Maiali in piazza Montecitorio. Coldiretti: "Allevateli. Salvate il prosciutto italiano"

Roma - Si è conclusa il 5 dicembre nella capitale, con l'arrivo di un contingente di maialini, l'iniziativa di Coldiretti “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”, iniziata mercoledì 4 dicembre al Brennero.

1500 allevatori e coltivatori, provenienti da tutte le regioni, anche con i loro trattori, avevano presidiato ieri il valico per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere utilizzate come materia prima nelle produzioni italiane.

Al Brennero agricoltori avevano fermato autobotti, camion frigo e container per smascherare il "finto made in Italy" diretto sulle tavole in vista del Natale, all’insaputa dei consumatori, per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti.

Era presente anche una delegazione del Friuli Venezia Giulia, guidata da Dario Ermacora ed Angelo Corsetti, composta da 150 giovani imprenditori agricoli di Impresa Verde Giovani di Coldiretti.

Nella stessa giornata, a Reggio Emilia, migliaia di allevatori hanno manifestato per salvare il vero prosciutto italiano divenuto simbolo della difesa del made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.

Gli allevatori si sono poi spostati a Roma, in piazza Montecitorio, dove giovedì 5 dicembre hanno portato anche una delegazione di suini, con lo striscione "“Allevateli. Salviamo il prosciutto italiano”.

Secondo i dati della Coldiretti, solo nell’ultimo anno sono scomparsi dal territorio nazionale 615mila maiali, sostituiti dalle importazioni dall’estero. Gli arrivi di carne di maiale nel nostro Paese sono cresciuti del 16% nei primi 3 trimestri del 2013.

In Italia due prosciutti su tre provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che la cosa sia segnalata nell’etichetta, ha denunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Alla manifestazione degli allevatori a Reggio Emilia era presente una delegazione di Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, che con il San Daniele si colloca tra i più importanti produttori di prosciutti in Italia.

Ideal Standard attiverà la cassa in deroga e manterrà anche gli impegni sulla produzione

Pordenone - Ideal Standard attiverà la cassa in deroga e manterrà anche gli impegni sottoscritti lo scorso 21 novembre al Ministero dello sviluppo economico, in particolare sulla tenuta dei volumi nello stabilimento di Orcenico (Pordenone).

Lo ha reso noto il 5 dicembre il presidente dell'Unione Industriali di Pordenone, Michelangelo Agrusti, che ha ottenuto una precisazione scritta dall'impresa che "si impegna nel semestre della cassa in deroga a ripartire la produzione sui tre siti".

"C'è il massimo impegno della Regione per garantire la continuità produttiva dell'Ideal Standard di Orcenico". Aveva detto la presidente Debora Serracchiani, incontrando il 4 dicembre i lavoratori dello stabilimento di Orcenico di Zoppola.

All'assemblea informale, che si era svolta in un capannone dell'azienda, erano presenti anche il sindaco di Zoppola, Francesca Papais, e alcuni sindacalisti, che hanno ringraziato la presidente Serracchiani, presente per la seconda volta in fabbrica durante la crisi, per "l'attenzione e la sensibilità, la vicinanza che ha sempre dimostrato nei confronti dei lavoratori della Ideal Standard".

"Abbiamo recuperato per i capelli - ha detto la presidente parlando al megafono - una situazione che stava per precipitare, con serietà e con dignità. Adesso dobbiamo continuare e tener duro, ma essere nello stesso tempo molto cauti, mantenere la calma, in modo da favorire le manifestazioni di interesse per rilevare l'attività produttiva di Orcenico".

"Siamo in una fase delicata - ha aggiunto - e per questo dobbiamo tenere alto il livello di guardia. Abbiamo chiesto un rinvio dell'incontro previsto oggi a Roma a causa delle ambiguità del comportamento dell'azienda, rispetto agli impegni presi. Il tavolo di martedì prossimo in sede ministeriale è importante: i tre stabilimenti del Gruppo non devono essere considerati separatamente fino a quando il futuro di Orcenico non sarà definito".

La presidente ha confermato che ci sono più manifestazioni di interesse per la continuità produttiva del sito di Orcenico. "Non bisogna - ha sottolineato la presidente - creare alcuna condizione di ostruzionismo nei confronti del potenziale soggetto che intende subentrare, e anzi favorire e accompagnare il percorso".

In questa fase la Regione, ha garantito la presidente, continuerà a mantenere uno stretto collegamento in sede ministeriale, per rendere possibile la continuità della cassa integrazione in deroga e per favorire nello stesso tempo l'ingresso di nuovi imprenditori.

(fonte: Ansa; foto: idealscala.org)