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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Ideal Standard: Bolzonello, basta sorprese, firmare Cig

Fvg - "Spero che il 21 gennaio prossimo non ci siano ulteriori sorprese e al tavolo del ministero del Lavoro si possa finalmente firmare l'accordo per l'attivazione della cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori del gruppo, superando i dubbi e le perplessità che sono emersi ieri (14 gennaio)".

Lo afferma il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, in relazione all'inatteso "stop" alla firma dell'accordo sulla Cig per gli stabilimenti italiani.

"Ogni decisione ha il suo peso e delle inevitabili conseguenze e quindi occorre riflettere con attenzione sulle scelte più opportune da fare", sottolinea Bolzonello, esortando in particolare i rappresentanti dei sindacati nazionali dei chimici di Cgil, Cisl e Uil a dare il via libera all'intesa, mettendo da parte nell'interesse complessivo di tutti i lavoratori del gruppo Ideal Standard le richieste d'integrazioni e modifica al testo inizialmente condiviso.

"Auspico che possa prevalere il senso di responsabilità di tutti, perché - spiega - non è possibile condizionare l'intesa al trasferimento di impianti e volumi dallo stabilimento di Orcenico a quello veneto di Trichiana, proprio mentre per la fabbrica della Destra Tagliamento è in atto una trattativa di vendita".

Crisi aziendali, un altro rinvio: l'incontro con i vertici Electrolux slitta a febbraio

Crisi aziendali, un altro rinvio: l'incontro con i vertici Electrolux slitta a febbraio

Pordenone - Dopo lo stallo della trattativa per la Ideal Standard, un altro rinvio preoccupa i dipendenti delle aziende in crisi del Pordenonese.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha nfatti comunicato in una nota del 13 gennaio che l'incontro del Governo con i vertici di Electrolux, già previsto per il 20 gennaio, è rinviato a febbraio.

Lo spostamento della data è stato richiesto dal gruppo e si è reso necessario per la coincidenza di impegni societari che impediscono ai massimi responsabili della multinazionale svedese di essere autorevolmente presenti all'importante appuntamento.

Il Ministero dello Sviluppo economico, d'intesa con la Presidenza del Consiglio, ha preso atto della richiesta dell'azienda. Governo ed Electrolux hanno condiviso l'importanza e l'ineludibilità dell'incontro istituzionale del prossimo febbraio.

Il Ministero ha informato le Regioni interessate e le inviterà ad una riunione con i sindacati, prima dell'incontro con i vertici della proprietà.

La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha chiesto che "Il premier Letta prenda in mano direttamente la crisi Electrolux. Le Regioni e la proprietà devono essere convocate a Roma il più presto possibile e con certezza di date - ha proseguito Serracchiani - perché il trascorrere del tempo aumenta i rischi per gli stabilimenti italiani e non si può continuare a lasciare nell'incertezza centinaia di famiglie".

Secondo Serracchiani "il Governo deve essere determinato e deve attivare tutti i canali a tutti i livelli, affinché il confronto con la proprietà finalmente si apra. Insomma - conclude - basta tergiversare".

Nulla di fatto per la Cassa integrazione in deroga per gli stabilimenti italiani di Ideal Standard

Nulla di fatto per la Cassa integrazione in deroga per gli stabilimenti italiani di Ideal Standard

Orcenico - Esito negativo dell'accordo sulla Cassa integrazione in deroga per gli stabilimenti italiani di Ideal Standard. L'annuncio è giunto nella serata del 13 gennaio, dopo l'incontro fra azienda e sindacati svoltosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Dopo un primo annuncio di accordo, il sindacato, che aveva già reso noto l'esito positivo della trattativa, ha riferito che prima della firma è stato richiesto un nuovo approfondimento e che la trattativa è riaperta. La cassa doveva partire dal primo febbraio e durare tre mesi, mentre gennaio era coperto dalle ferie.

"Il testo era pronto e concordato - ha dichiarato Franco Rizzo, segretario provinciale di Pordenone della Cisl dei Chimici - e mancavano solo le firme materiali sul documento, quando c'è stata una richiesta di approfondimento. Pensavamo fosse per qualche dettaglio, tanto che avevamo già annunciato alla stampa la favorevole conclusione della trattativa, ma pare che ci sia qualcosa di più sostanziale. La trattativa quindi va considerata riaperta".

Secondo le stesse fonti sindacali, la regione Veneto si è nuovamente messa di traverso chiedendo garanzie su impianti e volumi per il post cassa integrazione. L'incontro quindi si è concluso con  la decisione di ridiscutere l'accordo in un successivo aggiornamento presso il Ministero dello Sviluppo economico, fissato per il 21 gennaio.

Se non si giungerà ad un accordo, i dipendenti da febbraio resteranno sanza stipendio.

"Spero che il 21 gennaio prossimo non ci siano ulteriori sorprese e al tavolo del ministero del Lavoro si possa finalmente firmare l'accordo per l'attivazione della cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori del gruppo, superando i dubbi e le perplessità che sono emersi ieri". Così ha affermato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, in relazione all'inatteso "stop" alla firma dell'accordo.

"Ogni decisione ha il suo peso e delle inevitabili conseguenze e quindi occorre riflettere con attenzione sulle scelte più opportune da fare" ha detto ancora Bolzonello, esortando in particolare i rappresentanti dei sindacati nazionali dei chimici di Cgil, Cisl e Uil a dare il via libera all'intesa, mettendo da parte nell'interesse complessivo di tutti i lavoratori del gruppo Ideal Standard le richieste d'integrazioni e modifica al testo inizialmente condiviso.

"Auspico che possa prevalere il senso di responsabilità di tutti, perché - spiega - non è possibile condizionare l'intesa al trasferimento di impianti e volumi dallo stabilimento di Orcenico a quello veneto di Trichiana, proprio mentre per la fabbrica della Destra Tagliamento è in atto una trattativa di vendita".

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