Max Fabiani in scena con lo spettacolo di Costa e Höbel, alla Scuola Interpreti
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Venerdì, 04 Ottobre 2013 14:25
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Trieste - Un’anteprima dello spettacolo dedicato a Max Fabiani, si terrà il 10 ottobre alle ore 17 con ingresso libero, nell’aula F1 sede della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, ex sede dell’Hotel Balkan/Narodni Dom. Lo spettacolo si avvale della collaborazione artistica e musicale di Paolo Cervi Kervischer e dei Baby Gelido.
Questo progetto nasce dalla volontà e dall’esigenza di celebrare una figura di spicco, come quella di Max Fabiani, architetto, urbanista, personaggio a tratti quasi visionario, mai finora, adeguatamente approfondita. Una figura importante per il nostro territorio – su cui ha lasciato senza ombra di dubbio un’impronta significativa – nell’ottica di quella dimensione di interculturalità che è naturale e auspicabile in una zona di confine.
Spettacolo scritto dal regista teatrale, anche lui architetto,di Giulio Costa, e dall’attrice Diana Höbel.
Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione di questo interessante, e in qualche modo multiforme, lavoro drammaturgico: presso il Circolo della Stampa di Trieste. Gli autori del testo teatrale Giulio Costa e Diana Höbel, l’artista e sassofonista Paolo Cervi Kervischer – a cui si deve l’idea che ha dato il via al progetto – e i Baby Gelido, Daniele e Stefano Mastronuzzi autori delle musiche originali, hanno illustrato i diversi aspetti della rappresentazione e risposto alle domande dei presenti.
L’aspetto puramente testuale dello spettacolo nasce da un profondo e accurato studio dei progetti, degli atti ufficiali dell’epoca e dei testi originali di Max Fabiani, che per anni ha tenuto un diario, una sorta di Zibaldone, intitolato appunto “Acma – L’anima del mondo”. Il lavoro dei due coautori è stato drammatizzare il materiale, restando comunque fedeli, cercare di racchiudere in un testo teatrale lo spirito, le intenzioni, la filosofia, la tenacia di Max Fabiani.
A dar forza alle parole interviene un secondo aspetto, quello musicale, ben più di un accompagnamento, con Daniele e Stefano Mastronuzzi rispettivamente a sintetizzatori e drum machine e alla chitarra. L’intento cercato nella composizione dei brani è stato quello di creare delle atmosfere e dei toni immaginifici, di rendere sul piano sonoro quella dimensione onirica sempre presente nell’opera di Fabiani, col suo impegno urbanistico di costruire non solo edifici, ma collegamenti, strade, ponti, vie di comunicazione fra i paesi e perciò fra gli esseri umani. Un’idea di fluidità, dando vita a suoni che possano essere percepiti come “liquidi” , a ricordare il progetto di un canale navigabile che collegasse Lubiana, Gorizia, Monfalcone, un progetto rimasto allo stato di sogno della vita e mai realizzato.
A quanto già ideato sul piano melodico dai Baby Gelido, Paolo Cervi Kervischer darà forza con il sax. Ideatore del progetto, l’artista è da sempre incuriosito dalla figura di Max Fabiani, vista anche la felice combinazione che ha voluto che il suo studio di pittura fosse ospitato proprio in un edificio dell’architetto di San Daniele del Carso. Gli autori lasciano intendere che quella di Paolo Cervi Kervischer allo spettacolo sarà una partecipazione non solo musicale, ma anche visiva.
Si tratta naturalmente di un’aspettativa legittima da parte del pubblico che assisterà all’anteprima – vista l’importanza di Paolo Cervi Kervischer nel panorama artistico sia nazionale che internazionale – e accresciuta dal breve video proposto al termine della conferenza stampa, in cui con il sottofondo musicale dei Baby Gelido, in pochi minuti prende forma su un foglio bianco, dalle mani di Paolo Cervi Kervischer, “il Palazzo Urania” di Vienna, uno degli edifici simbolo dell’opera di Fabiani.
La sensazione che resta dopo l’incontro presso il Circolo della Stampa è quella di attesa e di curiosità, per un’anteprima che si preannuncia come un’affascinante intersecazione di importanti voci sceniche e artistiche.