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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Scintille tra Comune di Trieste e Regione sul rispetto degli adempimenti ambientali della Ferriera

Scintille tra Comune di Trieste e Regione sul rispetto degli adempimenti ambientali della Ferriera

Trieste - Botta e risposta tra Comune di Trieste e amministrazione regionale sul rispetto degli adempimenti ambientali da parte della proprietà dell’impianto della Ferriera, situata nella zona industriale di Servola nel capoluogo giuliano.

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza aveva inviato il 10 novembre alla Regione una diffida affinchè fosse formalmente definito il procedimento inerente le prescrizioni poste alla Siderurgica Triestina e contenute nell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A. rilasciata con Decreto regionale n. 96/Amb del 27 gennaio 2016) mediante “l'accertamento del completamento degli interventi strutturali relativi all'altoforno dello stabilimento siderurgico di Servola”. Completamento che la Siderurgica Triestina, da parte sua, ha asserito di aver portato a termine (con propria nota del 14 aprile u.s.).

Il Comune ha intimato alla Regione di “concludere, entro 45 giorni il relativo procedimento amministrativo concernente l'accertamento degli interventi strutturali compiuti sull’altoforno con invito, nel caso di accertata inosservanza alle prescrizioni autorizzatorie rilasciate, a procedere nei confronti della Siderurgica Triestina S.r.l.”

Con altro provvedimento – Ordinanza Sindacale indirizzata alla proprietà della Ferriera – il Sindaco Dipiazza si è rivolto direttamente alla Siderurgica Triestina S.r.l., intimando di rientrare nei limiti delle 34.000 tonnellate di produzione mensile di ghisa e mantenere tale livello produttivo “ai fini della tutela della salute pubblica e conformemente al citato decreto AIA del 27 gennaio 2016”, nelle more dell'emanazione del provvedimento conclusivo di accertamento del completamento degli interventi strutturali per l’altoforno”, ovvero fino alla definitiva puntualizzazione sulla reale situazione della Ferriera e sul rispetto delle prescrizioni assegnate aventi influenza in particolare dal punto di vista della tutela ambientale e sanitaria che - sostiene il Comune - la Regione non ha ancora provveduto a formalizzare.

Da parte sua la Regione fa sapere che "la diffida del Comune è del tutto non pertinente e strumentale. L'Arpa ha effettuato con continuità i controlli e il Comune in particolare ha partecipato al sopralluogo che si è svolto alla Ferriera lo scorso 13 settembre, ne ha condiviso le conclusioni e sottoscritto il verbale".

È la replica, ancora ufficiosa, dell'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia alla diffida ricevuta dal Comune di Trieste "a concludere entro 45 giorni il procedimento amministrativo relativo agli interventi strutturali per l'altoforno".

Per la Regione, a tale proposito "il Comune ritiene erroneamente che sia necessario adottare un provvedimento amministrativo, in quanto non siamo in presenza di un procedimento amministrativo, bensì nell'ambito di una verifica tecnica di una situazione di mero fatto: tanto è vero che non è stato comunicato alcun avvio del procedimento, né è stato individuato un responsabile del procedimento. E ciò proprio perché non vi era alcun procedimento amministrativo".

Dalla Regione si ricorda inoltre che "con il provvedimento con cui è stata rilasciata l'Aia si è imposto a Siderurgica Triestina, al punto 7 delle Condizioni preliminari riportate nell'allegato B al decreto stesso, che l'accertamento del completamento degli interventi verrà effettuato dalla Regione previo sopralluogo congiunto degli enti che partecipano alla Conferenza dei Servizi".

E questo, spiega la Regione, "è esattamente quanto avvenuto: in data 13 aprile 2016 Siderurgica Triestina ha comunicato a tutti gli enti partecipanti alla Conferenza dei Servizi la conclusione di detti lavori a far data dal 1° aprile 2016".

Nel frattempo, nell'ambito della sua periodica attività di controllo, l’Arpa ha ripetutamente verificato - nel periodo tra il 13 aprile e il 13 settembre - oltre agli aspetti ambientali, anche le opere di mitigazione e abbattimenti progressivamente realizzati.

Già nel corso della prima visita ispettiva conclusa con il rapporto dell'11 marzo 2016, ad esempio, l’Arpa ha iniziato una fase di verifica dei molteplici interventi impiantistici prescritti dalla nuova Aia, tra i quali quelli realizzati sull'altoforno, ponendo una particolare attenzione agli aspetti gestionali oltre a quelli costruttivi, per evitare che una inadeguata conduzione degli impianti da parte di Siderurgica Triestina ne vanificasse l'efficacia.

L'attività è documentata nei rapporti delle visite ispettive ordinarie e straordinarie che sono stati eseguite nei mesi successivi e che sono stati regolarmente messi a disposizione degli Enti.

Parallelamente si è svolta l'attività della direzione Ambiente della Regione, attraverso sopralluoghi congiunti con Arpa e altri soggetti.

Infine, il 13 settembre 2016 i rappresentanti di Regione, Comune, Azienda Sanitaria, Vigili del Fuoco e Arpa hanno effettuato un sopralluogo congiunto concludendo, anche in via ricognitiva rispetto a quanto accertato dall'Agenzia, il processo di verifica e accertando formalmente la conclusione degli interventi strutturali dell'altoforno; il verbale è stato sottoscritto da tutti i partecipanti e successivamente inviato via posta certificata dalla Regione agli stessi.

"Si ritiene pertanto che quanto prescritto al punto 7 delle Condizioni preliminari dell'allegato B, sia stato ottemperato ed accertato dagli Enti".

"È evidente, alla luce di quanto esposto, che la Regione non ha bisogno di alcuna vigilanza da parte del sindaco di Trieste. Sarebbe invece benvenuto un atteggiamento di collaborazione istituzionale” conclude il comunicato.

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