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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Max Fabiani in scena con lo spettacolo di Costa e Höbel, alla Scuola Interpreti

Max Fabiani in scena con lo spettacolo di Costa e Höbel, alla Scuola Interpreti

Trieste - Un’anteprima dello spettacolo dedicato a Max Fabiani, si terrà il 10 ottobre alle ore 17 con ingresso libero, nell’aula F1 sede della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, ex sede dell’Hotel Balkan/Narodni Dom. Lo spettacolo si avvale della collaborazione artistica e musicale di Paolo Cervi Kervischer e dei Baby Gelido.

Questo progetto nasce dalla volontà e dall’esigenza di celebrare una figura di spicco, come quella di Max Fabiani, architetto, urbanista, personaggio a tratti quasi visionario, mai finora,  adeguatamente approfondita. Una figura importante per il nostro territorio – su cui ha lasciato senza ombra di dubbio un’impronta significativa – nell’ottica di quella dimensione di interculturalità che è naturale e auspicabile in una zona di confine.

Spettacolo scritto dal regista teatrale, anche lui architetto,di Giulio Costa, e dall’attrice Diana Höbel.

Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione di questo interessante, e in qualche modo multiforme, lavoro drammaturgico: presso il Circolo della Stampa di Trieste. Gli autori del testo teatrale Giulio Costa e Diana Höbel, l’artista e sassofonista Paolo Cervi Kervischer – a cui si deve l’idea che ha dato il via al progetto – e i Baby Gelido, Daniele e Stefano Mastronuzzi autori delle musiche originali, hanno illustrato i diversi aspetti della rappresentazione e risposto alle domande dei presenti.

L’aspetto puramente testuale dello spettacolo nasce da un profondo e accurato studio dei progetti, degli atti ufficiali dell’epoca e dei testi originali di Max Fabiani, che per anni ha tenuto un diario, una sorta di Zibaldone, intitolato appunto “Acma – L’anima del mondo”. Il lavoro dei due coautori è stato drammatizzare il materiale, restando comunque fedeli, cercare di racchiudere in un testo teatrale lo spirito, le intenzioni, la filosofia, la tenacia di  Max Fabiani.

A dar forza alle parole interviene un secondo aspetto, quello musicale, ben più di un accompagnamento, con Daniele e Stefano Mastronuzzi rispettivamente a sintetizzatori e drum machine e alla chitarra.  L’intento cercato nella composizione dei brani è stato quello di creare delle atmosfere e dei toni immaginifici, di rendere sul piano sonoro quella dimensione onirica sempre presente nell’opera di Fabiani, col suo impegno urbanistico di costruire non solo edifici, ma collegamenti, strade, ponti, vie di comunicazione fra i paesi e perciò fra gli esseri umani.  Un’idea di fluidità, dando vita a suoni che possano essere percepiti come “liquidi” , a ricordare il progetto di un canale navigabile che collegasse Lubiana, Gorizia, Monfalcone, un progetto rimasto allo stato di sogno della vita e mai realizzato.

A quanto già ideato sul piano melodico dai Baby Gelido, Paolo Cervi Kervischer darà forza con il sax. Ideatore del progetto, l’artista è da sempre incuriosito dalla figura di Max Fabiani, vista anche la felice combinazione che ha voluto che il suo studio di pittura fosse ospitato proprio in un edificio dell’architetto di San Daniele del Carso. Gli autori lasciano intendere che quella di Paolo Cervi Kervischer allo spettacolo sarà una partecipazione non solo musicale, ma anche visiva.

Si tratta naturalmente di un’aspettativa legittima da parte del pubblico che assisterà all’anteprima – vista l’importanza di Paolo Cervi Kervischer nel panorama artistico sia nazionale che internazionale – e accresciuta dal breve video proposto al termine della conferenza stampa, in cui con il sottofondo musicale dei Baby Gelido, in pochi minuti prende forma su un foglio bianco, dalle mani di Paolo Cervi Kervischer, “il Palazzo Urania” di Vienna, uno degli edifici simbolo dell’opera di Fabiani.

La sensazione che resta dopo l’incontro presso il Circolo della Stampa è quella di attesa e di curiosità, per un’anteprima che si preannuncia come un’affascinante intersecazione di importanti voci sceniche e artistiche.

Ritorna Paolo Rossi al teatro Miela con “L’amore è un cane blu la conquista dell’Est”

Ritorna Paolo Rossi al teatro Miela con “L’amore è un cane blu la conquista dell’Est”

Trieste – Ritorna a Trieste al teatro Miela, venerdì 20 e sabato 21 settembre, dopo i successi della tournée nazionale, lo spettacolo “L’amore è un cane blu la conquista dell’Est”, scritto da Paolo Rossi, con gli autori del “Pupkin Kabarett” Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi
Ci tengono a rammentare che uno spettacolo vivamente sconsigliato ai moralisti ai bigotti e perbenisti, questo spettacolo imperdibile per chi non l’avesse ancora visto ed assolutamente da vedere, per chi ne ha visto l’anteprima anche perché a un anno di distanza potrà vedere un altro spettacolo e  cogliere il nuovo oltre a quello che era sfuggito, perché si sa, con Paolo Rossi lo spettacolo ogni sera è diverso. Un mago nell’aggiungere, togliere e improvvisare: l’istrione per eccellenza.

Prepotente il contributo musicale alla rappresentazione teatrale dell’orchestra di liscio balcanico “I Virtuosi del Carso”, una vera e propria colonna sonora diretta dal sublime maestro Emanuele Dell’Aquila.

Come ricorda Paolo Rossi:“In un paese dove la passione e scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull’altopiano del Carso.

Una terra dove è nato e dalla quale si era allontanato: tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite. Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita.”

In collaborazione con Riccardo Piferi, con la supervisione di Gaia Rayneri, musiche originali  sono composte da Emanuele Dell’Aquila ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefan Bembi, Denis Beganovic, Mariaberta Blašković, David Morgan ed una produzione La Corte Ospitale in collaborazione con Bonawentura.
 

Ingresso € 20,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro dal 13 settembre, tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 e su www.vivaticket.it

Il Piccolo Teatro della città di Udine, apre le iscrizioni al nuovo anno didattico

Il Piccolo Teatro della città di Udine, apre le iscrizioni al nuovo anno didattico

Sono aperte le iscrizioni al Piccolo Teatro della Città di Udine,  istituzione cittadina che da sessantacinque anni, svolge la propria attività formativa attraverso lo studio della danza classica, contemporanea, hip-hop,  modern jazz, musical, repertorio classico, coaching, sbarra a terra, preparazione a concorsi ed esami con lezioni di gruppo e individuali.

Le lezioni sono  tenute dagli insegnanti  Laura Miotti, Barbara De Zotti, Nicoletta Casarsa, Cristina Polito, Elisa Di Giorgio e Federica Rinaldi, responsabile anche della supervisione e del coordinamento.

I corsi di recitazione per ragazzi e adulti sono affidati all’attrice Bettina Carniato.

L’educazione ai molti linguaggi teatrali insegnati al Piccolo Teatro viene tutelata dalla professionalità offerta da un corpo docente la cui riconosciuta competenza trova ampio riscontro nei numerosi e eccellenti risultati finora ottenuti dagli allievi, ma anche attraverso il Riconoscimento della Personalità Giuridica da parte dello Stato e la Presa d’Atto del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, al conferimento della Medaglia d’Oro del Comune e della Provincia di Udine oltreché a numerosissime attestazioni di merito.

 

Le lezioni di danza iniziano il 16 settembre, mentre quelle di recitazione il 2 ottobre. Dall’1 al 4 ottobre grazie a “Porte aperte al Piccolo Teatro” ci sarà la possibilità di frequentare gratuitamente tutte le discipline didattiche in svolgimento nella scuola, previa prenotazione in segreteria in via Faedis 30, a Udine, telefono 0432- 470918

 

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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