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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Mutui casa: FriulAdria, a disposizione 500milioni di euro per le famiglie del Nord Est

Pordenone - Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, operativo in Friuli Venezia Giulia e Veneto attraverso FriulAdria, scende ancora una volta in campo per sostenere l’acquisto o la ristrutturazione della casa da parte delle famiglie italiane. Lo fa con una nuova iniziativa sui mutui a valere su un plafond di 2,5 miliardi di euro, di cui 500 milioni riservati alla clientela di FriulAdria.

Per continuare a sostenere le famiglie che vogliono comprare casa, il Gruppo ha ideato un’offerta commerciale finalizzata ad alimentare i timidi segnali di ripresa del settore immobiliare registrati negli ultimi mesi anche nel Nord Est: si tratta di un mutuo con un tasso fisso finito del 2,25% per i primi due anni, con azzeramento della prima rata e una serie di opzioni di flessibilità su rate e durata che rendono il finanziamento personalizzabile e maggiormente sostenibile nel corso del tempo.

“Per costruire un prodotto in linea con le richieste del mercato, il nostro Gruppo ha condotto una ricerca su un target di potenziali mutuatari con differenti profili – spiega il direttore generale di FriulAdria Carlo Crosara – I risultati emersi hanno evidenziatol’esigenza di un forte grado di personalizzazione del prodotto in relazionealle diverse fasi della vita, non solo per gli eventi imprevisti ma anche per quelli programmati”.

La nuova offertanasce quindi all’insegnadella flessibilità: il cliente avrà la possibilità di sospendere il pagamento del mutuo fino ad un massimo di 24 mesi o variarne la durata fino a 5 anni in seguito ad eventi importanti, piacevoli, ma spesso anche economicamente impegnativi come il matrimonio, la nascita o l’adozione di figli, oppure in caso di variazioni di reddito per mutate situazioni professionali.

La scelta di puntare sul tasso fisso finito, 2,25% per i primi 24 mesi, è un segnale di continuità verso il gradimento riscontrato dai clienti, apprezzamento testimoniato dall’incremento della domanda di mutui registrata dal Gruppo (+50% vs 2013).

Sempre vicini alle famiglie italiane nell’acquisto della casa con mutui ai primi posti nelle classifiche di mercato per convenienza, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole è diventato in questi anni un punto di riferimento in Italia per il settore mutui casa, continuando a finanziare l’economia reale anche in un contesto difficile: nel 2013 il Gruppo ha infatti erogato 1,5 miliardi di euro per l’acquisto della casa, di cui oltre 230 milioni erogati da FriulAdria in Friuli Venezia Giulia e Veneto per un totale di 2.137 mutui.

Al 31 maggio 2014 sono già oltre mille i contratti di mutuo sottoscritti da FriulAdria con la clientela del proprio territorio, per un totale di 110 milioni erogati (675 mutui in Veneto per complessivi 74 milioni; 383 mutui in FVG per complessivi 36 milioni).

Anno su anno (maggio 2014 vs maggio 2013) la crescita dei volumi erogati è del 30% (+20% in Veneto e +54% in FVG).

Venezia e Padova in Veneto, Udine e Pordenone in FVG si confermano le province più dinamiche, con Venezia che consolida il ruolo di best performer (427 mutui nel 2013, per un totale di quasi 50 milioni erogati, e già 200 mutui al 31 maggio 2014, per un totale di 21,6 milioni).

Per quanto riguarda le fasce di importo il 37% dei mutui FriulAdria ai privati sono compresi tra i 50 mila e i 100 mila euro, circa il 35% tra i 100 mila e i 150 mila euro.

 

La Ideal Standard prevede un investimento di 2,1 milioni di euro. In Bulgaria

La Ideal Standard prevede un investimento di 2,1 milioni di euro. In Bulgaria

Pordenone - Ideal Standard-Vidima (Bulgaria), stabilimento del gruppo Ideal Standard International, starebbe progettando per il 2014 un investimento di 2,1 milioni di euro per l'innovazione tecnologica.

La notizia è comparsa il 13 giugno sul notiziario economico online SeeNews, ed è stata segnalata dal sito Idealscala, sempre aggiornato, curato dalle Rappresentanze sindacali e dei lavoratori della Ideal Standard di Orcenico.

Tra il 1992, quando il gruppo belga è entrato in Bulgaria attraverso una joint venture con la società locale Vidima, e il 2013, Ideal Standard-Vidima ha investito oltre 120 milioni di euro.

Ideal Standard-Vidima ha due impianti, entrambi situati nel comune di Sevlievo, nel centro-nord della Bulgaria. Esporta il 90% della sua produzione.

L'azienda bulgara impiega 3100 addetti. La Bulgaria è il Paese europeo con gli stipendi medi più bassi in assoluto: 159 euro mensili, contro i circa 1300 euro italiani. La vita in Bulgaria è generalmente meno cara: per cibo, acqua e spese in generale, il costo è pari a circa la metà di quello italiano, ma non per tutto: ad esempio la benzina costa 1,336 euro al litro.

Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli in rosso, assemblee la settimana prossima

Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli in rosso, assemblee la settimana prossima

Trieste - In vista delle assemblee dei soci delle Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli, che si tengono la settimana dal 16 al 22 giugno e nelle quali sarà discusso il bilancio della società, torna attuale la questione delle perdite del gruppo, che anche lo scorso anno aveva sollevato pesanti perplessità sulla gestione.

Paolo Menis, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, in un comunicato denuncia che "Il bilancio 2013 evidenzia un vistoso aggravamento della situazione economica e finanziaria: la perdita della gestione caratteristica è di 9,6 milioni di euro, con una perdita di esercizio pari a 7,8 milioni (la perdita nel 2012 ammontava a quasi 5 milioni). Anche il patrimonio netto consolidato si sta progressivamente riducendo.

Lo scorso anno un gruppo di oltre 100 soci, preoccupati per la gestione delle Cooperative Operaie, aveva costituito il Comitato “Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli”, eleggendo anche propri rappresentanti legali.

Il Comitato chiedeva accertamenti strutturali e contabili accurati sulla gestione attuale delle Coop, che aveva opposto loro "silenzi e diversioni tattiche inaccettabili ed ancor più allarmanti".

Lo scorso anno il Comitato, attraverso calcoli basati su proprie ricostruzioni del bilancio, avrebbe accertato contabilmente che dal 2004, inizio dei già otto anni di presidenza Marchetti, le Coop triestine avrebbero accumulato perdite per oltre 22 milioni di euro, mentre il patrimonio netto del gruppo sarebbe sceso da 38 a poco più di 19 milioni di euro.

"Il gruppo degli amministratori delle Coop triestine - aveva rimarcato il Comitato - risulta sostanzialmente inalterato, sotto diverse presidenze, da oltre 20 anni".

Le Coop, che hanno 43 punti vendita, 700 dipendenti, e circa 100 mila soci, a gennaio avevano firmato un accordo con i sindacati dopo aver prospettato misure di mobilità per una parte dei dipendenti.

Di fronte a tale stato di dissesto, il consigliere del M5S chiede che "subito dopo le assemblee una delegazione delle Cooperative operaie incontri i capigruppo".

"È già da un paio d'anni che, a fronte di questi dati negativi, chiediamo un incontro con i vertici della cooperativa. Visto che il trend negativo non inverte la rotta - conclude Menis - forse è il caso di occuparsene prima che sia troppo tardi".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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