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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Boato in FVG, allarme tra la popolazione. Base Aviano: era boom sonico di un aereo

Boato in FVG, allarme tra la popolazione. Base Aviano: era boom sonico di un aereo

Udine - Nel tardo pomeriggio di mercoledì 11 gennaio, attorno alle 18.30, i cittadini di Fagagna, Martignacco e località limitrofe dell’Udinese si sono allarmati per aver udito un boato.

Un rumore simile al tuono era stato percepito anche nel Pordenonese e nel Bellunese, dando luogo a preoccupazioni e richieste di spiegazioni da parte degli abitanti.
 
Oggi 12 gennaio il Comando statunitense e il comando dell'aeroporto di Aviano hanno comunicato che velivoli appartenenti allo stormo 31st Fighter Wing di stanza ad Aviano (Pn) erano in una zona di addestramento tra le province di Belluno e Pordenone, dove ieri pomeriggio era stato percepito il boato.

L'episodio, che potrebbe essere stato causato dal boom sonico di un aereo, era stato segnalato intorno alle 18.34 di ieri.

Il boom sonico è un rumore che viene prodotto quando un oggetto sposta l'aria così velocemente da formare un'onda d’urto.

"Le dinamiche dell'evento - prosegue la nota - sono al vaglio del personale tecnico del 31st FW, con l'intento di individuare le esatte cause e che simili circostanze non si ripetano in futuro”.

Fischione affetto da influenza aviaria nella laguna di Grado. Allerta per avicoltori e cacciatori

Fischione affetto da influenza aviaria nella laguna di Grado. Allerta per avicoltori e cacciatori

Gorizia - Il 5 gennaio 2017 il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha confermato la positività per un virus influenzale ad alta patogenicità sottotipo H5N8 in un fischione (Anas Penelope) rinvenuto morto nei pressi della laguna di Grado (Go).

Lo stesso giorno sono stati comunicati i risultati delle analisi filogenetiche del virus HPAI H5N5 identificato il 28 dicembre scorso: il virus si raggruppa con virus H5N8 ritrovati in Europa, Russia, Mongolia, India e Cina nel corso del 2016 e presenta la maggiore similarità con due virus identificati nel dicembre 2016 in Polonia.

Nelle ultime settimane erano stati notificati nuovi focolai a livello europeo. L’Irlanda e la Slovacchia hanno confermato per la prima volta focolai di HPAI sostenuti dal sottotipo H5N8. In Croazia e in Romania, in cui erano già stati identificati focolai nei selvatici, sono state notificate le prime positività nel pollame domestico.

In Germania, sono stati notificati nuovi focolai di HPAI H5N8 nei domestici e in due allevamenti rurali è stato identificato un virus H5 a bassa patogenicità (LPAI). In Montenegro e in Italia sono state confermate due positività in volatili selvatici sostenuti dal sottotipo H5N5.

In Bulgaria sono stati notificati nuovi focolai sostenuti da un virus ad alta patogenicità. Infine, in Ungheria, Polonia e Olanda sono stati notificati nuovi focolai sostenuti da H5N8, sia nei domestici sia nei selvatici.

Le autorità sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia hanno tempestivamente attuato tutte le misure di bio sicurezza applicabili, comprese quelle destinate ai cacciatori, come indicato dal Decreto ministeriale emesso lo scorso 30 dicembre, appena confermata la presenza del focolaio di influenza aviaria nella laguna di Grado.

La situazione è sotto controllo ed è stata adeguatamente rafforzata la sorveglianza, attraverso i Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie.

Lo ha reso noto nei giorni scorsi la Direzione centrale Salute della Regione, in risposta alle preoccupazioni espresse dalla portavoce del M5S in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo, precisando che sempre in circostanze come questa si applicano subito e senza indugi efficaci e consolidate procedure, a garanzia della salute della popolazione.

Si tratta in particolare di prescrizioni destinate a proprietari di animali e cacciatori che, come previsto dal Decreto ministeriale, comprendono anche l'aumento dei controlli virologici negli allevamenti e l'immediato divieto all'utilizzo nell'attività venatoria di richiami vivi.

Incendi in Regione: la Forestale ricorda il divieto di accensione di fuochi e lancio di petardi

Incendi in Regione: la Forestale ricorda il divieto di accensione di fuochi e lancio di petardi

Udine - La Forestale regionale, su indicazione dell’Assessorato alle Risorse agricole, ha ribadito con forza il divieto di accensione di fuochi ed invita la popolazione ad evitare lanci di petardi e liberazione di lanterne cinesi per i festeggiamenti di fine anno.

Dopo i due incendi scoppiati martedì 27 dicembre a Tolmezzo e Faedis, tempestivamente domati con l’intervento del Corpo Forestale Regionale (CFR), dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell'Ordine e di numerosi volontari della Protezione civile, l’allerta in Regione resta elevata.

I due incendi, che hanno percorso complessivamente oltre 20 ettari di superficie, in gran parte boscata, sono stati spenti in breve grazie all'organizzazione del sistema regionale di prevenzione e lotta agli incendi, attivo ai massimi livelli.

L'assessore Cristiano Shaurli ha sottolineato come “il nostro territorio sta attraversando un periodo con condizioni climatiche particolari e anomale per la stagione: non piove da oltre un mese, non vi è neve naturale fino a quote elevate, le temperature diurne hanno livelli più simili alla primavera che al pieno inverno. Inoltre l'inversione termica fa sì che vi sia più caldo in montagna che in pianura e molte zone sono interessate da venti anche di forte intensità. L'insieme di queste condizioni ha fatto notevolmente aumentare il rischio di incendi boschivi, soprattutto sui versanti esposti a Sud delle aree pedemontane e montane della regione".

A questo riguardo il CFR ricorda che l'accensione di fuochi per l'eliminazione di ramaglie o di altro materiale di risulta è vietata durante i periodi di massima pericolosità come l'attuale e invita alla massima prudenza anche durante i festeggiamenti di fine anno.

Va evitato il lancio di fuochi d'artificio, petardi e botti nelle zone boscate o in aree limitrofe per evitare che i residui della combustione possano costituire facile innesco per le fiamme sulla vegetazione già molto secca.

Si segnala anche che l'utilizzo delle lanterne cinesi, oltre a non essere liberamente consentito, costituisce un rischio concreto per l'innesco di incendi boschivi in aree incontrollate e incontrollabili: le manifestazioni pubbliche che implicano il lancio di tali oggetti sono soggette a specifica autorizzazione.

Come ricordato anche da alcune Questure competenti in materia, l'utilizzo di lanterne volanti in occasione di feste private configura la fattispecie di accensione pericolosa e può essere punita con l'ammenda o con l'arresto se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone.

Shaurli ricorda infine che ogni principio di incendio boschivo va tempestivamente segnalato al numero verde della Sala operativa della Protezione civile della Regione (800 500 300) e, quando riguarda aree urbane e abitate, al 115 dei Vigili del Fuoco.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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