“OBubbleBesity”: uno spettacolo per tutti i gusti
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- Pubblicato Venerdì, 20 Dicembre 2013 07:06
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La magia delle bolle di sapone di OBubbleBesity incanterà il pubblico del Teatro Bobbio, domenica 22 dicembre alle 16.30 e in replica anche alle 22.30.
Uno show per grandi e piccoli che farà sorridere e commuovere allo stesso tempo. Un fuori abbonamento che saprà amplificare la magia delle feste.
Marco Zoppi porterà a Trieste, alla Contrada il suo OBubbleBesity, uno spettacolo che coniuga la leggerezza delle bolle di sapone con la schiacciante realtà dell’obesità, prodotto da Tiven Group per la regia di Stefano Pagin.
Sarà quindi la storia di Marco, un ex obeso che è diventato il più grande bubble artist italiano, semifinalista della quarta edizione di Italia Got’s Talent e recentemente è stato in onda in diretta su France2 per “Le Plus Grand Cabaret du Monde”.
L'artista ripercorre sul palcoscenico, in una sorta di ironico/scientifico/biografico linguaggio della memoria affidato alla voce fuori campo dell’attore Luigi Tabita, la sua storia, partendo dalla Sicilia, in cui è nato, e della pasticceria dei genitori, fino ad arrivare al successo internazionale come bubble artist.
Com'è la vita quotidiana di un obeso? E se abita al 6° piano di un condominio senza ascensore? Che vestiti si compra? Trova posto in un autobus affollato? E quando d'estate il termometro segna 42 gradi? Cosa prova un obeso quando si guarda allo specchio? Come lo vedono gli “altri”? È proprio vero che i grassi sono sempre allegri? Il corpo è grasso, ma l'anima rimane magra? Sono queste alcune delle domande alle quali darà una risposta Marco Zoppi, raccontando attraverso la volatilità delle bolle di sapone, la sua storia di bambino e adolescente imprigionato in un corpo oltre misura.
Dopo aver perso 41 kg in 30 mesi, Zoppi è diventato portavoce del malessere di molti attraverso il linguaggio a lui più congeniale, quello volatile delle sue creazioni obese. Obese, ma per contrasto, leggerissime. Come spiega lo stesso artista «Porterò il pubblico su un immaginario tappeto volante verso una direzione che non conosce tempo, né spazio, né età, né massa. Le mie bolle esprimono tutto il mio leggero mondo interiore, sono la voce della mia anima e la sua vera essenza. Le bolle sono così tonde ma così leggere, flaccide impalpabili, esprimono con assoluta perfezione la parola grasso, il problema è che in aria durano troppo poco, come il risultato delle diete...”
Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).
Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; contrada@cont
La vita non è un film di Doris Day: al teatro Bon di Colugna
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- Pubblicato Giovedì, 19 Dicembre 2013 17:40
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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“La vita non è un film di Doris Day: commedia esilarante.
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- Pubblicato Lunedì, 16 Dicembre 2013 20:19
- Scritto da Cristina Degrassi
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Trieste - Esilarante commedia sul palco del Bobbio a Trieste, sabato 14 e domenica 15 dicembre. “La vita non è un film di Doris Day” interpretato “en travesti” da Claudio de Maglio nei panni di Amalia, Massimo Somaglino in quelli di Augusta e Claudio Mezzelani in quelli di Angiolina, ha divertito e fatto riflettere, come spesso accade quando l'ironia di una sceneggiatura è tagliente, sarcastica, mai scontata. Tre donne settantaquattrenni, amiche da sempre, si incontrano nella casa di campagna di Amalia fra natale e capodanno. Le tre donne hanno tutte vissuti molto diversi e caratteri ancor più dissimili.C'è Angiolina, dolce e un po' tonta; Amalia (ex attrice teatrale), egocentrica e fragile ed infine Augusta, forte e determinata, ai limiti del cinismo.
Gustosissimi i battibecchi tra le tre, che si trovano a discutere un po' su tutto, come spesso accade, quando, durante le feste, ci si ritrova in famiglia e risalgono in superficie dissapori antichi e irrisolti. Nella loro consuetudine, ormai decennale, a rincontrarsi durante il periodo Natalizio si scambiano battute taglienti sugli eventi passati, sui figli che non chiamano mai, sulla scelta dei regali di natale. La tensione, nel loro discorrere, sale gradualmente sino a portarle allo scontro fisico nel quale trovano una conclusione, aiutandosi infine, nei problemi economici che come in un effetto domino attanagliano tutte e tre le protagoniste. C'è una disputa, infatti, sulle case in cui abitano, che la più cinica, Augusta, intende togliere ad Amalia, che trovandosi in difficoltà e non volendo entrare in una casa di riposo, si rifà sulla più debole, Angiolina. Lo scontro fisico esercitato con un guantone da boxeur, regalo di natale di Augusta ad Amalia, restituisce alle anziane signore i veri sentimenti di amicizia che provano vicendevolemente, e le riporta a prendersi cura di se stesse e delle amiche.
Applausi ripetuti per questa commedia che grazie alle sfumature grottesche del travestimento, nonché alla bravura dei protagonisti, riesce a divertire con una “profonda leggerezza”.
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