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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Crisi latte e formaggi: non c'è accordo tra i produttori del Friuli Venezia Giulia per strategie comuni

Crisi latte e formaggi: non c'è accordo tra i produttori del Friuli Venezia Giulia per strategie com

Udine - Si è svolto il 29 novembre presso la Regione un importante incontro di consultazione sulla delicata questione del settore lattiero-caseario in Friuli Venezia Giulia.

Al vertice, indetto dal vicepresidente della Regione con delega all'agricoltura Sergio Bolzonello, erano presenti Latterie Friulane, Venchieredo, Confcooperative, Legacoop, Aprolaca, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Latterie Carsiche.
Al centro delle consultazioni, la crisi che interessa ormai da più di un anno il Consorzio Cooperative Latterie Friulane, realtà che fino a qualche mese fa comprendeva 250 aziende, per 70 milioni di litri di latte lavorato all'anno.

Le aziende occupavano un migliaio di persone, in più il Consorzio utilizzava circa 100 collaboratori per il trasporto e altri 200 dipendenti per la produzione vera e propria. Oggi l'azienda deve invece ricorrere alla Cassa Integrazione.

La difficile situazione economica generale, assieme al calo complessivo del settore della trasformazione lattiero-casearia, la concorrenza nazionale e la difficoltà di penetrare mercati nuovi, la perdita della fidelizzazione storica dei consumatori ed i prezzi stracciati offerti dai discount alimentari, hanno portato il Consorzio ad un passo dalla disgregazione.

Nel corso del 2013, le Latterie Friulane hanno valutato sempre con maggior convinzione un accordo con la Granarolo di Bologna. Di qui la preoccupazione di sindacati ed enti pubblici, che vedono una delle produzioni tipiche regionali allontanarsi dal Friuli Venezia Giulia.

Precisamente un anno fa gli stessi attori erano stati ascoltati dalla seconda commissione del Consiglio regionale; anche allora vi era stato un nulla di fatto.

I partecipanti ancora una volta si sono alzati dal tavolo di consultazione senza trovare un accordo: "Latterie Friulane continuerà il dialogo avviato con Granarolo pur mantenendo fiducia - ha detto Sergio Bolzonello - nella possibilità di arrivare ad un accordo nell'ambito del Friuli Venezia Giulia".

In difesa di un settore che è anche un importante patrimonio di tradizioni e ha nel Montasio l'unico formaggio DOP del Friuli Venezia Giulia, "la Regione, per l'ennesima volta, ha offerto progettualità e disponibilità a ragionare su piani individuali - ha detto ancora Bolzonello - utilizzando gli strumenti finanziari di cui dispone e confermando che la nostra visione è tutt'altro che localistica, ma parte dall'unione di forze regionali che si aprono a players nazionali ed internazionali, ai fini della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti sui mercati nazionali ed esteri".

"La riunione si è conclusa con un niente di fatto, ognuno è rimasto della sua opinione - ha osservato il vicepresidente - e nel complesso è stata ribadita la difficoltà ad arrivare ad un progetto unico, anche se tra Venchieredo e Latterie Carsiche esiste già una lettera d'intenti sull'acquisizione delle seconde da parte della prima, un accordo che di fatto sancirà la costituzione di un mini polo del lattiero-caseario in Friuli Venezia Giulia, a cui auspichiamo altri possano aggregarsi".

Dando un quadro di massima dello stato dell'arte, Bolzonello ha ricordato che attualmente in regione si producono 6 milioni di litri di latte, di cui uno viene assorbito da Latterie Friulane, uno da Venchieredo, uno da Aprolaca ed uno da Cospalat; i restanti due milioni vengono utilizzati da diversi trasformatori regionali e transregionali, mentre gli impianti di distribuzione e trasformazione fanno essenzialmente riferimento a Venchieredo, Latterie Friulane e Latterie Carsiche.

"Il Tavolo - osserva ancora Bolzonello - è servito per mettere ciascuno davanti alle sue responsabilità e dare la sua eventuale disponibilità ad un progetto più complesso che, in questa sede, non è stata però esplicitato. Vedremo, nei prossimi giorni, come si evolveranno le cose".

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