, rispondendo con immediatezza alle esigenze espresse dall'imprenditoria. Una velocità, quella del mondo economico, che spesso non fa il paio con la lentezza della burocrazia e della politica, con conseguente allungamento dei tempi e rischio di insabbiamento delle scelte più logiche ed efficienti".
"Non dimentichiamo poi l'aspetto finanziario che richiederebbe sia per l'alta capacità che per l'alta velocità una spesa complessiva di 1 solo miliardo rispetto ai 7 di un nuovo tracciato. In tempi come questi, la spesa ha un enorme significato, seppur si debba ragionare nell'ottica di un orizzonte temporale molto lungo. Ed infine, ma non ultimo, l'ambiente: la soluzione illustrata da Cancian permetterebbe di non sacrificare altro territorio, evitando il fiorire di comitati che produrrebbero come conseguenza l'allungamento dei tempi per la realizzazione di un'opera che il mondo economico ed imprenditoriale attende da tempo”.
Tares, Imu: dolenti note per i contribuenti: video. La Mini-Imu slitta al 24 gennaio
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- Pubblicato Domenica, 15 Dicembre 2013 23:09
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – Pacco voluminoso sotto l'albero del fisco: a partire dal 16, nelle casse dell'erario affluiranno il saldo Imu sulle seconde case ed altri immobili non esenti e la Tares, quest'ultima con aumenti record che giungono in alcuni comuni a superare il 90%.
Buone notizie per la prima casa: non si paga la seconda rata dell'Imu, ma si pagherà a gennaio – altra amara sorpresa – la mini Imu, che è dovuta in tutti quei comuni dove si è deciso per un innalzamento delle aliquote sulla prima casa di oltre il 4 per mille.
La Tares per i commercianti è una vera mazzata; anche se alcuni Comuni particolarmente virtuosi sono riuscito a contenere gli aumenti, per il settore commerciale si tratta di un'ulteriore tegola, in questo periodo di crisi.
Ne parla il vicepresidente Ascom Pordenone Fabio Pillon in questa videointervista curata da Maurizio Pertegato.
Magra consolazione: il pagamento della mini rata Imu sarà differito dal 16 gennaio al 24 gennaio 2014. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità presentato dal relatore Maino Marchi. Non sarà dovuta l'imposta per i fabbricati rurali.
Di seguito i comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno aumentato l'aliquota:
Gorizia:
Ronchi dei Legionari 4,30
Pordenone:
Cavasso Nuovo 4,50
Cordovado 4,50
Pinzano al Tagliamento 4,50
Vajont 5,00
Udine:
Artegna 4,60
Buja 4,80
Cassacco 4,25
Flaibano 5,00
Magnano in Riviera 4,80
Mereto di Tomba 4,25
Pocenia 4,50
Ragogna 5,00
Rive d’Arcano 5,00
San Vito al Torre 4,50
Savogna 4,50
Talmassons 4,40
Tarcento 5,20
Treppo Grande 5,00
Villa Vicentina 5,00
(Intervista di Maurizio Pertegato; riprese video di Renato Bianchini. Tutti i diritti riservati)
Pordenone: Tares, le bollette più care saranno riviste. Accordo Ascom-Comune
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- Pubblicato Domenica, 08 Dicembre 2013 16:57
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Accordo raggiunto tra Ascom e Amministrazione comunale sulla Tares. Le bollette più care saranno riviste, mentre chi può accedere al pagamento a rate dovrà pagare, entro il 16 dicembre, solo la parte che esige lo Stato, cioè 30 centesimi a metro quadro.
Per raggiungere questo obiettivo e ovviare a eventuali errori, gli orari di apertura degli sportelli sono già stati ampliati.
"L’azione di protesta dell’Associazione - chiarisce il presidente dell'Ascom Alberto Marchiori - è scaturita da una incompleta e fuorviante informazione inviata alle aziende commerciali in occasione dell’avviso di pagamento del saldo Tares entro il 16 dicembre".
Nella nota di accompagnamento all’F24 non viene in alcun modo specificato quanto previsto dalla recente delibera comunale (n°256 del 29 novembre scorso) in cui si stabilisce la possibilità di dilazionare il pagamento in un massimo di sei rate. Al Comune l’Associazione ha evidenziato come molti conteggi, soprattutto per quelle attività che si sono viste aumentare del 300 per cento gli importi, possano risultare non corretti poiché non terrebbero conto della tipologia di utilizzo delle superfici calcolate.
Dall’acceso confronto fra le parti, l’Amministrazione comunale ha confermato la disponibilità ad affrontare ogni singolo caso, in primis le attività più vessate (bar, ristoranti, fiorerie, ortofrutta), per il ricalcolo della tariffa. I vertici dell’Ascom-Confcommercio hanno inoltre invitato, per l’ennesima volta, gli assessori ad utilizzare il fondo di solidarietà per le categorie più penalizzate.
Il presidente mandamentale Aldo Biscontin, esprimendo il profondo dissenso e la preoccupazione per il futuro delle attività del capoluogo, ha evidenziato come altri comuni della provincia non abbiano in questo momento inserito nel calcolo dell’imposta voci importanti di competenza comunale (personale e spazzatura strade) per calmierare il più possibile quanto applicato alle utenze.
In merito, Biscontin ha invitato gli amministratori di Pordenone a rivedere la composizione dei costi giustificandoli in maniera trasparente e pubblica.
È stato, inoltre, ricordato come, dall’analisi effettuata sul territorio provinciale dall’ufficio studi della Confcommercio, emerge che solo nel comune capoluogo la percentuale del valore totale della Tares a carico delle utenze non domestiche sia così elevato (pari al 47 per cento contro una media del 25/30 per cento).
Gli assessori si sono riservati di confrontarsi con il Sindaco per dare risposte definitive e certe, già entro la giornata di lunedì, a tutte le richieste avanzate dall’Ascom.
Al tavolo si è anche discusso dell’eventuale ipotesi di chiusura del traffico all’interno del ring per problemi di inquinamento dell’aria. L’Ascom ha fermamente escluso la possibilità che il provvedimento venga applicato durante il mese di dicembre, rinviando l’argomento dopo le festività natalizie.
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