Le statistiche sono d'accordo: la Terra è sempre più calda. Il Fvg presto "regione mediterranea"
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Lunedì, 19 Novembre 2012 12:01
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Cosa hanno in comune la pubblicazione "Regione in cifre 2012" del Friuli Venezia Giulia - presentata venerdì 16 novembre scorso - ed il rapporto di novembre "Turn Down the Heat" della Banca Mondiale, oltre al fatto che entrambi i documenti sono noiosi e zeppi di numeri che nessuno, se non gli addetti ai lavori, si va mai a leggere?
L'annuario statistico del Friuli Venezia Giulia viene pubblicato dal 1970 e racconta in una serie di tabelle popolazione, economia, credito, turismo, cultura, ambiente, della nostra Regione. La Banca Mondiale, oltre a distribuire risorse finanziarie a Paesi in difficoltà, con i suoi studi dà una visione dello stato del pianeta in vari ambiti, tra cui quello ambientale.
Scorrendo il testo della "Regione in cifre" si trovano i dati più aggiornati nelle pagine dedicate all'agricoltura, visto che i primi risultati del Censimento generale 2011 sono proprio quelli del settore agricolo.
Ciò che colpisce è che il Friuli Venezia Giulia, da regione nordica, sta diventando una regione mediterranea. Pomodori, grano duro, uva da tavola, stanno soppiantando cavoli, patate e mais. Di sicuro è una buona notizia per le tavole del Nord Est, ma dal punto di vista ambientale lo è un po' meno: è il segnale che il termometro sale anche da noi.
Scrive la Banca Mondiale: "Senza ulteriori impegni e azioni per ridurre le emissioni di gas serra, il mondo rischia di riscaldarsi di più di 3°C al di sopra del clima preindustriale. Anche con i correnti impegni e promesse degli Stati per la riduzione delle emissioni, vi è circa il 20 per cento di probabilità che l'aumento della temperatura globale del pianeta sia superiore a 4°C entro il 2100. Un riscaldamento di 4°C potrebbe verificarsi già a partire dal 2060. Un tale riscaldamento porterebbe ad un innalzamento del livello del mare da 50 cm a 1 metro".
Più 4 gradi vuol dire che l'Italia avrà un clima tropicale, con estati torride e inverni caldi e piovosi. Del resto è la cronaca meteo di quest'anno: il Friuli Venezia Giulia ha sperimentato una delle estati più calde degli ultimi 60 anni. La siccità - lo ha denunciato la Coldiretti a ottobre - ha fatto aumentare il livello di fitotossine annullando il raccolto di mais.
Le piogge e le piene dei giorni scorsi hanno confermato la tendenza verso questo tipo di clima.
Tutti motivi per mettere nell'agenda dei prossimi governi, regionale e nazionale, il tema della riduzione dei consumi energetici e della sicurezza ambientale.