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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Ideal Standard, i vertici abbandonano la trattativa al MiSe: “Atteggiamento grave, immotivato, inaccettabile”

Ideal Standard, i vertici abbandonano la trattativa al MiSe: “Atteggiamento grave, immotivato, inacc

Roma - I vertici dell'Ideal Standard hanno abbandonato la trattativa al Ministero dello Sviluppo Economico.

Alla riunione del 13 maggio al Ministero, oltre ai massimi esponenti italiani di Ideal Standard, hanno preso parte la Presidente della Regione Friuli Debora Serracchiani, esponenti delle altre Regioni interessate dalla vertenza, il Sindaco di Zoppola Francesca Papais, i vertici di Unindustria Pordenone, le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali e i rappresentanti di Bpi Italia (l’impresa del Gruppo Obiettivo Lavoro che ha presentato la manifestazione d’interesse per il sito di Orcenico).

Il Governo, in una nota diffusa subito dopo la riunione, stigmatizza aspramente la decisione di Ideal Standard di non ritirare la procedura di mobilità attivata a sorpresa - contravvenendo a precedenti accordi- nei confronti di quattrocento dipendenti dello stabilimento friulano di Orcenico e la scelta di abbandonare il Tavolo ministeriale di confronto.

“Atteggiamento grave, immotivato, inaccettabile”. Così il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti definisce la linea della multinazionale.  

“Davvero incomprensibile - prosegue l’esponente dell’esecutivo - che Ideal Standard, pur in presenza di garanzie sull’utilizzo della cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2014 e di una formale manifestazione d’interesse per l’impianto di Orcenico, si rifiuti di rinunciare ai licenziamenti”.

De Vincenti annuncia quindi la volontà del Governo di attivarsi immediatamente per un contatto con la proprietà, al fine di conoscere le reali intenzioni del Gruppo sul futuro dei siti di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Lazio.

In seguito all’abbandono del tavolo ministeriale da parte dell'azienda, rendendo di fatto nullo l’esito dell`incontro, le RSU di Orcenico proseguono il presidio e l’assemblea permanente e si riservano di valutare ulteriori iniziative.

Tutti i lavoratori erano presenti presso lo stabilimento la mattina del 14 maggio dalle 6.00 per fare il punto della situazione e per dare ulteriore visibilità alla vertenza con una troupe del TG3 nazionale.

Electrolux, positivo l'incontro al Ministero. Trovate soluzioni per riduzione del costo del lavoro

Electrolux, positivo l'incontro al Ministero. Trovate soluzioni per riduzione del costo del lavoro

Roma - Si è concluso nella tarda serata del 12 maggio il vertice sulla Electrolux svoltosi al ministero dello Sviluppo economico tra il ministro Federica Guidi, il viceministro Claudio De Vincenti e i segretari generali di Fiom-Cgil Maurizio Landini, Fim-Cisl Giuseppe Farina e Uilm Rocco Palombella.

La riunione, che ha fatto seguito al confronto tra azienda e sindacati avvenuto nel pomeriggio del 12 maggio, puntava a riaprire la trattativa in vista del tavolo di mercoledì. Il risultato del tavolo è stato giudicato positivamente dalle parti.

Il fronte sindacale si era presentato alla riunione diviso sulla riduzione delle pause chiesta dall'azienda per abbassare il costo del lavoro.

In particolare, la Fiom si era opposta alla riduzione delle pause proponendo al suo posto un taglio del Tfr di circa 9 euro al mese.

Il piano industriale in discussione esclude esuberi e licenziamenti fino al 2017, conferma in attività tutti e quattro i siti italiani e prevede 150 milioni di investimenti.

Nel 2018 ci sarebbero invece 1.200 esuberi su 6.185 dipendenti, che l'azienda sarebbe disposta a ridurre fino a 800, di cui 300 risolvibili con mobilità incentivata volontaria e aggancio alla pensione.

Nel corso dell'incontro al Ministero è stato sottoscritto un verbale che risolve alle questioni più controverse.

In particolare, riferiscono fonti sindacali, la richiesta dell'azienda di eliminare la pausa di dieci minuti nello stabilimento di Porcia è stata ridimensionata ad un taglio di cinque minuti e le organizzazioni dei lavoratori hanno acconsentito ad una riduzione dei permessi sindacali del 60%.

Il 14 maggio nuovo Tavolo generale presso il Ministero, con la partecipazione dei presidenti delle Regioni, per la ratifica dell'intesa complessiva che giovedì 15 maggio viene presentata al presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palazzo Chigi.

Lo stesso premier alla trasmissione ""Quinta colonna" di Rete 4 andata in onda la sera del 12 maggio ha affermato: "Spero di poter dare una buona notizia in settimana su Electrolux".

"Nella vicenda Electrolux, ognuno sta facendo bene la sua parte - ha affermato il ministro Guidi - Il governo e le Regioni, attraverso la decontribuzione e il finanziamento agevolato alla ricerca; l'azienda, con un piano di investimenti consistente e l'impegno a ridurre al minimo l'impatto occupazionale; i sindacati e i lavoratori accettando contratti di solidarietà e flessibilità". "Sarà un segnale importante della capacità del sistema Italia di salvaguardare e rilanciare l'industria manifatturiera, il vero motore per la crescita e l'occupazione", ha concluso il ministro.

Ideal standard, i lavoratori tornano sulla Pontebbana. La solidarietà del vescovo di Pordenone

Ideal standard, i lavoratori tornano sulla Pontebbana. La solidarietà del vescovo di Pordenone

Pordenone - Anche nella mattinata dell'8 maggio i lavoratori della Ideal Standard sono tornati sulla strada statale Pontebbana, dove è in corso un volantinaggio.

La manifestazione si svolge in concomitanza con l'incontro programmato nella sede della Regione a Udine, dove la presidente Debora Serracchiani ha convocato un vertice con le organizzazioni dei lavoratori, Unindustria Pordenone, Comune e proprietà per cercare di riavvicinare le parti dopo la comunicazione del management relativa all'apertura della procedura di mobilità.

Gli operai hanno avuto la solidarietà del vescovo di Pordenone mons. Giuseppe Pellegrini, che nella mattinata è giunto in visita presso lo stabilimento, accompagnato dal sindaco di Zoppola Francesca Papais.

Le Rappresentanze sindacali intanto hanno inviato al prefetto di Pordenone una lettera in cui denunciano fermamente il comportamento dei vertici Ideal Standard.

Nel testo della lettera si legge tra l'altro che "dopo il tentativo di mettere in strada 450 persone, dopo aver utilizzato la spudorata menzogna per ingannare i lavoratori e le istituzioni, dopo aver preso in giro un intero territorio fatto di persone serie, leali, oneste e laboriose, l’Azienda, non paga di tutto questo, ha deciso di mettere in atto l’ennesima e strumentale provocazione: impedire ai lavoratori di manifestare, di difendere il proprio posto di lavoro utilizzando la miserevole minaccia delle azioni legali".

"Riteniamo - scrivono i lavoratori - questo un atto grave e pericoloso perché si cerca di speculare miseramente sulla sofferenza e sul disagio di centinaia di persone che, con le proprie famiglie, lottano con dignità per tentare di rimediare ai disastri prodotti da un gruppo dirigente incapace ed inaffidabile. Un gruppo dirigente responsabile di un pesante dramma sociale, peraltro annunciato, che trascina dietro di se solo misera e disperazione".
 
"Continueremo a difendere con più forza e determinazione di prima il nostro posto di lavoro e la nostra fabbrica - concludono i rappresentanti sindacali - ma soprattutto non ci faremo intimidire da chi, vigliaccamente e con inusitata violenza, ha umiliato e offeso una intera comunità".

"Utilizzeremo tutti gli strumenti, nessuno escluso, per tutelare il diritto al lavoro, per tutelare il nostro futuro e quello dei nostri figli".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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