Ricorso al Tar dei Comuni rurali contro l'elettrodotto Udine - Redipuglia, un "mostro" lungo 40 km
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Lunedì, 12 Novembre 2012 16:49
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Palmanova (Ud) - Il 12 novembre il Comune di Palmanova, con i comuni di Mortegliano, San Vito al Torre, Trivignano Udinese, Lestizza, Basiliano, e Pavia di Udine, ha sottoscritto il ricorso al Tar del Lazio contro i ministeri di Ambiente, Beni Culturali, Regione Fvg e società Terna per l'annullamento della pronuncia di valutazione di impatto ambientale favorevole all'elettrodotto Udine - Redipuglia, una gigantesca linea elettrica da 380 kv che Terna intende costruire da Redipuglia ad Udine Ovest per trasportare energia fino alla pianura. Si tratta di 40 chilometri di “cavo” aereo sospeso su una distesa di 117 tralicci alti anche oltre sessanta metri e “bardati”, per evitare che gli aerei ci sbattano contro.
Nel ricorso si parla di "enorme impatto negativo che l'infrastruttura - come approvata - comporterebbe su paesaggio, salute, ambiente, economia dei residenti con danni a agricoltura e mancanza di Valutazione ambientale strategica".
Il ricorso evidenza infatti anche il depauperamento economico delle aree agricole, con un deprezzamento dei terreni interessati dall’elettrodotto di oltre 11 milioni di euro.
Nei giorni scorsi il comitato "Vita del Friuli rurale" aveva manifestato a Trieste - in friulano - davanti al Consiglio regionale, per denunciare la mancata risposta della Regione alle richieste di modifica del progetto.
Il Comitato in pochi giorni ha raccolto 8 mila sottoscrizioni per ottenere l’interramento dell’elettrodotto. Dice Alvise Tibaldi portavoce del Comitato: "L’elettrodotto deve essere interrato perché la linea aerea deturpa il paesaggio costituito da una suggestiva trama di infrastrutture rurali e vie che incardinano prospetticamente campanili, piccoli centri rurali insediati nelle “centurie” agli incroci del sistema stradale antico".
A sostegno della “tesi paesaggistica” c’è il Programma regionale di sviluppo rurale 2007/2013 del Friuli Venezia Giulia, che ha fra gli obiettivi la tutela e la salvaguardia del territorio.
Per convincere i residenti, Terna ha avviato nelle passate settimane una campagna pubblicitaria e cartellonistica basata su “rappresentazioni bucoliche rasserenanti” di una campagna dove compaiono elettrodotti invisibili. "Le magie di Terna – sostiene Tibaldi - non spostano l’opinione della gente e cioè che il mega impianto elettrico deve andare sottoterra".
Tibaldi nel frattempo ha inviato al Garante per la concorrenza ed il mercato una segnalazione di abuso di posizione dominante e di pubblicità ingannevole da parte di Terna.