Economia
Porto di Trieste, bilancio in attivo e investimenti. Ma gli enti locali denunciano: poca trasparenza
- Dettagli
- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 29 Aprile 2014 19:44
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 596
Trieste - Si è svolta il 29 aprile tra varie polemiche la seduta del Comitato portuale di Trieste. Dopo il "divieto" di partecipazione dettato ai giornalisti del quotidiano locale "Il Piccolo" e stigmatizzato dall'Assostampa locale, è stata la volta degli enti locali, che hanno abbandonato anticipatamente la seduta per protesta e non hanno partecipato al voto.
Nel corso dell'incontro peraltro l'Autorità Portuale di Trieste ha comunicato un saldo attivo nel 2013, con 11.615.093 euro di avanzo di bilancio da investire in infrastrutture per migliorare lo scalo e 20 milioni di euro di investimenti con fondi propri per opere portuali indispensabili per far crescere i traffici.
"Il +63% teu dal 2010 al 2013, ovvero da 281.643 a 458.597 teu, e il traguardo di essere il primo porto d’Italia per traffici complessivi continuano ad essere sostenuti dagli investimenti dell’Autorità Portuale in infrastrutture – ha detto la presidente Marina Monassi - che da un lato incrementano le tonnellate gestite nello scalo e l’occupazione, dall’altro le entrate da reinvestire nell’immediato per migliorare la competitività".
"Una strategia manageriale condivisa dalle categorie economiche, dai sindacati e dagli operatori che hanno ancora una volta approvato all’unanimità il bilancio 2013, quando invece le Istituzioni locali e regionali hanno scelto di non partecipare al voto e di abbandonare la seduta del Comitato Portuale in anticipo" ha commentato Monassi.
L’avanzo di bilancio consentirà di velocizzare il piano pluriennale delle opere proprio nell’intento di andare incontro alle richieste degli operatori portuali.
È stato inoltre comunicato il via libera definitivo al progetto Green Bridge della Samer Seaports &Terminals Srl che ha presentato lo studio di valutazione dell’impatto del nuovo terminal ferroviario redatto da Union trasporti.
Il nuovo terminal ferroviario usufruirà di un regime di utilizzo pubblico, pertanto allo stesso potranno accedere treni merci diretti anche agli altri terminali portuali, oltre a consentire la sosta e la manovra a seconda delle esigenze della società incaricata della movimentazione ferroviaria.
Dallo studio emerge come il nuovo terminal ferroviario non creerà intralcio né alla viabilità interna all’area portuale, né alla gestione del parco ferroviario e servirà ad aumentare e migliorare i servizi forniti alla clientela del Porto di Trieste.
"Green Bridge garantirà a Trieste – ha puntualizzato la presidente Monassi – di rimanere il gate d’ingresso della Turchia in Europa con la più importante autostrada del mare del Mediterraneo, favorendo al contempo investimenti immediati e decine di assunzioni".
Da parte sua l'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, nell'ambito della riunione, ha rilevato lo svuotamento del valore del Comitato portuale rispetto al ruolo che gli è riconosciuto per legge, in quanto risultano gravemente insufficienti le informazioni che i componenti del Comitato ricevono da parte della presidente dell'Autorità portuale, nonostante una maggiore condivisione fosse stata già formalmente richiesta in precedenti sedute.
Illustrando le ragioni della mancata partecipazione al voto da parte della Regione su due documenti, il Rendiconto finanziario e la Relazione annuale, l'assessore alle Infrastrutture ha osservato che agli Enti locali componenti del Comitato non sono stati forniti documenti essenziali per una adeguata valutazione e quindi per l'espressione di un voto informato.
Del mancato invio della Relazione annuale ha dato atto anche la presidente dell'Autorità portuale, che ha ritenuto di poter prescindere da tale oggettiva carenza, richiedendo comunque la votazione del documento. L'assessore auspica che il Comitato portuale sia riconvocato a breve, ponendo all'ordine del giorno i chiarimenti più volte richiesti sui singoli argomenti.