Proibita la caccia alla beccaccia, cesena e tordo bottaccio in migrazione: si rischiava sanzione UE
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Giovedì, 22 Gennaio 2015 11:55
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Una decisione del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 21 gennaio, su sollecitazione del Ministro Galletti, ha chiuso a livello nazionale la caccia nel periodo d'inizio della migrazione prenuziale di beccaccia, cesena e tordo bottaccio, specie che per questa ragione non dovrebbero essere cacciabili in determinati periodi.
Il provvedimento interessa le regioni che non hanno rispettato tali normative, vale a dire Liguria, Toscana, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche.
Legambiente, nei giorni scorsi, aveva sollecitato le Regioni italiane a modificare i loro calendari venatori: le 6 Regioni in questione infatti continuavano ad autorizzare la caccia a 19 specie di uccelli in cattivo stato di conservazione in assenza dell'approvazione di specifici piani di gestione-conservazione, e a 9 specie di uccelli durante la fase di migrazione prenuziale.
"Rischiavamo seriamente l'apertura di una nuova procedura d'infrazione - afferma Legambiente in una nota. - Per fortuna invece il Governo è intervenuto approvando nel Consiglio dei Ministri di ieri, l'utilizzo del potere sostitutivo, chiudendo la caccia a tre specie e bloccando nel modo migliore questa vicenda".
L'Unione Europea infatti - con il Caso EU Pilot 6955/14/ENVI - aveva già avvisato l'Italia del rischio di apertura di una nuova procedura, a meno che le Regioni non avessero modificato i loro calendari venatori a tutela delle specie sopracitate entro il 19 gennaio.
La decisione del Consiglio dei Ministri di ieri ha quindi ridotto le possibilità dell'apertura di una nuova procedura d'infrazione.
"Purtroppo - ha rimarcato ancora Legambiente - Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche e Umbria, pur consapevoli di tale quadro conoscitivo, avevano comunque scelto di andare avanti col loro calendario, appellandosi a incongruenze normative e mostrando, nei fatti, scarsissima attenzione verso la maggioranza dei cittadini che avrebbero pagato le conseguenze della nuova procedura, se il Governo non avesse approvato l'utilizzo del potere sostitutivo e consentito di chiudere dignitosamente questa vicenda".
Soddisfazione è stata espressa anche dall'Enpa (Protezione animali): "Un intervento che definiremo storico, dopo che il Governo, su proposta del ministero dell’Ambiente, ha finalmente deciso di intervenire per chiudere anticipatamente la caccia a cesena, tordo bottaccio e beccaccia, che sono in fase di migrazione per il ritorno ai luoghi di nidificazione".