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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Maltempo in arrivo in FVG con piogge abbondanti. Per domenica e lunedì le previsioni dicono neve

Maltempo in arrivo in FVG con piogge abbondanti. Per domenica e lunedì le previsioni dicono neve

Trieste - La perturbazione in arrivo tra mercoledì 28 e giovedì 29 novembre è stata battezzata Medusa e ci porta nel cuore dell'inverno: dopo un fine settimana dal clima mite ma nebbioso, la nuova perturbazione porta piogge abbondanti e un brusco calo delle temperature tra domenica 2 e lunedì 3 dicembre.

Gli operatori turistici della Regione scrutano con ansia il cielo: le nevicate - secondo le previsioni - dovrebbero raggiungere nel fine settimana quota 800-1000 metri ed essere relativamente abbondanti.

Dal pomeriggio di mercoledì 27 sono previste sul Fvg piogge anche temporalesche in pianura, più intense sulle Prealpi carniche. Lo annuncia la Protezione civile regionale, sulla base delle previsioni dell'Osmer Arpa. Sulla costa soffierà scirocco forte e saranno probabili mareggiate e acqua alta, specie nella sera di mercoledì.

Sono quindi probabili situazioni di crisi nella rete idrografica minore e di drenaggio urbano, locali fenomeni di instabilità dei pendii e piene dei corsi d'acqua nei bacini del Livenza e del Tagliamento. Prevista anche acqua alta sulla costa nella sera di mercoledì. Nella stessa giornata è previsto anche l'arrivo della bora a Trieste.

L'intensa perturbazione deriva da un forte ciclone mediterraneo alimentato da nord dall'aria fredda di origine polare e da sud da correnti sciroccali. Generato dall'incontro di due masse d'aria, una fredda e l'altra calda, Medusa porterà maltempo soprattutto al Nord e sulle regioni tirreniche, già a partire dal pomeriggio di martedì 27.

Le regioni che saranno maggiormente coinvolte dalle piogge sono quelle del versante tirrenico (Liguria, Toscana, Lazio e Campania), oltre alle regioni settentrionali (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia). Lo scirocco favorià nuovamente l'acqua alta a Venezia.

Il rischio sarà più alto nella mattinata di mercoledì, quando il maltempo imperverserà in tutta Italia, con importanti precipitazioni al Nord, ma anche tra Toscana e Lazio e sulla Campania. La neve sulle Alpi sarà al di sopra dei 1300-1800 metri.

La perturbazione comincerà ad abbandonare gradualmente l'Italia nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29: le piogge lasceranno il Nord, ma il maltempo continuerà ad imperversare ancora al Centro-Sud. Ma non andrà meglio nel prossimo week-end, quando le temperature si confermeranno rigide, in pieno clima invernale.

Le statistiche sono d'accordo: la Terra è sempre più calda. Il Fvg presto "regione mediterranea"

Le statistiche sono d'accordo: la Terra è sempre più calda. Il Fvg presto

Trieste - Cosa hanno in comune la pubblicazione "Regione in cifre 2012" del Friuli Venezia Giulia - presentata venerdì 16 novembre scorso - ed il rapporto di novembre "Turn Down the Heat" della Banca Mondiale, oltre al fatto che entrambi i documenti sono noiosi e zeppi di numeri che nessuno, se non gli addetti ai lavori, si va mai a leggere?

L'annuario statistico del Friuli Venezia Giulia viene pubblicato dal 1970 e racconta in una serie di tabelle popolazione, economia, credito, turismo, cultura, ambiente, della nostra Regione. La Banca Mondiale, oltre a distribuire risorse finanziarie a Paesi in difficoltà, con i suoi studi dà una visione dello stato del pianeta in vari ambiti, tra cui quello ambientale.

Scorrendo il testo della "Regione in cifre" si trovano i dati più aggiornati nelle pagine dedicate all'agricoltura, visto che i primi risultati del Censimento generale 2011 sono proprio quelli del settore agricolo.

Ciò che colpisce è che il Friuli Venezia Giulia, da regione nordica, sta diventando una regione mediterranea. Pomodori, grano duro, uva da tavola, stanno soppiantando cavoli, patate e mais. Di sicuro è una buona notizia per le tavole del Nord Est, ma dal punto di vista ambientale lo è un po' meno: è il segnale che il termometro sale anche da noi.

Scrive la Banca Mondiale: "Senza ulteriori impegni e azioni per ridurre le emissioni di gas serra, il mondo rischia di riscaldarsi di più di 3°C al di sopra del clima preindustriale. Anche con i correnti impegni e promesse degli Stati per la riduzione delle emissioni, vi è circa il 20 per cento di probabilità che l'aumento della temperatura globale del pianeta sia superiore a 4°C entro il 2100. Un riscaldamento di 4°C potrebbe verificarsi già a partire dal 2060. Un tale riscaldamento porterebbe ad un innalzamento del livello del mare da 50 cm a 1 metro".

Più 4 gradi vuol dire che l'Italia avrà un clima tropicale, con estati torride e inverni caldi e piovosi. Del resto è la cronaca meteo di quest'anno: il Friuli Venezia Giulia ha sperimentato una delle estati più calde degli ultimi 60 anni. La siccità - lo ha denunciato la Coldiretti a ottobre - ha fatto aumentare il livello di fitotossine annullando il raccolto di mais.
Le piogge e le piene dei giorni scorsi hanno confermato la tendenza verso questo tipo di clima.

Tutti motivi per mettere nell'agenda dei prossimi governi, regionale e nazionale, il tema della riduzione dei consumi energetici e della sicurezza ambientale.

Dopo l'ondata di maltempo sul Friuli Occidentale incombe il rischio delle frane

Dopo l'ondata di maltempo sul Friuli Occidentale incombe il rischio delle frane

Pordenone - Una frana incombe dal tardo pomeriggio di martedì 13 novembre sulla borgata Sottoforca di Castelnovo del Friuli (Pordenone). Sul posto si sono portati i vigili del fuoco di Pordenone e il tecnico comunale: i periti hanno deciso che, vista l'oscurità, non era possibile stabilire l'esatto fronte dello smottamento.

I cinque componenti della famiglia la cui abitazione è più vicina al cedimento hanno dovuto lasciare la casa. Per la notte - ha riferito il sindaco Lara De Michiel - è stato messo a disposizione un alloggio comunale. Questa mattina - 14 novembre - i funzionari, assieme alla Protezione civile regionale, stanno valutando le modalità della bonifica e della messa in sicurezza della frana, causata dalle forti piogge abbattutesi in zona da sabato a stamani.

Rimangono sotto il controllo degli operatori del servizio idraulica della direzione centrale all'Ambiente i territori della Destra Tagliamento.

Nella nottata a cavallo tra lunedì e ieri una frana ha bloccato la provinciale 41 che da Pinzano al Tagliamento porta a Forgaria del Friuli. A Pert di Vito d’Asio un altro smottamento ha invaso la strada. L’Alta Val d’Arzino, con le frazioni di Pielungo e San Francesco, è di fatto isolata.

"Anche ieri - afferma l'assessore all'Ambiente, Sandra Savino - sono proseguite da parte dei tecnici regionali le verifiche di sicurezza conseguenti alle forti piogge, con il controllo e la sorveglianza degli argini attivato dalle prime ore di domenica scorsa, in coordinamento e sinergia con la sala operativa della Protezione civile. È costante anche la presenza di un presidio territoriale sui fiumi Tagliamento, Livenza, Cellina e Meduna attuata dagli operatori delle strutture periferiche di Udine e Pordenone che seguono con attenzione l'evolversi della situazione, monitorando i livelli idrometrici specie sui tratti dei fiumi protetti da argini e sul territorio circostante".

In provincia di Udine sono in corso gli interventi di messa in sicurezza su tratti della Sp dalla Val Raccolana a Tarvisio, della Sp di Paularo e della Sp Val Pontaiba a Ligosullo. Qquest'ultima arteria è stata chiusa a tempo indeterminato e il traffico è stato indirizzato sulla strada provinciale di Tausia.

L'intervento per la messa in sicurezza della strada e del versante è stato preso in carico dalla Protezione Civile Regionale. Rimane prudenzialmente ancora chiuso al traffico il tratto della strada Val Raccolana.

Chi deve andare a Sella Nevea da Tarvisio deve utilizzare la SS 13 e passare da Chiusaforte. Una ditta incaricata dalla Provincia è impegnata nel consolidamento della scarpata della della Sp di Passo Pramollo danneggiata dal fiume Fella. La Sp 41 di Forgaria è rimasta chiusa dalle 21.00 di lunedì sera fino a martedì 13 per un albero piegato verso la strada.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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