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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

A Trieste i risultati delle esplorazioni di Timavo System Exploration 2016

Si presentano a Trieste i risultati delle esplorazioni di Timavo System Exploration 2016

Trieste - Si svolge martedì 25 ottobre alle ore 18 presso il Museo civico di Storia Naturale di Trieste il primo incontro per la divulgazione dei risultati delle esplorazioni di Timavo System Exploration 2016.

Il progetto italo – francese Timavo System Exploration si è sviluppato dal novembre 2012 ed ha come promotori il National Cave Diving Commette of F.F.E.S.S.M (Fédération  Française d’étude et de Sports Sous-Marine) e la Società Adriatica di Speleologia, con la collaborazione del dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste, del Museo Civico di Storia Naturale, con il patrocinio dei comuni di Trieste e Duino - Aurisina.

Quest’anno le esplorazioni si sono svolte tra il 13 ed il 20 agosto. La collocazione del campo base presso l’agriturismo Camping Carso ad Aurisina ha facilitato le operazioni tecniche e logistiche.

I risultati sono rilevanti dal punto di vista geografico e scientifico e, da un certo punto di vista, si possono definire come nuove scoperte geografiche sul territorio della regione Friuli Venezia Giulia.  

Durante l’incontro - ad ingresso gratuito - Paolo Guglia, Piero Luchesi e Marco Restaino illustrano gli aspetti organizzativi e di management, mostrano i nuovi rilievi e le cavità scoperte, con cenni agli sviluppi possibili. Si prevedono interventi degli enti che hanno collaborato al progetto.

Tutto il progetto denominato “Timavo System Exploration” nasce da una lettera della Società Adriatica di Speleologia circa quattro anni fa, inviata al comitato francese di speleologia subacquea del F.F.E.S.S.M., (Fédération Française d’étude et de Sports Sous –Marine) che aveva collaborato nelle esplorazioni del Timavo in anni precedenti.  

L’interesse e la simpatia che si è instaurata tra il gruppo SAS (Società Adriatica di Speleologia) e il gruppo degli speleosub è di per sé gratificante e questo ha contaminato di entusiasmo altri, che si sono offerti per dare una mano, sempre necessaria in questi frangenti.   

Quest’anno, visto il basso livello delle acque del fiume, lo speleosub Michel Philips, in accordo con il team, ha pensato di avviare l’esplorazione del sifone d’uscita nell’abisso di Trebiciano e lì ci sono state veramente delle progressioni eccezionali in considerazione delle condizioni estreme di quei condotti.

Nessuno si è fatto male, e le procedure e la tecnologia utilizzate dagli speleo sub del FFESSM sono ulteriore garanzia di sicurezza.

Al pozzo dei Colombi gli speleosub hanno visto un proteo a 72 metri di profondità sotto la superficie, un record, e nell’abisso di Trebiciano una grande quantità di questi animali concentrati in certi tratti e anche di dimensioni ragguardevoli, segno di acque ecologicamente sane.  

Gli aspetti organizzativi e di managment dell’intero progetto sono presentati da Piero Luchesi, che se ne è occupato in prima persona; i nuovi rilievi realizzati da Paolo Guglia mostrano l’eccezionale obiettivo raggiunto dal team di esploratori.

Marco Restaino presenta gli aspetti speleologici dei possibili sviluppi delle esplorazioni e le nuove collaborazioni.

Le immagini della presentazione sono dei fotografi Alberto Maizan, Roberto Radovan, Stefano Savini, Paolo Guglia, Alberto e Fabio Vatore.  

Va ancora ricoradata l’opera artistica di Giuliano Tamburlini che ha realizzato il logo di TSE 2016 rappresentato da un proteo che attraverso un singolare processo di ominazione si evolve in speleo subacqueo (nella foto).
 
Gli speleosub che hanno partecipato sono: Marc Douchet, Maxence Fouilleul, Brice Masi, Christian Kiki Morè, Michel Philips e Jeremy Prieur Drevon (National cave diving commete della FFESSM).

Passione, competenza e prudenza sono le caratteristiche esplorative di questo gruppo i cui componenti provengono da ogni parte della Francia, accompagnati da Claude Touloumidjan che vanta immersioni in ogni parte del pianeta.

Oltre 40 speleologi sono stati di supporto alla missione e in totale hanno operato a vario titolo 67 persone appartenenti a 5 gruppi italiani 4 gruppi sloveni, 1 gruppo francese e 1 gruppo tedesco.

Di seguito le Associazioni partecipanti:
Društvo za raziskovanje jam Simon Robič Domžale (Slovenia), Gruppo Esplorazione Speleo-torrentistica Pescara (Italia), Gruppo Grotte Forre CAI L'Aquila (Italia), Gruppo Speleologico Monfalconese A.D.Fante (Italia), Hohlenkundliche Vereinigung eXentriX IG - Hamminkeln (Germania), Jamarski odsek Slovenskega planinskega društva J.O.S.P.D.T. - Trieste (Italia), Jamarsko Društvo "Danilo Remškar" - Ajdovščina (Slovenia), Jamarsko Društvo Dimnice Koper (Slovena), Jamarsko društvo Sežana (Slovenia), National Cave Diving Commette della FFESSM - Marseille (Francia) e Società Adriatica di Speleologia SAS - Trieste (Italia).

(Credits: Marco Restaino)

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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