Tagliamento: il Governo definisce le azioni per la riduzione dei rischi di alluvione
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- Pubblicato Martedì, 17 Febbraio 2015 11:44
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FVG - Il tavolo tecnico di #italiasicura ha definito il 16 febbraio le prossime azioni necessarie alla riduzione del rischio di alluvioni rappresentato dal passaggio di piene storiche del fiume Tagliamento.
La Struttura di missione del Governo, riunita a Palazzo Chigi con Regione Friuli Venzia Giulia, Regione Veneto e l'Autorità di Bacino, ha affrontato un'analisi idrologica del fiume e esaminato i progetti per opere da realizzare nella sezione di valle del fiume e mandato per l'individuazione di interventi nella parte alta del corso d'acqua.
Dall'analisi idrologica complessiva del sistema Tagliamento sono stati individuati gli interventi necessari nella sezione di valle fiume: realizzazione opere di presa idraulica per la gestione dei flussi e la risistemazione degli argini del Cavrato, così da poter gestire piene significative.
Gli interventi progettati a valle garantiscono anche il miglioramento della sicurezza nella parte alta del corso d'acqua grazie ad una maggiore capacità di deflusso verso mare delle acque di piena.
Fra tre mesi il tavolo tecnico tornerà a riunirsi per completare il lavoro fin qui svolto e valutare il complesso delle opere, a monte e a valle, per la messa in sicurezza delle popolazioni lungo tutta l'asta del fiume.
Con il bel tempo tornano le polveri sottili. A Udine scatta piano antinquinamento. Trieste a rischio
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- Pubblicato Lunedì, 09 Febbraio 2015 17:27
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Da lunedì 9 febbraio, e fino alla mezzanotte del 13 febbraio, l'Arpa prevede a Udine valori oltre la soglia per le polveri sottili, con il superamento dei valori delle Pm10, il cui limite, lo ricordiamo, è fissato in 50 microgrammi come media giornaliera. Anche a Trieste sono previsti incrementi di concentrazione.
Per questo motivo il Comune di Udine informa che scattano, le misure previste dal Piano di Azione Comunale per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e la riduzione degli agenti inquinanti nell’aria. In questo caso, dunque, oltre al consueto invito a ridurre l’uso dei mezzi privati, torna l’obbligo di abbassare da 20 a 18° le temperature medie impostate internamente agli edifici.
Per quanto concerne la circolazione dei veicoli le limitazioni riguardano i soli mezzi più vecchi ed inquinanti, ovvero quelli a benzina euro 0 e 1, diesel 0, 1, 2 e 3 e ciclomotori e motoveicoli 0 e 1, e sono,lo ricordiamo, sempre attive ogni giorno fino al 31 marzo dalle 16 alle 20 esclusivamente all’interno del ring cittadino e con l’esclusione, tra gli altri, dei residenti nell’area interessata al divieto.
Tutte le deroghe e le limitazioni previste dal Piano antismog sono consultabili sul sito internet del Comune di Udine
A Trieste il Comune informa che le condizioni meteorologiche, caratterizzate da rilevante variabilità, vengono attentamente monitorate per l'adozione dei provvedimenti di restrizione del traffico.
Nel frattempo l'amministrazione raccomanda alla cittadinanza di adottare comportamenti idonei a ridurre l'esposizione individuale e a contenere le emissioni, limitando l'uso dei mezzi di circolazione privati e, per quanto possibile, riducendo temperatura e durata di accensione degli impianti di riscaldamento.
Mais Ogm in FVG: il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell'agricoltore Giorgio Fidenato
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- Pubblicato Sabato, 07 Febbraio 2015 12:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Il Consiglio di Stato ha depositato il 6 febbraio la sentenza che respinge definitivamente il ricorso dell'imprenditore agricolo di Mereto di Tomba Giorgio Fidenato. L'esponente di Futuragra, che da una decina d'anni si batte per la liberalizzazione delle sementi geneticamente modificate, aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura del mais Ogm in Italia.
Lo scorso 23 gennaio il Governo aveva in ogni caso prorogato il divieto di coltivazione per altri 18 mesi con un nuovo decreto.
La sentenza del Consiglio di Stato ha evidenziato che in attesa dell’adozione di misure comunitarie, uno stato che fa parte dell’Unione europea “può decidere se e per quanto tempo mantenere in vigore le misure d’emergenza nazionali adottate”.
Il giudice ha anche riconosciuto che i ministeri della Salute, dell’Agricoltura e dell’Ambiente hanno “correttamente ritenuto che il mantenimento della coltura del mais Mon810 senza adeguate misure di gestione non tutelasse a sufficienza l’ambiente e la biodiversità, così da imporre l’adozione della misura di emergenza contestata”.
"Non nutrivo grandi speranze nel Consiglio di Stato, come del resto in ogni situazione in cui ad esprimersi è un Tribunale italiano, visto che siamo il Paese della disapplicazione dei trattati europei".
Così l'imprenditore agricolo Giorgio Fidenato ha commentato il rigetto del proprio ricorso nella discussa vertenza sulla possibilita' di utilizzare sementi Ogm. "Come sempre ho fatto in passato - ha spiegato il leader di Agricoltori Federati, favorevoli agli Ogm - mi rivolgerò alla Corte di Giustizia Europea, l'unica che ha riconosciuto la bontà delle nostre istanze e del nostro operato".
"Questa sentenza - ha affermato l'agricoltore - mi fa riflettere ancora una volta su un'altra delle circostanze tutte italiane: i giudici, a prescindere dal caso specifico e odierno, non pagano mai per eventuali errori. Probabilmente, se fosse introdotta una norma ad hoc, pronunciamenti che vanno in netto contrasto con la legge comunitaria, che e' sovrana in questa materia, sarebbero meno frequenti".
Proprio recentemente, il 20 gennaio scorso, i campi di Giorgio Fidenato di Fanna e Vivaro erano stati dissequestrati, pronti per la semina 2015. Resta il fatto che l'Europa è ora intenzionata ad affidare agli Stati membri la decisione sulla semina o meno del mais Ogm.
La battaglia per Fidenato è tutt'altro che conclusa. "Sono pronto a portare la Commissione europea davanti alla Corte di giustizia. La semina di quest'anno? Io non mi fermo. Non ci si può piegare all'oscurantismo" ha detto.
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