A Giorgio Pressburger il Premio Giacomo Casanova 2013
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- Pubblicato Sabato, 06 Luglio 2013 18:03
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Capriva del Friuli (Go)- Giorgio Pressburger, noto regista, scrittore e drammaturgo ungherese naturalizzato italiano, fra le figure più rappresentative del panorama culturale europeo, è il vincitore del Premio Giacomo Casanova 2013. La premiazione si è svolta nell’affascinante cornice del parco storico del Castello di Spessa a Capriva del Friuli (Go), dove Casanova fu ospite nel 1773, nel corso di una magica ed elegante serata in cui è andata in scena l’applaudita prima de “La Cecchina, ossia la buona figliola”, dramma giocoso di Niccolò Piccinni su libretto di Carlo Goldoni, tratto dal romanzo Pamela, o la virtù ricompensatadi Samuel Richardson nell’allestimento del Piccolo Festival FVG.
Nato nel 2003, il Premio Casanova è un riconoscimento ai grandi protagonisti della cultura italiana e, nelle sue edizioni passate, è stato dedicato alla letteratura, al cinema, alla lirica. Ideato dall’Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova, è stato sostenuto fin dalla sua prima edizione da PaliWines e dalla Banca Popolare di Cividale, realtà impegnate a valorizzare il Friuli Venezia Giulia con iniziative di respiro nazionale.
A premiare Giorgio Pressburger è stato il Presidente del Consiglio Regionale Franco Jacop. Al vincitore, come simbolico omaggio, è stata consegnata una Mathusalem Casanova Pinot Nero, prezioso vino che il Castello di Spessa ha dedicato al suo illustre ospite, che ne aveva grandemente apprezzato i vini, definendoli “di qualità eccellente”.
Giorgio Pressburger è acclamato e famoso regista, scrittore e drammaturgo ungherese naturalizzato italiano, fra i protagonisti di spicco della cultura mitteleuropea. Trasferitosi in Italia nel 1956 a seguito dell'invasione sovietica dell'Ungheria, è oggi una delle figure più rappresentative del panorama culturale italiano e internazionale.
È attivo ai massimi livelli in molteplici campi tra cui: scrittura, regia televisiva, teatrale (Cechov, Pasolini, Goldoni…) e radiofonica, elaborazione e stesura di testi originali teatrali, radiofonici e televisivi, traduzione di testi teatrali (Kleist, Béla Bartòk, Karl Valentin).
Ideatore e Direttore artistico dal 1991 al 2003, del "Mittelfest" che si svolge annualmente a Cividale del Friuli, insegna, ed ha svolto anche attività istituzionale come Assessore del Comune di Spoleto e Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Budapest. È stato insignito di diverse onorificenze al merito ed ha ottenuto molti premi per il suo operato nel teatro.
Vero cittadino d’Europa, parla italiano, ungherese, tedesco, francese, inglese, russo e sloveno.
Spettacolo di apertura del cartellone 2013 del Piccolo Festival FVG, “ La Cecchina, ossia la buona figliola” ha avuto come interpreti Candice Hoyes, Felipe Oliveira, Giorgia Cinciripi, Matteo Mezzaro, Rodica Vica, Silvia Aura di Stefano, Riccardo Fioratti, Veronica Yoo insieme con la FVG Mitteleuropa Orchestra ottimamente diretta dal Maestro Filippo Maria Bressan. Uno spettacolo brioso e fresco, prodotto e allestito dal Piccolo Festival FVG, che ha conquistato il pubblico, grazie alla regia attenta di Elisabetta Marini, alle scenografie di Guia Buzzi, ai costumi di Emanuela Cossar, alle luci di Claudio Schmid
Fra il primo e il secondo tempo, il pubblico è stato intrattenuto da una piacevole Conversazione enoica in omaggio al Collio ed ai suoi vini, a cui hanno preso parte il corrispondente della prestigiosa rivista Decanter Richard Baudeins, il direttore della Guida enogastronomica mitteleuropea Magnar Ben Maurizio Potocnick, Gianni Ottogalli Consigliere Nazionale A.I.S. e Gianni Menotti, vincitore dell’Oscar del vino 2012 come miglior enologo d’Italia.
“L’Abbandono alla divina provvidenza” spettacolo di Berti ad Illegio
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- Pubblicato Giovedì, 27 Giugno 2013 23:18
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Udine – Andrà in scena sabato 29 giugno con inizio alle ore 20.45 lo spettacolodi Alessandro Berti “L’Abbandono alla divina provvidenza” nella Chiesa di San Paolo a Illegio.
Un monologo costruito sul testo settecentesco del trattato spirituale di Jean Pierre de Caussade e sarà lo stesso Berti con musica di sottofondo, in stile Brian Eno, di Andrea Biagioli a portarlo in scena.
Questo evento si sviluppa all’interno della mostra “Il cammino di San Pietro”, inaugurata lo scorso 12 maggio alla Casa delle Esposizioni di Illegio, che ripercorre la vicendadell'apostolo Pietro, “il pescatore di uomini” e racconta la fede come un’avventura incantevole e drammatica, sarà arricchito da una serie di coinvolgenti eventi culturali e spirituali collegati, proposti sempre dal Comitato di San Floriano che, a partire da sabato 29 giugno e sino alla conclusione della mostra fissata il prossimo 6 ottobre, offriranno un ulteriore esempio dell’intreccio tra i diversi linguaggi delle arti e della fede, andando a costituire un “cammino delle arti” di teatro e danza parallelo a quello della fede di Pietro narrato figurativamente.
Lo spettacolo “L’Abbandono alla divina provvidenza" è un vibrante testo mistico occidentale. È costituito da istruzioni spirituali in forma di lettere indirizzate nel corso di vent’anni (1720-1740) da un padre gesuita francese a un convento di suore visitandine, che Alessandro Berti mette alla prova del presente, in un lavoro semplice, vocato a un’essenzialità scenica e registica che permetta alle parole del testo di scorrere liberamente da attore a pubblico.
Il classico tema dell’ascetismo come sforzo dell’uomo che ha come risultato l’abbandono finale a Dio viene trattato con una luminosità e una radicalità che situa l’opera di de Caussade tra i grandi libri spirituali di ogni tempo e latitudine..
Quaranta opere, da Oriente e Occidente, che percorrono la storia della cristianità dal IV fino al XX secolo: dipinti e sculture catturano il visitatore e lo rendono protagonista insieme all’apostolo Pietro del suo percorso interiore. Vi è la presenza di artisti d’eccezione quali Lorenzo Veneziano, Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Gerrit van Honthorst, il Guercino, Simon Vouet, Hans Harder, Dirk Van Baburen, Mattia Preti, Vasilij Dmitrievic Polenov, Eugéne Burnand. Tra le opere in esposizione, diversi inediti e opere di difficile fruizione, particolarmente stimolanti per gli studi storico artistici. La mostra si pone infatti anche l’obiettivo di confrontare le principali iconografie della figura di Pietro, nell’accostamento di stili, scuole e autori provenienti da tutta Europa, evidenziando l'evoluzione dei linguaggi artistici e simbolici dedicati alla narrazione agiografica esemplare della fede del principe degli Apostoli.
Per informazioni:Casa delle Esposizioni - tel. 0433 44445 / 0433 2054 - www.illegio.it
Nel sito sono disponibili documenti e immagini ad alta risoluzione scaricabili dalla cartella “Area stampa”.
Comitato di San Floriano – www.comitatosanfloriano.it
Nella foto di scena Alessandro Berti.
Divertimento a mille colori nella “Giornata Double Face” di Arteffetto. Le foto
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- Pubblicato Martedì, 18 Giugno 2013 15:52
- Scritto da Monica Visintin
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Trieste - Finisce in una festa impazzita di colori shock danze sfrenate ed euforia la “Giornata double face” organizzata da ArteffettoDanza sul palcoscenico del Politeama Rossetti di Trieste.
Lo spettacolo di fine anno della prestigiosa scuola di danza triestina, svoltosi domenica 16 giugno, ha visto protagonisti 211 allievi dai 3 ai 60 anni, chiamati a interpretare ogni tipo di ruolo nella rivisitazione della giornata – tipo di una famiglia tradizionale: una giornata per l’appunto “à double face” vista nei percorsi e cliché più convenzionali del primo tempo (dalle lotte per spedire i bimbi a scuola ai riti del pranzo e dello studio, non esclusi i sogni proibiti del capofamiglia, il bravissimo “Oblivion” Davide Calabrese) e nella re-invenzione all’insegna del divertimento e della ricerca del piacere (persino nella scuola: bellissima l’animazione delle materie) della seconda parte, tutta fatta di giochi, fantasie colorate nei costumi ideati da Silvia Califano, nelle brillanti scenografie con luci di Marchio Melchior e i video di Alessandro Conte.
Ecco le foto di Fabio Parenzan:
Nello spettacolo c’è di tutto: abbandonati i temi favolistici cari ai saggi di danza, arriva una divertentissima fusione di danza classica, contemporanea, di carattere, di repertorio e modern jazz, fusione in cui tutti gli “ingredienti” tecnici e coreografici sono dispensati a misura delle capacità e delle età delle bravissime interpreti che non regalano mai la triste impressione – tanto frequenti nelle rassegne di scuola - di aver tentato qualcosa che non era nelle loro forze.
Divertimento è anche trasformare il teatro in un cinema per proiettare le “comiche” interpretate dai bravissimi maestri e maestre di Arteffetto (Silvia Califano, Corrado Canulli, Federica Dima, Attilio de Gregorio, Marta Melucci, Maria Luisa Turinetti di Priero) nei luoghi del lavoro degli adulti (l’azienda, la pasticceria storica Pirona, una notissima catena di supermercati triestina).
Il tutto in una sincera manifestazione di allegria, ben sottolineata nell’intervento dell’Assessore Politiche Sociali, Interventi e Servizi a favore delle Persone con Disabilità Laura Famulari che ha anche preannunciato l’attesa partecipazione della Scuola di Corrado Canulli alle manifestazioni di Trieste Estate 2013.
La manifestazione ha ospitato anche la raccolta di fondi per Azzurra Associazione Malattie Rare presso l’Ospedale Burlo Garofalo di Trieste.
(Credits: foto per gentile concessione di Visual Art, Trieste. Licenza CC)
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