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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Ideal Standard: in mobilità i 400 lavoratori di Orcenico. Proclamato stato di agitazione. Papais "sconcertante irresponsabilità"

Ideal Standard: in mobilità i 400 lavoratori di Orcenico. Proclamato stato di agitazione
Pordenone - Ideal Standard ha aperto la procedura di mobilità per i 450 addetti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola.
 
Lo ha reso noto Franco Rizzo, segretario regionale della Cisl dei Chimici. La direzione locale lo ha comunicato ai lavoratori dello stabilimento nella mattinata del 5 maggio.
 
Nello stesso giorno, la decisione è stata inviata ai rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico, ai rappresentanti politici regionali, ai Sindacati locali e nazionali e alle RSU.

Secco il  commento del sindaco di Zoppola, Francesca Papais: "Sconcertante irresponsabilità. Ancora una volta Ideal Standard toglie la maschera e ci mostra la sua vera faccia prendendo in giro i lavoratori e disattendendo gli impegni assunti con le istituzioni solo qualche settimana fa. Siamo convinti che lo stabilimento di Orcenico abbia tutte le caratteristiche e le competenze per dare prospettive. Ribadiamo pertanto l’impegno a trovare una soluzione positiva nonostante il passo indietro del’azienda".
 
La motivazione data ai lavoratori - si legge nella nota dei rappresentanti sindacali - è che l'azienda non intende incappare in un altro "bluff" come per la cordata Boccalon, e quindi non perdere altro tempo per la chiusura del sito.

Da parte sua l'azienda, tramite un comunicato, fa sapere che "continuerà ad impegnarsi attivamente alla ricerca di ogni possibile alternativa in grado di salvaguardare l'occupazione ad Orcenico",

"Questo annuncio - sostiene Ideal Standard - giunge dopo mesi di negoziazioni seguite alla presentazione del piano industriale 2014-2016, avvenuta lo scorso 17 luglio e che prende in esame sei diversi scenari: il trasferimento di volumi di produzione negli stabilimenti italiani da alcune fabbriche estere, il ridimensionamento delle tre unità produttive in Italia, l'uso di ammortizzatori sociali, il lavoro part time per tutti i dipendenti di Ideal Standard Industriale, la riduzione della sovraccapacità produttiva attraverso la chiusura di uno stabilimento e infine la cessione di uno stabilimento a un imprenditore in grado di fornire tutte le necessarie rassicurazioni relative alla salvaguardia del sito produttivo di Orcenico".

L'azienda ricorda che nessuno dei primi quattro scenari, anche combinati, si sono dimostrati in grado di assicurare un equilibrio tra i volumi in calo e i costi di produzione, determinando quindi perdite economiche di lungo periodo e rendendo di fatto l'attuale presenza in Italia non sostenibile.

Da parte loro i rappresentanti dei lavoratori di Orcenico riscontrano "l'inaffidabilità del management, che aveva garantito di non procedere in tal senso, considerata la soluzione cooperativistica".

"Denotiamo anche un atteggiamento di alta codardia considerato che questa comunicazione avviene con lo stabilimento chiuso e con una decisione unilaterale".

"In considerazione di questa incresciosa situazione, le Rsu proclamano lo stato di agitazione convocando tutti i lavoratori in assemblea permanente davanti allo stabilimento, dove verrà allestito il presidio per il blocco di tutte le attivita’ in corso e per decidere le iniziative di lotta da intraprendere fin tanto che non ci sarà l’ottenimento della cassa integrazione in deroga".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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