• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Ven11222024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La piena del Tagliamento ha messo in difficoltà cinghiali e caprioli che popolano i boschi sulla riva

La piena del Tagliamento ha messo in difficoltà cinghiali e caprioli che popolano i boschi sulla riv

Latisana - All'indomani delle piene che hanno interessato i fiumi del Friuli Occidentale, da Latisana giunge una notizia curiosa, segnalata da alcuni siti di notizie locali: la presenza di cinghiali ed altri animali (cervi, caprioli) dentro il Tagliamento, alle porte dell'abitato.

Sono stati molti tra i residenti ad accorgersi che ieri mattina, 12 novembre, il fiume stava trascinando, oltre ai detriti, anche gli animali, molti dei quali tentavano di risalire contro corrente in cerca di un punto dove riguadagnare la riva. C'è infatti una discreta presenza di questo tipo di fauna nei boschi ai lati del fiume fra Ronchis, San Michele al Tagliamento e Latisana.

Ecco il racconto di Laura Chiarcos, come lo riporta il sito latisana.it: "io e mio padre siamo appena rincasati dopo aver seguito una cerva che trascinata dall’acqua cercava di risalire sull’argine, impresa ovviamente impossibile visto che è tutto cemento e vi sono poste praticamente due misere scalette a lunga distanza tra loro… ha attraversato due volte trascinata dall’acqua le due sponde e una volta spaventata da un camion è ritornata in acqua... fortunatamente ora è al ‘sicuro’ su un pò di terra dell’argine a San Michele…"

Sul "Messaggero Veneto" si legge: "L’intervento del personale della Polizia provinciale e di un veterinario, aiutati dai volontari della Protezione civile e dai Vigili del fuoco, ha permesso il recupero di tutti gli animali, almeno 40 fra adulti e piccoli, gran parte sedati e trasportati in alcuni centri di raccolta in provincia. Altri esemplari sono stati liberati a nord di Latisana, dove l’acqua non ha invaso la campagna. In alcuni casi l’intervento dei volontari è stato necessario per tirare fuori dall’acqua altri cinghiali e soprattutto i caprioli, almeno una quindicina, che da soli non sono riusciti a mettersi in salvo".

Secondo i residenti, a Latisana occorrerebbero più risalite o scalette sull'argine del Tagliamento: "Questo vuol dire che se io passeggio sotto e cado sarà difficile trovare un appiglio per risalire se non impossibile" conclude la lettrice di latisana.it

Pordenone: Noncello, iniziato il deflusso e la paura viene scacciata

Pordenone: Noncello, iniziato il deflusso e la paura viene scacciata

PORDENONE - Non si sono toccati i livelli del 2010, ma la paura è stata, comunque, tanta con i fiumi Noncello e Meduna a far passare la notte insonne a diversi pordenonesi.

Pochi, per fortuna, gli allagamenti, soprattutto a Villanova e a Vallenoncello e in centro lungo le vie Codafora e del Molino, con il Noncello che ha continuato a crescere ieri, 12 novembre, fino alle 19 raggiungendo i 7 metri e 45 centimetri al ponte di Adamo ed Eva, per poi cominciare a scendere lentamente nel corso della serata e della notte.

Il Meduna, invece, ha raggiunto il massimo livello di piena all’una di notte, con 21,61 metri, per poi scendere, nel corso del pomeriggio sotto i 20 metri.

Quanto alla giornata di oggi, 13, fino alla prima mattinata restano chiuse via Martiri Concordiesi, via Codafora, via del Molino, via Di Vittorio e via del Passo a Vallenoncello dove restano isolate 4 abitazioni. Quattro corsie del park Marcolin sono state interdette alla sosta, una delle quali ricoperta di acqua.

Scantinati allagati si sono avuti nelle vie del Maglio, in vicolo Molino e in via Codafora.

Nelle ore di punta si sono verificate lunghe code in molti punti della città.

 

Ricorso al Tar dei Comuni rurali contro l'elettrodotto Udine - Redipuglia, un "mostro" lungo 40 km

Ricorso al Tar dei Comuni rurali interessati dal passaggio dell'elettrodotto Udine - Redipuglia, un

Palmanova (Ud) - Il 12 novembre il Comune di Palmanova, con i comuni di Mortegliano, San Vito al Torre, Trivignano Udinese, Lestizza, Basiliano, e Pavia di Udine, ha sottoscritto il ricorso al Tar del Lazio contro i ministeri di Ambiente, Beni Culturali, Regione Fvg e società Terna per l'annullamento della pronuncia di valutazione di impatto ambientale favorevole all'elettrodotto Udine - Redipuglia, una gigantesca linea elettrica da 380 kv che Terna intende costruire da Redipuglia ad Udine Ovest per trasportare energia fino alla pianura. Si tratta di 40 chilometri di “cavo” aereo sospeso su una distesa di 117 tralicci alti anche oltre sessanta metri e “bardati”, per evitare che gli aerei ci sbattano contro.

Nel ricorso si parla di "enorme impatto negativo che l'infrastruttura - come approvata - comporterebbe su paesaggio, salute, ambiente, economia dei residenti con danni a agricoltura e mancanza di Valutazione ambientale strategica".
Il ricorso evidenza infatti anche il depauperamento economico delle aree agricole, con un deprezzamento dei terreni interessati dall’elettrodotto di oltre 11 milioni di euro.

Nei giorni scorsi il comitato "Vita del Friuli rurale" aveva manifestato a Trieste - in friulano - davanti al Consiglio regionale, per denunciare la mancata risposta della Regione alle richieste di modifica del progetto.

Il Comitato in pochi giorni ha raccolto 8 mila sottoscrizioni per ottenere l’interramento dell’elettrodotto. Dice Alvise Tibaldi portavoce del Comitato: "L’elettrodotto deve essere interrato perché la linea aerea deturpa il paesaggio costituito da una suggestiva trama di infrastrutture rurali e vie che incardinano prospetticamente campanili, piccoli centri rurali insediati nelle “centurie” agli incroci del sistema stradale antico".

A sostegno della “tesi paesaggistica” c’è il Programma regionale di sviluppo rurale 2007/2013 del Friuli Venezia Giulia, che ha fra gli obiettivi la tutela e la salvaguardia del territorio.

Per convincere i residenti, Terna ha avviato nelle passate settimane una campagna pubblicitaria e cartellonistica basata su “rappresentazioni bucoliche rasserenanti” di una campagna dove compaiono elettrodotti invisibili. "Le magie di Terna – sostiene  Tibaldi - non spostano l’opinione della gente e cioè che il mega impianto elettrico deve andare sottoterra".

Tibaldi nel frattempo ha inviato al Garante per la concorrenza ed il mercato una segnalazione di abuso di posizione dominante e di pubblicità ingannevole da parte di Terna.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.