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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pupkin Kabarett: “Before Christmas”.

Pupkin Kabarett:  “Before Christmas”

Trieste - Ultima serata del 2013 con il “Pupkin Kabarett” al Teatro Miela, domani lunedì 16 dicembre alle  ore 21.01, prima di concludere l'anno al Politeama Rossetti lunedí 30 dicembre 2013.

Irriverenti ed ironici portano in scena situazioni improbabili con la serata in programma lunedì, “Archiviato definitivamente il comunismo in Italia, con l'elezione di Matteo Renzi a Segretario del PD, anche il Pupkin Kabarett entrerà in una nuova fase. La band teatrale più irriverente della Venezia Giulia ha deciso di aderire al PPE :Partito Popolare Europeo prima che lo faccia il PD. Solo in questo modo sarà possibile lavorare nei Teatri in Italia o accedere a un mutuo prima casa. Nel frattempo, a Trieste, festeggeremo tutti il primo Natale post-comunista con i bellissimi alberi neoliberisti posizionati nel centro città.”

Ricordiamo la serata di lunedì 30 dicembre al Politeama Rossetti con Pupkin Kabarett .
Organizzazione: Bonawentura

Ingresso € 10,00, ridotto studenti universitari (muniti di tessera) e per adulti over 65 € 8,00. Prevendita c/o biglietteria tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it

 

“La vita non è un film di Doris Day” al Teatro la Contrada di Trieste.

“La vita non è un film di Doris Day” al Teatro la Contrada di Trieste.

Trieste - È in arrivo un weekend speciale al Teatro Bobbio, sabato 14 e domenica 15 dicembre, con La vita non è un film di Doris Day di Mino Bellei, uno spettacolo fuori abbonamento di e con Claudio de Maglio, Caludio Mezzelani e Massimo Somaglino.

Tre attori che porteranno in scena, en travesti, tre deliziose vecchiette, per un remake di un fortunato spettacolo degli anni ’90, trasformandosi rispettivamente in Amalia, un’ex attrice di successo, in Angiolina, una donna con poco cervello, e in Augusta, una donna ricca, senza peli sulla lingua che sa spesso imporsi sulle altre.  Tre amiche da una vita, tre donne che si conoscono da sempre, che hanno frequentato le stesse scuole, fino al traguardo dell’università, e che hanno poi inseguito i loro sogni, da sempre condivisi. Ormai vedove, per un bizzarro destino che le ha private tutte dei loro mariti, e con dei figli che stentano a fare anche solo qualche telefonata ogni tanto, si trovano immerse in una realtà parecchio arida di conoscenze. Nemmeno tra loro si frequentano spesso, ma da oltre dieci anni hanno preso l’abitudine di passare il Natale e Santo Stefano insieme, nella casetta di campagna di Amalia, che inizia però ad avere dei seri problemi economici, nonostante abbia alle spalle una brillante carriera. Come accade in questi casi, l’amicizia, consolidata, porta a conversazioni che possono rivelarsi anche pericolose, soprattutto se la situazione personale delle persone coinvolte nasconde delle verità che si vorrebbero tenere nascoste o che per anni si è scelto di non rivelare.

Un affresco comico ma anche malinconico di quella che può essere la terza età nell’epoca contemporanea, che sa anche andare a fare luce su quelli che sono i cambiamenti legati ad una diversa disponibilità economica, restando comunque legato all’amicizia, quella vera, che riesce ad andare oltre il passare degli anni e le difficoltà. Uno spettacolo in grado di fare ridere il pubblico grazie alle sue battute taglienti, ma regalando molto di più. 

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito Vivaticket by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.

Il grande Paolo Poli al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con Aquiloni

Il grande Paolo Poli al Teatro nuovo Giovanni da Udine con Aquiloni Con le scene del grande Emanuele Luzzati e i costumi di Santuzza Cali’, da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, alle ore 20.45, Paolo Poli torna al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con uno spettacolo su Pascoli che ha registrato il tutto esaurito nella passata stagione nei principali teatri italiani. Un ritorno atteso e desiderato dal pubblico che ha da sempre un’affezione particolare e viva per questo grande artista e il suo teatro. Considerato uno dei più grandi attori italiani del dopoguerra, Paolo Poli, nato a Firenze il 23 maggio del 1929, ha condotto una carriera inimitabile per quantità e qualità. Il suo è un mestiere coltissimo e raffinato che fonde insieme le sacre rappresentazioni medievali, il teatro elisabettiano, la commedia dell'arte, la tradizione orientale, il musical ed il cabaret. Aquiloni, come viene decritto dall’attore stesso, è un’allegoria del comporre poetico, giocattolo antico preindustriale che affettuosamente ci ricorda Giovanni Pascoli. Fino alla metà del Novecento la scuola italiana si nutrì della sua produzione. La critica letteraria, a cominciare da Croce, privilegiò le rime giovanili, fino a Contini che ne elogiò il plurilinguismo, a Pasolini che rilevò la dicotomia psicologica, per arrivare a Baldacci che ne curò la ricca antologia. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale. Nello sdrammatizzare, che sicuramente discosta Poli dalla poetica pascoliana, risiede l'interessante possibilità che l'attore ci fornirà: sfrondare questi capolavori da oltre un secolo di (pur necessaria) didattica categorizzazione, per riconsiderarli, per cogliere l'essenza della parola. Uno spettacolo imperdibile che ha la capacità di evocare, nella magia del gioco, affetti e sentimenti profondi per poi rasserenare lo spettatore nel sorriso. Si ricorda inoltre che sabato 14 dicembre, alle ore 17.30, nel Foyer del Teatro Nuovo, ci sarà l’ultimo appuntamento del corso “Dire Fare, Ascoltare Teatro” che vede il Giovanni da Udine collaborare con l’Università delle Libertà FVG. L’incontro, intitolato Passione e attualità dei classici, avrà come protagonisti Paolo Poli e il Direttore Artistico Prosa del Giovanni da Udine, Giuseppe Bevilacqua, ed è inserito nell’iniziativa Casa Teatro 2013-14, uno spazio di cultura teatrale che presenta ed elabora i temi degli spettacoli della Stagione, per fare, attraverso il dialogo e l’ascolto, del gioco teatrale un momento di inclusione e pensiero critico.

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