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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Rigassificatore al centro delle polemiche. Dopo le proteste presentata un'interrogazione al governo

Rigassificatore al centro delle polemiche. Dopo le proteste presentata un'interrogazione al governo

Trieste - "Sul progetto di rigassificatore di Gas Natural persiste una forte contrarietà da parte degli enti locali e della popolazione: il Governo valuti se disporre l'immediata sospensione delle procedure adottate fino ad oggi, per consentire un maggior coinvolgimento dei territori".

Lo chiede la senatrice del Pd Tamara Blažina, in un'interrogazione rivolta oggi 29 novembre al ministro dell'Ambiente Corrado Clini e al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, a seguito della pubblicazione dell'avvio della procedura di esproprio delle aree della provincia di Trieste dove dovrebbe essere realizzato il rigassificatore e dove dovrebbe correre il tracciato del futuro elettrodotto, necessario per portare energia all'impianto.

Ieri, 28 novembre, il Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste aveva portato in piazza Unità circa 600 persone per protestare contro il progetto del rigassificatore di Zaule.

"L'avvio della procedura di esproprio - ha spiegato Blažina - segue di pochi giorni la contestata concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale, passata alla Conferenza dei servizi "all'unanimità" nonostante la chiara opposizione del Comune e della Provincia di Trieste, giudicata irrilevante dai funzionari regionali presenti".

"È fondamentale - ha concluso la senatrice - che i ministri competenti siano a conoscenza delle controversie scaturite in seguito a tale riunione e che, alla luce delle perplessità che permangono sulla realizzazione dell'opera e del forte impatto che essa avrebbe sul territorio, valutino la possibilità di disporre la sospensione delle decisioni e delle procedure ad oggi adottate. Credo che un maggior coinvolgimento delle autorità locali e dei territori sia imprescindibile al fine di raggiungere in tempi rapidi una soluzione condivisa".

Oltre a Wwf e Italia Nostra, la protesta di ieri ha visto presenti Un’altra Regione-Trieste, Movimento 5 Stelle, la Lega con il segretario Pierpaolo Roberti che si è detta "vicina ai manifestanti". Presenti i Comunisti italiani e Sel. "Il Comune di Trieste ha già detto no al rigassificatore", ha ricordato Roberto Decarli a nome di tutti i consiglieri di centrosinistra". "Tutti si mobilitino contro l’ecomostro di Zaule", ha detto il consigliere regionale Pd Sergio Lupieri.

Si è registrato un momento di tensione quando un piccolo gruppo di "autonomi" ha provato a convincere il resto dei manifestanti a forzare il blocco dei poliziotti all'ingresso del Comune, ma gli organizzatori della manifestazione si sono dissociati da qualsiasi forma di violenza, allontanandosi momentaneamente dall'area. Tra gli slogan più ripetuti dalla piazza ci sono stati insulti e inviti alle dimissioni per il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il sindaco, Roberto Cosolini, e l'urlo "Trieste libera" da parte dei sostenitori del Territorio libero di Trieste.
 
"Ascolto i fischi, legittimi in democrazia, di chi protesta fuori. Un amministratore deve ascoltare". Ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, nel suo intervento in Consiglio comunale a Trieste, ai cui piedi era in corso la manifestazione.

"Credo però - ha aggiunto - che sarebbe stato più corretto, non nei confronti del presidente della Regione, ma dei lavoratori di Sertubi, Alcatel e tutte le altre realtà - ha continuato Tondo, citando una ad una le aziende in crisi nel territorio giuliano -, se questa seduta fosse stata dedicata anche come attenzione mediatica solo e soltanto a loro e ai loro problemi come richiesto dalla mozione sull'incontro di oggi".

Meteo: finite le piogge, ora arriva un'ondata di freddo intenso. Attesa la prima neve

Meteo: finite le piogge, ora arriva un'ondata di freddo intenso. Attesa la prima neve

Pordenone - Mentre il maltempo è in attenuazione, si traccia il bilancio dei danni provocati dalle nuove piogge di mercoledì 28 novembre, che hanno interessato in particolare la parte occidentale del Friuli Venezia Giulia.

Si sono verificati allagamenti nei comuni di Sacile, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, San Quirino, Fontanafredda, Caneva, Cordenons. Sono state impiegate 14 squadre con 40 volontari dei gruppi comunali di Protezione Civile.

I volontari sono intervenuti per svuotare scantinati a Caneva e Pasiano, e rimuovere le cause degli allagamenti di strade dovute a intasamenti delle reti fognarie. In altri casi sono stati posizionati segnali per prevenire problemi alla viabilità in zone con criticità note.

I volontari hanno anche provveduto alla distribuzione di sacchetti di sabbia laddove necessario come misura di prevenzione. Alle ore 16.30 di ieri stata chiusa la strada regionale 352 della Valcellina in località Ponte Varma a monte di Barcis per l'esondazione del torrente Cellina.

La marea a Grado ha avuto un picco massimo intorno alle ore 22.00 con valori attorno al livello di attenzione di 1.05 metri. Il Livenza ha superato il livello di guardia all'idrometro di San Cassiano alle otto di ieri. Alle ore 17.30 lo scarico complessivo dei bacini montani sul Cellina e Meduna era pari a 155 mc/sec , al di sotto del livello di guardia di 300 mc/s. Chiusi tutti i guadi sui torrenti Cellina e Meduna.

Nella giornata di oggi il vento ha girato da Sud est a Nord Est. Le temperature sono in calo e per il fine settimana sono attese nevicate sopra gli 800-1000 metri.

Rigassificatore a Trieste: dopo il parere favorevole duro botta e risposta tra Serracchiani e Tondo

Rigassificatore a Trieste: dopo il parere favorevole della Conferenza dei servizi si preparano le pr

Trieste - La città contro il rigassificatore: mercoledì 28 novembre, in occasione della seduta del consiglio comunale, al quale sarà presente anche Renzo Tondo, è prevista una manifestazione di protesta dalle 16.30 in poi, davanti al Palazzo del Municipio.

Lo scorso 23 novembre la Conferenza dei servizi aveva dato parere favorevole sul rigassificatore che Gas Natural intende realizzare nel tratto di mare antistante la zona industriale di Zaule. Lo aveva comunicato la società iberica in una nota: "L'assenso all'Autorizzazione integrata ambientale dato dagli enti competenti dimostra che il rigassificatore, anche sotto il profilo della protezione della salute e dell'ambiente, ha le carte in regola", scrive la società.

Due erano i contrari (Comune e Provincia di Trieste) su tre enti pubblici competenti, eppure l'Autorizzazione integrata ambientale per il rigassificatore di Zaule a Trieste - impianto che vale 8 miliardi di metri cubi e 500 milioni di euro - ha avuto via libera dalla Conferenza dei servizi all'unanimità.

A decidere in tal senso era stato Pietro Giust, vicedirettore centrale e direttore del servizio Energia della Regione, che ha tenuto la riunione insieme a Pierpaolo Gubertini, dirigente responsabile del settore Tutela dall’inquinamento. L’approvazione all’unanimità era l’unico modo per non far ricadere la responsabilità dell’Autorizzazione integrata ambientale sulla giunta regionale, che sarebbe stata chiamata a decidere in caso di pareri discordanti. Troppi, alla vigilia delle elezioni, i rischi - secondo l'opposizione - di una decisione politica, di giunta regionale, favorevole all'impianto di rigassificazione.

Debora Serracchiani, candidata alla presidenza della Regione per il Centro sinistra, ha dichiarato che “Nella vicenda del rigassificatore di Trieste Tondo se n’è lavato le mani come Ponzio Pilato”.

Secondo Serracchiani "questa è una delle peggiori prove dell’amministrazione Tondo, che non ha avuto nemmeno il coraggio di mostrare la faccia in una delle scelte più pesanti che toccavano alla Giunta. Calpestando i pareri di tutti gli enti locali del territorio e mascherandosi dietro un atto tecnico, la Giunta Tondo ha offerto uno spettacolo umiliante per i cittadini che dovrebbe governare e al cui giudizio – sottolinea - dovrà presentarsi”.

“Spudorato anche il gioco della Lega - aggiunge Serracchiani - che oggi chiede al Governo di interrompere l’iter propedeutico alla realizzazione del rigassificatore, ma fino a ieri ha taciuto in Regione, cullandosi nell’alleanza con Tondo”.

Il presidente Tondo, da parte sua, ha dichiarato alla stampa che ''Le delibere che danno il via dell'iter del rigassificatore di Zaule sono tutte da ricondurre alla precedente amministrazione regionale, Illy presidente e Cosolini assessore''.

''In particolare - ha proseguito Tondo - l'11 marzo 2005 la Giunta regionale riconosce l'indubbia valenza strategica del rigassificatore di Zaule; il 24 marzo 2006 il governo Prodi con ministro dell'Industria Bersani, inserisce nell'elenco nazionale dei gasdotti realizzabili il gasdotto di Zaule-Trieste, successivamente, con le delibere 604 e 609 della Giunta, Cosolini definisce l'area dei comuni interessati delle due opere".

"Nel 2007, sempre legislatura di centrosinistra, vengono inviate a Roma le prescrizioni della 'Via' nazionale per l'impianto di Zaule e per per l'impianto offshore. Quindi dire che il rigassificatore è voluto dalla Giunta Tondo è un falso, rispetto al quale la mia Giunta non ha fatto alcun atto. All'on. Serracchiani, che parla come sempre senza sapere, un invito a rivolgere appelli di coerenza - ha concluso - al suo capo, l'ex ministro dell'industria e candidato alla presidenza del consiglio Bersani, e all'ex assessore Cosolini''

Sull'avvio delle procedure di esproprio per la realizzazione del rigassificatore, intanto, i consiglieri regionali Igor Kocijancic (Sa-Prc) e Stefano Pustetto (Sa-Sel) hanno chiesto al collega Alessandro Colautti, presidente della IV Commissione consiliare, di prevedere un'audizione urgente con i dirigenti della competente Direzione regionale e con gli altri soggetti istituzionali direttamente interessati all'argomento.

Alla protesta di mercoledì 28 aderiscono diversi gruppi politici e di tutela ambientale: Movimento Trieste Libera, Un’Altra Trieste e Un’Altra Trieste , Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5 Stelle, il Comitato per la Salvaguardia del Golfo, il gruppo consigliare Verdi di San Dorligo e altre associazioni ed anche singoli cittadini.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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