Rigassificatore a Trieste: dopo il parere favorevole duro botta e risposta tra Serracchiani e Tondo
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 18:02
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - La città contro il rigassificatore: mercoledì 28 novembre, in occasione della seduta del consiglio comunale, al quale sarà presente anche Renzo Tondo, è prevista una manifestazione di protesta dalle 16.30 in poi, davanti al Palazzo del Municipio.
Lo scorso 23 novembre la Conferenza dei servizi aveva dato parere favorevole sul rigassificatore che Gas Natural intende realizzare nel tratto di mare antistante la zona industriale di Zaule. Lo aveva comunicato la società iberica in una nota: "L'assenso all'Autorizzazione integrata ambientale dato dagli enti competenti dimostra che il rigassificatore, anche sotto il profilo della protezione della salute e dell'ambiente, ha le carte in regola", scrive la società.
Due erano i contrari (Comune e Provincia di Trieste) su tre enti pubblici competenti, eppure l'Autorizzazione integrata ambientale per il rigassificatore di Zaule a Trieste - impianto che vale 8 miliardi di metri cubi e 500 milioni di euro - ha avuto via libera dalla Conferenza dei servizi all'unanimità.
A decidere in tal senso era stato Pietro Giust, vicedirettore centrale e direttore del servizio Energia della Regione, che ha tenuto la riunione insieme a Pierpaolo Gubertini, dirigente responsabile del settore Tutela dall’inquinamento. L’approvazione all’unanimità era l’unico modo per non far ricadere la responsabilità dell’Autorizzazione integrata ambientale sulla giunta regionale, che sarebbe stata chiamata a decidere in caso di pareri discordanti. Troppi, alla vigilia delle elezioni, i rischi - secondo l'opposizione - di una decisione politica, di giunta regionale, favorevole all'impianto di rigassificazione.
Debora Serracchiani, candidata alla presidenza della Regione per il Centro sinistra, ha dichiarato che “Nella vicenda del rigassificatore di Trieste Tondo se n’è lavato le mani come Ponzio Pilato”.
Secondo Serracchiani "questa è una delle peggiori prove dell’amministrazione Tondo, che non ha avuto nemmeno il coraggio di mostrare la faccia in una delle scelte più pesanti che toccavano alla Giunta. Calpestando i pareri di tutti gli enti locali del territorio e mascherandosi dietro un atto tecnico, la Giunta Tondo ha offerto uno spettacolo umiliante per i cittadini che dovrebbe governare e al cui giudizio – sottolinea - dovrà presentarsi”.
“Spudorato anche il gioco della Lega - aggiunge Serracchiani - che oggi chiede al Governo di interrompere l’iter propedeutico alla realizzazione del rigassificatore, ma fino a ieri ha taciuto in Regione, cullandosi nell’alleanza con Tondo”.
Il presidente Tondo, da parte sua, ha dichiarato alla stampa che ''Le delibere che danno il via dell'iter del rigassificatore di Zaule sono tutte da ricondurre alla precedente amministrazione regionale, Illy presidente e Cosolini assessore''.
''In particolare - ha proseguito Tondo - l'11 marzo 2005 la Giunta regionale riconosce l'indubbia valenza strategica del rigassificatore di Zaule; il 24 marzo 2006 il governo Prodi con ministro dell'Industria Bersani, inserisce nell'elenco nazionale dei gasdotti realizzabili il gasdotto di Zaule-Trieste, successivamente, con le delibere 604 e 609 della Giunta, Cosolini definisce l'area dei comuni interessati delle due opere".
"Nel 2007, sempre legislatura di centrosinistra, vengono inviate a Roma le prescrizioni della 'Via' nazionale per l'impianto di Zaule e per per l'impianto offshore. Quindi dire che il rigassificatore è voluto dalla Giunta Tondo è un falso, rispetto al quale la mia Giunta non ha fatto alcun atto. All'on. Serracchiani, che parla come sempre senza sapere, un invito a rivolgere appelli di coerenza - ha concluso - al suo capo, l'ex ministro dell'industria e candidato alla presidenza del consiglio Bersani, e all'ex assessore Cosolini''
Sull'avvio delle procedure di esproprio per la realizzazione del rigassificatore, intanto, i consiglieri regionali Igor Kocijancic (Sa-Prc) e Stefano Pustetto (Sa-Sel) hanno chiesto al collega Alessandro Colautti, presidente della IV Commissione consiliare, di prevedere un'audizione urgente con i dirigenti della competente Direzione regionale e con gli altri soggetti istituzionali direttamente interessati all'argomento.
Alla protesta di mercoledì 28 aderiscono diversi gruppi politici e di tutela ambientale: Movimento Trieste Libera, Un’Altra Trieste e Un’Altra Trieste , Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5 Stelle, il Comitato per la Salvaguardia del Golfo, il gruppo consigliare Verdi di San Dorligo e altre associazioni ed anche singoli cittadini.